Famiglia milanese le cui origini storiche si possono forse far risalire alla fine del sec. 10º, al momento del costituirsi in Milano del gruppo dei valvassori maggiori o "capitanei". Da una sentenza del [...] in qualche momento parve preludesse a una specie di unità della penisola. La continuazione della dinastia signorile venne dal : l'unificazione legislativa e la costituzione d'un governo centrale forte e capace di inquadrare le forze provinciali. Dei ...
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Filosofo, teologo, mistico e missionario catalano (Palma di Maiorca 1233/1235 - forse Isola di Maiorca 1315), detto doctor illuminatus. Le sue numerose opere sono scritte in catalano, latino e arabo. Elemento [...] e tatari premono ai confini della cristianità) per convertire gl'infedeli e instaurare l'unità della fede: in questa prospettiva deve collocarsi anche l'idea centrale dell'ars lulliana (che L. fa risalire a una ispirazione e vocazione divina) che ...
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Famiglia di banchieri originaria di Francoforte sul Meno. Il capostipite della famiglia fu Moses Amschel il quale, nella seconda metà del Settecento, a Francoforte aprì una bottega da rigattiere che aveva [...] R. a trasferire i sussidî inglesi alle potenze dell'Europa centrale. Così, oltre alla casa madre di Francoforte, si crearono (il cui nome è strettamente legato ai finanziamenti concessi per l'unità d'Italia). Dal 1816 al 1848 la fortuna e l'attività ...
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Pseudonimo dello scrittore francese Henri Beyle (Grenoble 1783 - Parigi 1842). Nato da famiglia della migliore borghesia, perse la madre in tenera età e crebbe nell'astio per il padre. La sua formazione [...] nel corso superiore di matematica all'École centrale di Grenoble, rinunciò a entrare nel Politecnico atteggiamento morale e un modo di vivere connotati da individualismo, egotismo, culto dell'energia, volontà di gioia unita a lucidità distaccata. ...
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Pittore (Pieve di Cadore 1488-90 - Venezia 1576). Per via della discordanza delle fonti la data di nascita di T., e dunque la definizione della sua presenza nel complesso panorama artistico veneziano dell'inizio [...] , SS. Nazaro e Celso), in cui T. restituisce unità scenica alla tradizionale divisione in scomparti. Al successo raggiunto in confronto con le esperienze manieriste dell'Italia settentrionale e centrale, culminato con il viaggio a Roma del 1545- ...
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Scrittore austriaco (Klagenfurt 1880 - Ginevra 1942). Dopo essersi lasciato alle spalle un'insostenibile situazione familiare e la frequentazione di collegi e accademie militari, si diplomò in ingegneria [...] l'idea stessa di soggetto, la sua identità e la sua unità in un'anarchia di atomi; mentre il suo Übermensch, l'"oltreuomo regno di Francesco Giuseppe, alla ricerca di un'idea centrale da celebrare quale fondamento della civiltà austriaca, non la ...
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Veltróni, Walter. - Uomo politico italiano (n. Roma 1955). Impegnato fin da giovane nell'attività politica quale militante della Federazione giovanile comunista, eletto deputato nel 1987, è stato tra i [...] Iscritto al PCI dal 1975, nel 1983 entrò a far parte del comitato centrale del partito. Sostenitore del passaggio dal PCI al PDS (1991), ha diretto il quotidiano l'Unità (1992-96). Deputato dal 1987, è stato vicepresidente del Consiglio dei ministri ...
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Architetto (Roma 1611 - ivi 1691). Contribuì con la sua attività a caratterizzare l'aspetto barocco della Roma del 17° sec. con numerose opere, nelle quali sperimentò le più originali e complesse ricerche [...] opera in cui, dalla soluzione del vano a pianta centrale e dall'articolazione plastica delle colonne, sembrano emergere sensibili spaziale dell'interno, risolta nell'assemblaggio di tre unità architettoniche autonome, rilevabili in pianta. L'attività ...
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Filosofo e storico tedesco (Biebrich 1833 - Seis, od. Siusi, 1911). Tra i più importanti esponenti dello storicismo contemporaneo, venne influenzato dalla cultura neokantiana, positivistica, e dalla cultura [...] (Einleitung in die Geisteswissenschaften, 1883), il problema centrale è stato quello elaborare una "critica della ragione , ossia nello spirito che le interpreta, un fattore di unità. Tra gli importanti contributi di D. alla storia della cultura ...
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Figlio (n. forse a Valenciennes tra il 1274 e il 1276 - m. Buonconvento 1313) di Enrico III, conte di Lussemburgo, e di Beatrice di Avesnes e di Beaumont. Scese in Italia (1311) per restaurare il potere [...] aumentò considerevolmente la sua potenza in Germania e nell'Europa centrale, procurando il conferimento della corona di Boemia al proprio speranza di una restaurazione imperiale che ridesse pace e unità al mondo fallì in ragione dei diversi interessi ...
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unita
unità s. f. [dal lat. unĭtas -atis, der. di unus «uno»; in alcuni dei sign. concreti, ha risentito l’influenza dell’ingl. unit (che in inglese è distinto da unity)]. – 1. a. Il fatto, la condizione e la caratteristica di essere uno,...
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...