[prima parte]
Il neuroscienziato Gazzaniga ritiene che la capacità di dare un senso di unità e dunque di identità a tutti i processi cerebrali dipenda da una funzione “interprete”, sviluppatasi nell’uomo [...] azioni che, intese in senso lato come contrazione muscolare, sono dopotutto l’unico output del sistema nervoso centrale.
Quell’illusione – creata dalla società secondo Nietzsche e dall’interprete per Gazzaniga – che definiamo «identità» appare ...
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L’impero ottomano, chiamato anche “Il Grande Malato” nel corso dell’Ottocento, secondo la definizione data dallo zar di Russia Nicola I, è stato un importante pilastro della storia, uno dei più estesi [...] del sultano nelle aree dell’impero, mettevano in relazione il governo centrale e le periferie, ma in realtà i poteri locali, soprattutto delle potenze straniere.
Una spaventosa minaccia all’unità dell’impero proveniente all’interno dei suoi stessi ...
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Tutti noi ci siamo prima o poi trovati a discutere sul web con persone intolleranti agli errori grammaticali e che quasi sempre non possono fare a meno di correggerli: si tratta dei cosiddetti “grammar-nazi”. [...] Mauro scriveva in merito, nella sua Storia linguistica dell'ltalia unita, quanto segue:
L'esteso uso delle varietà regionali nella linguistici, dimostrando quanto la questione fosse in realtà centrale anche fra gli addetti ai lavori. La tentazione ...
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L’asse a cui oggi si riconduce principalmente il termine nostalgia è quello temporale: si ha nostalgia della propria adolescenza, a volte di un amico perso, spesso di qualcosa che non c’è stato. Pochi [...] emotiva. La nostalgia diverrà in effetti un «tropo centrale nel nazionalismo romantico. (…) Essere a casa, nella casa sociale di ogni costruzione dell’Io» in direzione dell’unità statale, e di conseguenza l’interdipendenza tra memoria collettiva ...
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Nel 1976 veniva pubblicato il saggio Storia sociale dei processi cognitivi di A. Lurija, sociologo e psicologo sovietico che negli anni ’30 era stato inviato in Asia centrale per condurre alcuni studi [...] non le vedevano gli uomini del mito. Alberi, seghe e accette non sono separabili, né diversi, perché sono immersi in una “unità di senso” che è data dal loro uso. Noi assumiamo come naturali la mente logica, la sua facoltà definitoria, come qualcosa ...
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unita
unità s. f. [dal lat. unĭtas -atis, der. di unus «uno»; in alcuni dei sign. concreti, ha risentito l’influenza dell’ingl. unit (che in inglese è distinto da unity)]. – 1. a. Il fatto, la condizione e la caratteristica di essere uno,...
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...
unita centrale di elaborazione
unità centrale di elaborazione (in sigla uce) unità di un elaboratore elettronico che ha la funzione di elaborare le informazioni ricevute in ingresso. Per i suoi componenti si veda → elaboratore elettronico,...
molecolari, màcchine Locuzione con cui si indicano i sistemi supramolecolari costituiti da un numero discreto di componenti, capaci di compiere movimenti utili allo svolgimento di certe funzioni, sotto l’azione di opportuni stimoli esterni.
Abstract...