La negazione di frase è una risorsa che segnala che la situazione descritta in una frase non sussiste: in altri termini, essa inverte il valore di verità di una frase dichiarativa. In italiano, dove essa [...] d) nella forma reduplicata di no (no no) pronunciata come unità intonativa [noˈno], la profrase no ha valore attenuativo in . Atti del XXV congresso internazionale della Società di Linguistica Italiana (Lugano, 19-21 settembre 1991), a cura di B ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] 1998), Vocali contigue a confine di parola, in Unità fonetiche e fonologiche. Produzione e percezione. Atti delle sviluppo dell’italiano moderno, in Tendenze attuali nella lingua e nella linguistica italiana in Europa, a cura di A. D’Angelis & L. ...
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Le semivocali sono suoni di tipo vocalico che, nei dittonghi (➔ dittongo) e nei trittonghi (➔ trittongo), si combinano alle ➔ vocali propriamente dette. Una suddivisione più fine oppone le semivocali alle [...] di dittongo discendente il dittongo funziona come un’unità, legittimata dalla comune appartenenza dei due membri alla vol. 1°, pp. 49-69 (1a ed. in «Studi di filologia italiana» 14, pp. 435-453).
Chiari, Isabella (2002), Ridondanza e linguaggio. ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] del francese. Pur riconoscendo l’italiano come «la più dolce […], la più melodiosa delle lingue […] unita alla musica degli angeli», la prosa italiana è «composta di parole di cui si pronunciano tutte le lettere, e scorrendo sempre su suoni pieni ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] i testi successivi Coluccia 2009: 2483).
L’unità tipologica mediana, estranea sia alla Toscana che al 109-132).
Sanga, Glauco (1990a), La lingua lombarda. Dalla koinè alto-italiana delle Origini alla lingua cortigiana, in Sanga 1990b, pp. 79-163.
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La coesione di un testo è la proprietà che si manifesta precipuamente nella forma di un sistema di reti di collegamenti linguistici tra le frasi, che indicano dipendenze e sintonie interpretative di particolari [...] due punti, che conducono a ricostruire un legame logico tra le due unità frasali. Nel caso seguente si tratta di una relazione logica del un posto in prima fila (Ernesto Galli della Loggia, L’identità italiana, Bologna, il Mulino, 2006, p. 9)
(c) I ...
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L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] nell’esempio (1) b. è da considerarsi un’unità lessicale piuttosto che una sequenza di nomi coordinati (in Francesco Renga alla quarta serata del 59° Festival della Canzone Italiana
Si osservi in particolare come il conflitto nasca in presenza di ...
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Per il parlante comune la comunicazione orale consiste di suoni che possono essere trascritti ortograficamente o foneticamente. Così, una parola come casa può essere resa in forma scritta come una sequenza [...] che concernono più di un fono consecutivo della catena parlata e, in particolare, unità dell’ordine della sillaba, della parola fonologica (➔ parola italiana, struttura della), del sintagma fonologico, del piede e del sintagma intonativo, come si ...
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Nel linguaggio comune si dice che una frase, un discorso, una lingua hanno una propria ‘musicalità’. Naturalmente, questa è un’affermazione tutt’altro che chiara e rigorosa. Probabilmente, è ispirata da [...] con sicurezza; B- e B% segnalano la fine di un’unità di discorso; mentre A- e A% segnalano che il parlante italiano di Lucca, in Atti del II congresso di studi dell’Associazione Italiana di Linguistica Applicata (Forlì, 12-13 ottobre 2000), a cura ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] (Tesi 2009: 85-94). Nello Zibaldone la lingua letteraria italiana viene considerata non un repertorio chiuso di forme e costrutti, », «a gli ultimi nepoti», a quelle sintetiche con grafia unita «degli avi nostri», «nella fausta sorte», «agli ultimi ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
colóre s. m. [lat. color -ōris]. – 1. a. Termine indicante, in fisica, sia la sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa qualità e composizione (c. soggettivo), sia la luce stessa, monocromatica o policromatica (rispettivam....