BERTOLDI, Vittorio
Tullio De Mauro
Nato a Trento il 2 apr. 1888, dopo gli studi medi, nel 1907, si trasferì a Vienna, dove fino al 1911 fu iscritto in quella facoltà di filosofia. Ancora studente, si [...] 1946; La glottologia come storia della cultura, con particolare riguardo al dominio linguistico dell'Europa centrale e nordica, Napoli 1947; Il linguaggio umano nella sua essenza universale e nella storicità dei suoi aspetti, Napoli 1949; L'arte dell ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] , attuata col sacrificio e riscattata dalla consapevolezza della universale dura sorte umana. Enea e Turno e i moltissimo, e abbiamo studî e ricerche a carattere esegetico, grammaticale, linguistico, mentre nei secc. 3°, 4° 5° si privilegiò l' ...
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Linguista (Ginevra 1857 - Vufflens 1913). Nipote di Nicolas-Théodore, pronipote di Horace-Benedict, in un ambiente di fine e antica cultura S. sviluppò un'intelligenza precoce, spesso applicata a fatti [...] delle dimensioni su cui si collocano i fatti linguistici reali: la dimensione dell'uso concreto, cioè della parole, la dimensione formale della langue, e la dimensione di ciò che è invece universale, cioè la dimensione del langage; e, nell'analisi ...
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Uomo di stato, filosofo, linguista e letterato (Pots dam 1767 - Tegel, Berlino, 1835). Fu una delle personalità salienti della cultura tedesca in epoca moderna, con pochissimi paralleli nella capacità [...] rappresentazione, in un individuo o in una entità individuata, di un'idea universale. Il campo, però, in cui H. operò più a lungo, puntualizzazione, su singoli elementi e aspetti del fatto linguistico, con aperture anche verso la comparatistica. Suo ...
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Filosofo inglese (Londra 1919 - Oxford 2006). Esponente tra i più vivaci della scuola di Oxford, si è occupato, nell'ambito dell'analisi del linguaggio, di varî temi di tipo logico-linguistico, con originalità [...] una corrispondenza ontologica tra fatto ed espressioni linguistiche). I rapporti tra logica formale e logica S.). Di grande importanza l'approfondimento delle nozioni di particolare-universale e l'esame critico del concetto di persona. Importante ...
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Ozick, Cynthia
Giovanna Ferrara
Scrittrice statunitense, nata a New York il 17 aprile 1928. Cresciuta nella comunità ebraica della città natale, nel 1966 ha pubblicato Trust, scritto in gran parte sotto [...] appare evidente la volontà di conciliare a livello sia sociale sia linguistico il retaggio ebraico con la realtà americana. Con The cannibal galaxy lontano dall'arte nella sua valenza più propriamente universale. Tra le altre opere si ricordano: The ...
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GIOVIO, Paolo
T. C. Price Zimmermann
– Nacque a Como da Luigi Zobio, notaio, di famiglia patrizia, ed Elisabetta Benzi. La data di nascita cui viene comunemente dato credito è il 21 apr. 1483, sebbene [...] come primo esponente moderno della storia universale, aspetto questo sottolineato anche dalla Folena, L'espressionismo epistolare di P. G., in L'espressivismo linguistico nella letteratura italiana. Atti del Convegno dell'Accademia dei Lincei, … ...
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Psicanalisi
PPaul Ricoeur
Silvano Arieti
di Paul Ricoeur, Silvano Arieti
PSICANALISI
La teoria psicanalitica di Paul Ricoeur
Sommario: 1. Introduzione. 2. La psicanalisi come metodo d'indagine: a) [...] situazione psichica attraverso una situazione somatica, e le espressioni linguistiche forniscono il ponte che permette l'effettuarsi di questa junghiana sono una riproduzione di un archetipo universale: per esempio, il ventre della propria ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] volgersi del viso, l'intensità dello sguardo: definizioni linguistiche estranee ad Andrea, che segneranno invece tutto il al sentimento di solidarietà e alla meditazione sul valore universale del sacrificio, offerto "pro multis", anzi a chiunque ...
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DELLA PORTA, Giovambattista
Raffaella Zaccaria
G. Romei
Incerti sono il luogo e la data di nascita: nacque forse a Napoli (ma secondo altri a Vico Equense), intorno al 1535, se si dà fede alla dichiarazione [...] napolitani, III, Trani-Napoli 1833-1834, pp. 152-160; Biografia universale, XLV-XLVI, Venezia 1829, pp. 329-332; G. Libri, dell'intreccio comico. Èl'affermazione, anche a livello linguistico, di una poetica dell'estro che in nulla contraddice ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
combinatorio
combinatòrio agg. [der. di combinare]. – Fondato sulla combinazione, risultante dalla combinazione dei varî elementi. In partic.: 1. In filologia, metodo c., metodo che consiste nell’accertare l’esatta interpretazione di un elemento...