Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] Galateo, denunciato da Carafa stesso unitamente ad altri francescani conventuali della Cum nimis absurdum del 14 luglio 1555, P. istituì il ghetto ebraico di Roma, agosto 1559. Quello stesso giorno il popolo di Roma, oppresso da quattro interminabili ...
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PAOLO Diacono
Lidia Capo
PAOLO Diacono. – La vita di Paolo è nota solo per tappe essenziali, senza tempi e nessi certi: pochi dati, presenti nelle sue opere e nel suo epitaffio, scritto dall’allievo [...] di non ricordarne più niente, di aver appreso qualcosa di greco e di ebraico in scolis, da puerulus, e dà la traduzione latina di un carme e il suo popolo, distinto dall’origine diversa, ma unito nella responsabilità e nella cura del principe, detto « ...
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MAFAI (Mafai Volpe), Mario
Flavia Matitti
Nacque a Roma il 12 febbr. 1902 da Eleonora De Blasis, originaria di Città Sant'Angelo presso Pescara, e da padre ignoto.
Il cognome Mafai, d'invenzione, gli [...] in sé l'inclinazione visionaria e il misticismo del mondo orientale ed ebraico, all'atmosfera internazionale di Londra e Parigi.
All guida il popolo alla mostra "Arte contro la barbarie", promossa dal quotidiano comunista L'Unità alla galleria ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Sigonio
Guido Bartolucci
L’opera di Carlo Sigonio rappresenta un momento di passaggio tra la storiografia politica del primo Cinquecento e le opere del 17° sec., in un periodo di profonda trasformazione [...] cui articola l’analisi del contributo dei popoli barbari alla costruzione del regno d’Italia. Non .
I sette libri sullo Stato ebraico, infatti, non sono un contributo del Sig. Scipione Ammirato, 1637; G.M. Monti, Un avversario cinquecentesco dell’unità ...
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BOSSI, Luigi
Lucia Sebastiani
Nato a Milano il 25 febbr. 1758, secondogenito del marchese Benigno e di Teresa Bendoni, fu destinato alla carriera ecclesiastica. Ricevette privatamente un'istruzione [...] ragguagli sulle condizioni del Piemonte, sullo stato d'animo della popolazione e sull'orientamento Como, Bologna 1934-40, I, pp. 444-445; A. Solmi, L'idea dell'unità italiana nell'età napoleonica, Modena 1934, pp. 52, 152; C. A. Vianello, Pagine ...
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CASTELNUOVO, Giacomo
Bruno Di Porto
Nacque a Livorno il 26 nov. 1819 dal commerciante Raffaello e da Ester Sonnino, e crebbe nell'ambiente di quella comunità ebraica che era la più libera in Italia, [...] . Attivo anche nell'ambiente ebraico, fondò e presiedette il più comuni e diffuse forme morbose delle popolazioni in studio, e tornava sulla questione completamento dell'unità nazionale.
Partecipò come medico al seguito del re alla guerra del 1866, e ...
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arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...