Islamismo
Francesco Gabrieli
di Francesco Gabrieli
Islamismo
sommario: 1. Consistenza e diffusione dell'Islàm nel mondo odierno. 2. Islàm medievale e moderno. L'Ottocento e il colonialismo. 3. L'Islàm [...] sulla integrità e autenticità dei Libri Sacri ebraico-cristiani), soprattutto sulla spiritualità comune espressasi, non raggiunta totale integrazione con la maggioranza delpopolo degli Stati Uniti. Fondatore del movimento, negli anni trenta, fu ...
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PIO VII, papa
Philippe Boutry
PIO VII, papa. – Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato [...] le sue conoscenze del latino, del greco e dell’ebraico e venne avviato alla Sede apostolica e all’unità della Chiesa. Una delegazione composta di misurare il fervore e l’attaccamento delle popolazioni, per le quali incarnò, nei rovesci della ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] si sta indirizzando altrove"), a proposito delpopolo romano che accorreva in massa alle , aveva progettato di ridurre a unità legislativa tutti i monasteri dell'Impero Bonifacio VIII, ai cinquant'anni del giubileo ebraico, l'intervallo fra un anno ...
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Leone X
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dicembre 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Fin dalla prima età, ebbe quali maestri alcuni dei più illustri [...] di quella lingua; anche lo studio dell'ebraico e dell'arabo furono da lui promossi. via Alessandrina e di piazza delPopolo e il tracciato della via già il numero dei regesti superava le diciottomila unità), da J. Hergenröther, Regesta Leonis X P ...
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Vicino Oriente antico. Il comportamento
Wilfred G. Lambert
Maurice Gilbert
Raymond Westbrook
Mario Liverani
Lester L. Grabbe
Il comportamento
La 'sapienza' mesopotamica
di Wilfred G. Lambert
Nella [...] la propria via.
Nella Bibbia ebraica vi sono tre libri che appartengono 1-9), sembrano aver avuto origine al di fuori delpopolo di Israele, mentre l'ultima, senza titolo (30, locale, provinciale e reale. L'unità più piccola era il consiglio ...
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Pio V, santo
Simona Feci
Antonio Ghislieri nacque a Bosco (oggi Bosco Marengo, Alessandria), diocesi di Tortona, nel Ducato di Milano, il 17 gennaio 1504 da Paolo e Domenica Augeria. La famiglia, presente [...] dei catecumeni e del Monte di Pietà; anche il tasso d'interesse sul prestito ebraico fu abbassato, quindi eliminato del tutto e, idrico che servivano le aree più popolose e attive, come quella di piazza delPopolo e Campo Marzio. Ancor più ...
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Secolarizzazione
Langdon Gilkey
di Langdon Gilkey
Secolarizzazione
sommario: 1. Introduzione. 2. Genesi, natura e sviluppo dello ‛spirito secolare'. 3. La crisi: contraddizioni nella cultura secolare, [...] legittimamente costituiti solo se sono scelti dal popolo e se il governo è il risultato andati descrivendo, come anche del retroterra ebraico e cristiano di tale cultura guerra mondiale, si estese agli Stati Uniti dopo la seconda guerra mondiale e ...
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Protestantesimo
Heinz-Horst Schrey
di Heinz-Horst Schrey
Protestantesimo
sommario: 1. L'autocomprensione odierna del protestantesimo: a) genesi storica; b) distinzione tra veteroprotestantesimo e neoprotestantesimo; [...] una data fase della storia del cristianesimo ma rintracciabile anche nel profetismo ebraico e nella figura di Gesù la scissione politica, oltre che religiosa, del suo popolo dall'unitàdel corpus Christianum medievale. Per il classicismo e ...
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Pietro, santo
Prosper Grech
La fonte principale della vita di P. è il Nuovo Testamento; questo però deve essere integrato da fonti patristiche e da testimonianze archeologiche. Nel Nuovo Testamento [...] mentre nei codici della traduzione greca della Bibbia ebraica, detta dei Settanta, si fa spesso lo scambio Matteo per creare un'unità letteraria interamente petrina, nuovo, è P. che annuncia agli anziani delpopolo che non c'è salvezza se non nel ...
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APOCALISSE
P. K. Klein
L'A. è un genere letterario giudaico-protocristiano che ha per contenuto la rivelazione (in gr. ἀποϰάλυψιϚ) di eventi passati, presenti e futuri: in particolare la predizione [...] cavallo bianco con frecce e arco) che è qui unito a elementi del Cristo cavaliere "fedele e verace" (il mantello intriso di popoloebraico colpito da un flagello (Nm. 16, 11-12). Di analoga complessità è il frontespizio di un manoscritto inglese del ...
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arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...