GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] del secolo". Tale formula conteneva il nocciolo della tesi centrale del Primato: posto che, secondo il G., l il Saggiatore, sul quale intervenne il 17 marzo per invocare l'unità degli spiriti in occasione della ripresa della guerra con l'Austria, da ...
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GOBETTI, Piero
Corrado Malandrini
Nacque a Torino il 19 giugno 1901 da Giovanni Battista e Angela Canuto.
Entrambi i genitori, di estrazione contadina, provenivano da Andezeno, nel Chierese. Si erano [...] 'indicazione di metodi di studio e d'azione" sulla scorta dell'analisi della storia politica italiana dall'Unità agli anni in corso.
Il problema centrale italiano era stato, secondo il G., "non di autorità, ma di autonomia", visibile nell'assenza di ...
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LEONE XIII, papa
Francesco Malgeri
Vincenzo Gioacchino Pecci nacque il 2 marzo 1810 a Carpineto Romano, alle pendici dei monti Lepini, a sud di Roma. Figlio dell'agiato proprietario terriero conte Ludovico [...] in seminario, i diritti operai. In Germania la figura centrale nel campo dell'impegno sociale dei cattolici era il vescovo vari Paesi. Non andava neanche trascurato quanto avveniva negli Stati Uniti, ove si erano affermati i Knights of labour, un' ...
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ALBERIGO, Giuseppe (Pino)
Giovanni Miccoli
Nacque a Cuasso al Monte (Varese) il 21 gennaio 1926. Il padre, Giovanni Alberto, di famiglia poverissima, era maestro elementare. Aveva partecipato alla [...] creare un «istituto di ricerca per laici, libero da legami universitari, unito da un vincolo di fede e di preghiera» (L’officina, p prospettiva che Dossetti intese dare al Centro un posto centrale per non dire esclusivo. Come scrisse in un piano ...
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BALBO, Cesare
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque in Torino da Prospero e da Enrichetta Taparelli d'Azeglio il 21 nov. 1789. Orfano della madre già nel 1792, fu affidato, col fratello cadetto Ferdinando [...] Le Monnier, raccogliendo le sue riflessioni intorno a quest'idea centrale: le lettere, le arti, la cultura acquistano un valore civica), accentuando la già menzionata esigenza di salvare l'unità dello Stato. Per contro, egli accettava la linea di ...
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ADRIANO I, papa
Ottorino Bertolini
D'illustre famiglia dell'aristocrazia militare di Roma, orfano in tenera età del padre Teodoro e perduta poi anche la madre, fu accolto ed allevato dallo zio paterno [...] ritenere d'esser riuscito ad estendere a gran parte dell'Italia centrale la sfera d'influenza politica del papato, assicurando più ampio un impero religiosamente purificato da un suo ritorno all'unità con la Chiesa di Roma, che aveva cominciato ...
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BENEDETTO XIII, papa
Gaspare De Caro
Pierfrancesco Orsini nacque a Gravina il 2 febbr. 1650, secondo i calcoli del Vignato, mentre la maggior parte dei biografi lo dice nato nel 1649. Era figlio primogenito [...] Così l'Orsini, sul quale per la prima volta concorsero uniti i voti dei cardinali borbonici e di quelli asburgici, fu disciplina ecclesiastica: in questo senso ha un significato centrale il concilio provinciale romano celebrato in Laterano tra il ...
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GIULIO II, papa
Alessandro Pastore
Giuliano Della Rovere nacque ad Albisola, presso Savona, il 5 dic. 1443 dalla modesta famiglia di Raffaello e di Teodora di Giovanni Manirola. A essi il Della Rovere [...] , che si stava costituendo uno Stato nell'Italia centrale. La posizione del Della Rovere divenne però improvvisamente il 19 apr. 1512.
L'obiettivo era il mantenimento dell'unità ecclesiastica; l'editto di convocazione del concilio pisano fu dichiarato ...
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BENEDETTO XV, papa
Gabriele De Rosa
Giacomo Della Chiesa nacque a Genova il 21 nov. 1854 dal marchese Giuseppe, di antica illustre famiglia, originaria dai duchi di Spoleto, e da Giovanna Migliorati, [...] era stata preceduta da due importanti iniziative diplomatiche: la nota degli Imperi centrali all'Intesa del 12 dic. 1916 e l'appello del presidente degli Stati Uniti Wilson del 18 dicembre, che mostravano una certa tendenza in campo internazionale ...
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DE VITI DE MARCO, Antonio
Antonio Cardini
Nacque a Lecce il 30 sett. 1858.
Il padre, Raffaele De Viti, era stato adottato da un De Marco, per cui aveva assunto il titolo di marchese e il cognome De [...] di commercio con la Svizzera e con gli Imperi Centrali.
Le limpide analisi meridionalistiche del D. si unirono figli, James, Etta e Lucia; con la moglie si recò negli Stati Uniti.
Fu un'esperienza culturale che influì molto sul suo modo di pensare e ...
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unita
unità s. f. [dal lat. unĭtas -atis, der. di unus «uno»; in alcuni dei sign. concreti, ha risentito l’influenza dell’ingl. unit (che in inglese è distinto da unity)]. – 1. a. Il fatto, la condizione e la caratteristica di essere uno,...
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...