Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Matrimoni, figli, parentela nel mondo romano
Mario Lentano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Un giurista di età imperiale osserva che [...] più ingannevole dell’idea che la famiglia costituisca una sorta di universale culturale, un dato comune a tutte le società umane; e questo come in numerosi altri casi, l’evidente derivazione linguistica – l’italiano "famiglia" è ovviamente l’esito ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La complessità della produzione di Giovanni Pascoli e la sua modernità di poeta [...] da quella simbolista, perché la trasgressione linguistica resta comunque ancorata a una fondamentale referenzialità volta è insieme un tassello e uno specchio di archetipi universali. Una aderenza che talvolta porta addirittura all’oscurità del testo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ezio Raimondi e Giuseppe Ledda
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’epoca drammatica e convulsa delle guerre d’Italia, inaugurata nel 1494 dalla spedizione di Carlo [...] forza perdurante dei suoi costumi e delle sue credenze.
L’unità linguistica
Il Rinascimento è a tutti gli effetti un fenomeno italiano e, della poesia, il divario ontologico fra l’universale poetico e il particolare storico, l’ardua conciliazione ...
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Marche
Febo Allevi
I luoghi delle M. attuali (nell'area della dolce terra / latina, If XXVII 26-27) o paese / ... tra Romagna e quel di Carlo (Pg V 68-69; ma per una più esatta delimitazione sia storica [...] vernacolo della Marca fermana s'inseriva nel tessuto linguistico della Commedia secondo la testimonianza dell'autorevole codice Monterubbiano (1490-1568), mentre dipinge un Giudizio Universale del pari ispirato alla Commedia.
Ma anche letterati ...
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ASCOLI, Graziadio Isaia
Tristano Bolelli
Nacque a Gorizia il 16 luglio 1829 da Leone Flaminio ed Elena Norsa. Figlio di ricca famiglia di mercanti (e mercante nella giovinezza egli stesso), non conobbeil [...] 1851 sulla Pasitelegrafia,proposta di un sistema universale da applicare al telegrafo elettrico) sono pei 1939), pp. 141-231; B. A. Terracini, Guida allo studio della linguistica storica, Roma 1949, pp. 145-147; Id., Nel cinquantenario della morte di ...
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L’impiego e la crescente diffusione della rete telematica Internet ha portato effetti importanti anche sugli usi linguistici dei suoi utilizzatori (detti talvolta, scherzosamente, internauti).
Nel trattare [...] specifico.
Un altro aspetto apparentemente contraddittorio degli usi linguistici della rete è rappresentato dalla convivenza di evidenti forme di standardizzazione (l’adozione dell’inglese come codice universale e la tendenza a produrre testi on line ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gruppo di filosofi, scienziati e letterati, gli idéologues sono i diretti eredi dell’Illuminismo [...] terapie mediche e psicologiche specifiche.
La teoria del linguaggio, i segni e le lingue universali
Gli idéologues elaborano una teoria linguistica compatta e omogenea, che si trova principalmente nella Grammatica degli Elementi di ideologia e in ...
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Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] sistema convenzionale di notazione standardizzata di carattere universale, poiché consente la codifica articolatoria dei diffuso è il sistema denominato Ascoli-Merlo, dal nome dei linguisti che lo idearono e rielaborarono nel tempo.
L’importanza di ...
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Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] consentono di seguire via via l’evoluzione testuale e linguistica dell’autore. Gli Asolani sono attestati da una mezzane e temperate» (II, 4). Poiché tuttavia è «generalissima e universale regola» scegliere in ogni stile «le più pure, le più monde, ...
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Con modo di dire o, più tecnicamente, locuzione o espressione idiomatica si indica generalmente un’espressione convenzionale, caratterizzata dall’abbinamento di un significante fisso (poco o niente affatto [...] e di espressione idiomatica) non è data né accettata in linguistica. Ciò accade sia perché la non composizionalità del significato ha procedimenti metaforici e metonimici provenienti dall’esperienza universale dei parlanti (Casadei 1994; Kovacses & ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
combinatorio
combinatòrio agg. [der. di combinare]. – Fondato sulla combinazione, risultante dalla combinazione dei varî elementi. In partic.: 1. In filologia, metodo c., metodo che consiste nell’accertare l’esatta interpretazione di un elemento...