La maiuscola (dal diminutivo del lat. maius «maggiore») o lettera grande è una lettera che si rende più visibile rispetto alle altre attraverso la maggiore dimensione e con altre forme di enfasi grafica [...] a quelli odierni.
Oggi la maiuscola è prevista dall’➔ ortografia italiana in alcuni casi principali (cfr. Serianni 2000: 45-48): Abbiamo LA STAMPA (tutta maiuscola), la Repubblica e l’Unità (con articolo minuscolo per mettere in rilievo la parola che ...
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Le iscrizioni e le lapidi rientrano nelle «scritture d’apparato» (Petrucci 1986) e si distinguono, tanto per il diverso supporto materiale (la pietra o il bronzo), quanto sul piano linguistico e testuale, [...] col sorgere dei moderni cimiteri suburbani, e dopo l’Unità nelle lapidi commemorative, in cui la scelta linguistica può essere
Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a ...
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È detto presente storico il ➔ presente indicativo usato per fare riferimento a eventi anteriori al momento dell’enunciazione. Si tratta di un uso traslato, o metaforico, del presente (Bertinetto 1997), [...] servire a marcare l’articolazione del testo in unità funzionali (➔ testi narrativi). Questa funzione è stata Per un consuntivo degli studi recenti sul presente storico, «Studi di grammatica italiana» 12, pp. 307-319.
Squartini, Mario (2010), Il verbo, ...
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Le locuzioni preposizionali sono combinazioni fisse di due o più parole (come davanti a, invece di, di fronte a, a causa di, da parte di, in relazione a, conformemente a) che costituiscono unità polirematiche [...] e sintattica» (ibid.), cioè il fatto che l’unità polirematica non ammette variazioni al suo interno: l’ordine voll.
Rizzi, Luigi (1988), Il sintagma preposizionale, in Grande grammatica italiana di consultazione, a cura di L. Renzi, G. Salvi & ...
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Gli avverbi di quantità sono ➔ avverbi che esprimono in modo indefinito una quantità, sia essa numerabile o no. Essi aggiungono all’elemento che modificano un’informazione concernente la misura di una [...] : press’a poco (oggi scritto per lo più in grafia unita: pressappoco; ➔ univerbazione), all’incirca, su per giù, più
GDLI (1961-2008) = Battaglia, Salvatore, Grande dizionario della lingua italiana, Torino, UTET, 28 voll.
De Mauro, Tullio (a cura di ...
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Una frase incidentale (detta anche semplicemente incidentale) è una frase inserita all’interno di un’altra frase (detta frase ospite) con cui non forma una struttura sintattica. La frase incidentale, cioè, [...] , Valentina & Tucci, Ida (2003), L’unità informativa di inciso: correlati intonativi, in La coarticolazione. Pisa, ETS, pp. 185-192.
Fornaciari, Raffaello (1881), Sintassi italiana dell’uso moderno, Firenze, Sansoni.
Quirk, Randolph et al. (1985 ...
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I grafemi sono le unità grafiche elementari, non suddivisibili ulteriormente, che servono a riprodurre nello scritto i suoni di una lingua. Il termine, modellato sulla serie fonema, morfema, ecc., contiene [...] funzionalista-strutturalista, il grafema è l’unità astratta dotata di valore distintivo, analoga , ruotato fino a raggiungere l’attuale aspetto.
I grafemi della lingua italiana sono, sostanzialmente, quelli dell’alfabeto latino, che aveva in più ‹ ...
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Odonimo è il termine indicante il nome proprio assegnato a una via, a una piazza, a ogni «area di circolazione», cioè «ogni spazio (piazza, piazzale, via, viale, vicolo, largo o simili) del suolo pubblico [...] 1974).
Fiorelli, Piero (2000), Odonomastica fiorentina parlata, «Rivista italiana di onomastica» 6, pp. 19-50.
Marcato, Carla (2005 vie, in I luoghi della memoria. Simboli e miti dell’Italia unita, a cura di M. Isnenghi, Roma - Bari, Laterza, pp ...
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Si tende abitualmente a confondere sotto un unico segno grafico quelli che sono invece due distinti segni interpuntivi: la lineetta (o trattino lungo: ‹–›) e il trattino (o trattino breve o corto o trattino [...] le parole, «considerato, per tutto l’Ottocento, un francesismo», come è attestato in Giuseppe Rigutini (La unità ortografica della lingua italiana, Torino, Paggi, 1885), che lo inserisce tra i «segni modernamente introdotti» (cfr. Antonelli 2008: 207 ...
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Si dicono prefissoidi una serie di morfemi con significato lessicale che non possono occorrere da soli (tecnicamente, morfemi lessicali legati; ➔ morfologia), perlopiù di origine greca o latina, del tipo [...] con il lessema euro che indica l’unità monetaria dell’Unione Europea, anch’esso , Niemeyer, pp. 69-95.
Migliorini, Bruno (1990), Prefissoidi, in Id., La lingua italiana del Novecento, a cura di M.L. Fanfani, con un saggio introduttivo di G. Ghinassi ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
colóre s. m. [lat. color -ōris]. – 1. a. Termine indicante, in fisica, sia la sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa qualità e composizione (c. soggettivo), sia la luce stessa, monocromatica o policromatica (rispettivam....