Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] del capitano e delpopolo e quello del podestà e del Comune di Firenze – ai vertici del della republica. Havevano a questa opera unita la volontà de’ nobili [e cioè greco e non in quello originale ebraico, furono considerate di dubbia canonicità, ...
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Storici e politici fiorentini del Cinquecento
Angelo Baiocchi Testi
Simone Albonico
Premessa
Questo volume si presenta con il duplice intento di costituire uno strumento di lavoro per studiosi e di [...] città, di come Mosè gestì l'esodo ebraico, delle azioni dei consoli e dei tribuni delle decisioni, della finale sovranità delpopolo in assemblea, salvo poi a proclamato la necessità di ordine, di unità di comando, di tempestività di decisione, ...
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Costantino fra giurisdizionalismo e ius publicum ecclesiasticum
Pier Virginio Aimone Braida
«Tutto dipende dal carattere degli uomini che regnano o che amministrano la cosa pubblica. La storia ci insegna [...] a quelli buddisti, allo Stato ebraico, in quel momento non ancora di eleggere i Vescovi per opera del Clero e delpopolo si teneva un punto importante della con la Chiesa, e riconosceva la sublime unità di ambedue […] Egli proteggeva la religione, ...
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Damaso I, santo
Carlo Carletti
Le informazioni antecedenti il periodo episcopale sono episodiche, scarsamente documentate, talvolta oscure e contraddittorie. Il primo problema che si pone è quello del [...] significato del termine ebraico "osanna dell'unità degli ortodossi. Successivamente, in una lettera della primavera del 377 , 1; 48, 1).
D. elegge a interlocutore diretto dei suoi epigrammi il popolo di Dio ("plebs dei": E.D. 53; "plebs sancta": E.D. ...
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Vicino Oriente antico. Teologia
Wilfred G. Lambert
Alfonso Archi
Lester L. Grabbe
Gherardo Gnoli
Teologia
Teologia mesopotamica
di Wilfred G. Lambert
Le moderne categorie di scienza, di filosofia [...] solito proprietà dei templi (che erano unità economiche complete e non soltanto residenze e il vero insediamento delpopolo di Israele nella sua terra studiosi si sono a lungo chiesti se il testo ebraico di Deuteronomio, 32, 8 (che recita: il ...
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SISTO V
Silvano Giordano
Felice di Peretto nacque venerdì 13 dicembre 1521 a Grottammare, castello del Comitato di Fermo, nella Marca di Ancona, da Piergentile di Giacomo, detto Peretto, e da Mariana [...] unità delle collezioni manoscritte, l'inclusione di opere spurie, mutazioni arbitrarie del Marzio tra l'arco di Portogallo e piazza delPopolo, presso il porto di Ripetta, come aveva sul testo ebraico. Dopo due anni di lavoro, nel novembre del 1588 i ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] benefica azione cristiana a favore delpopolo". Per questo Leone pur dando politicamente divise, riconoscevano di essere unite da una stessa cultura di fondo a una certa secolare diffidenza verso il mondo ebraico. In genere, si tace sull'appoggio dato ...
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Stratificazioni sociali
Talcott Parsons
di Talcott Parsons
Stratificazioni sociali
sommario: 1. Introduzione. 2. Teorie sull'origine delle classi sociali. 3. Momenti rilevanti nella storia della stratificazione [...] per acquistare posizioni dominanti, con la costituzione delpopolo di Israele in entità distinta, esercitassero molte per i membri, in particolare, del gruppo ebraico e di quello cattolico. Gli Stati Uniti non hanno ancora avuto un presidente ebreo ...
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Gli ebrei
Gadi Luzzatto Voghera
Continuità e trasformazioni
Il secolo XIX segna per la storia della comunità ebraica veneziana un periodo di lunga e articolata transizione che coinvolge in varia misura [...] , I luoghi della cultura, in Storia d’Italia. Le regioni dall’Unità a oggi. Il Veneto, a cura di Silvio Lanaro, Torino 1984, del Settecento, o R. Calimani, Gli ebrei a Venezia, fanno ben presente l’esistenza di ampi strati di popolazioneebraica ...
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Genere storico
La storiografia di Eusebio di Cesarea
Emanuela Prinzivalli
L’età costantiniana fu passaggio fondamentale per la creazione e la diffusione di una storiografia prodotta dai cristiani, a [...] parallele, l’antichità dei cristiani, eredi dei profeti ebraici, e la convergenza delle storie dei popoli nell’unità monarchica dell’Impero romano, funzionale al diffondersi del messaggio cristiano, secondo la lettura positiva, inaugurata molto ...
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arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...