Il linguaggio della cortesia è l’insieme delle strategie, norme e convenzioni verbali adottate da una comunità per contenere la conflittualità e favorire l’armonia nell’interazione comunicativa. In quanto [...] Se nei principi queste strategie possono presumersi universali, la loro codifica è variabile da una lingua all’altra. In generale, le espressioni di cortesia investono tutti i livelli dell’organizzazione linguistica, dall’articolazione dei suoni alla ...
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Per lingua inventata si intende una lingua artificiale, provvista di proprie regole sintattiche (descritte o meno) e proprio lessico (inventariato o meno). Sono state inventate lingue artificiali per motivi [...] con i concetti, e comprensibile anche al di là delle differenze linguistiche fra gli uomini, fu Francis Bacon (1561-1626). Bacon cercava i «caratteri reali»: elementi universali, che si distinguono dai «caratteri vocali» per il loro riferimento ...
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] es., la vocale [i] è associata in modo naturale e forse universale all’idea di piccolezza, mentre [a] e [o] rinviano all’ 4. Morfologia. Atti del V incontro italo-austriaco della Società di Linguistica Italiana (Bergamo, 2-4 ottobre 1989), a cura di M ...
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MASSARELLI, Angelo
Silvano Giordano
– Nacque a San Severino, nella Marca di Ancona, nel 1510, da Sebastiano e da una donna di cui s’ignora il nome.
Ricevette la prima educazione sotto la guida dello [...] 16 luglio 1566, dopo aver fatto testamento, nel quale aveva nominato erede universale il fratello Michelangelo, e fu sepolto, come da lui disposto, nella alla sua non eccelsa preparazione in campo linguistico, stilistico e teologico, solo in parte ...
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INTORCETTA, Prospero (Yin Duoze, Juesi [Il Saggio])
Elisabetta Corsi
Nacque a Piazza Armerina il 28 ag. 1625. All'età di sedici anni i genitori lo iscrissero al Siculorum Gymnasium di Catania per studiare [...] rettorato tra il 1680 e il 1681.
Le opere linguistico-filologiche dell'I. esercitarono una notevole influenza sui nuovi i dibattiti intorno alla possibilità di costruire una lingua universale o, piuttosto, riscoprire la lingua adamitica. Uno degli ...
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COMI, Girolamo
Madga Vigilante
Nacque a Casamassella (Lecce) il 23 nov. 1890, da Giuseppe e da Costanza de Viti de Marco. La famiglia paterna vantava il titolo baronale di Lucugnano (Lecce), dove possedeva [...] "alla funzione della parola, intesa come segno spirituale universale e come lievito dello sviluppo di una poesia in la sua meditazione sulla parola in direzione di un misticismo linguistico, attraverso cui si attua la certezza della comunione con l ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Armando Bisogno
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In età moderna i fondamenti metafisici della nozione tradizionale di verità entrano [...] a quello del pensiero; la certezza è il risultato, logico-linguistico, del ragionamento dimostrativo. La necessità è, la verità si non all’orizzonte della verità unica, indivisa e universale, ma al luogo della pluralità, delle compossibilità, ...
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Allen, Woody
Guido Fink
Nome d'arte di Allen Stewart Konigsberg, regista, attore e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a New York il 1° dicembre 1935. Appartenente all'esigua schiera degli [...] , 1972; Side effects, 1975). Il gioco linguistico vi risulta sapientemente orchestrato: la parola viene rovesciata suoi film. Si tratta di una comicità assai diversa da quella universale dei grandi del passato, come Chaplin o Buster Keaton, rivolta a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Teorie dell'origine del linguaggio
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il problema di ricostruire le origini di una determinata [...] sono i fattori che possono spiegare l’apparizione di codici linguistici comuni a gruppi etnici specifici. Tuttavia è chiaro che in e che il linguaggio naturale non è un linguaggio universale. Un elemento di originalità della sua teoria del linguaggio ...
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BROGLIO, Emilio
Nicola Raponi
Nato a Milano il 13 febbr. 1814 da Angelo e da Giuditta Righetti, dovette seguire il padre, funzionario dell'amministrazione austriaca, trasferito più volte con la famiglia [...] Il B. era sostenitore, fino al fanatismo, del purismo linguistico, e il contatto con gli ambienti letterari della capitale ( ed i modi coi quali si possa aiutare e rendere più universale in tutti gli ordini del popolo la notizia della buona lingua e ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
combinatorio
combinatòrio agg. [der. di combinare]. – Fondato sulla combinazione, risultante dalla combinazione dei varî elementi. In partic.: 1. In filologia, metodo c., metodo che consiste nell’accertare l’esatta interpretazione di un elemento...