GIOACCHINO da Fiore
Raniero Orioli
Nacque a Celico, presso Cosenza, sesto di otto fratelli, tra il 1130 e il 1135 da Gemma e Mauro, tabellio e forse publicus notarius di Sanzio, arcivescovo di Cosenza.
Le [...] " (Selge, 1991, p. 91). La Trinità nella sua unità e nella distinzione delle tre persone viene colta come operante nella del Figlio, passata e presente, in costante parallelismo con quella delpopoloebraicodel Vecchio Testamento, l'età del Padre ...
Leggi Tutto
Nacque il 7 sett. 1810 a Cento (Ferrara) da Lazzaro, in antica famiglia della locale comunità ebraica. Nella città, che ospitava un antico ghetto, gli ebrei avevano goduto di particolari privilegi già [...] , all'Archivio centrale per la storia delpopoloebraico. Alcune lettere sono a Roma, nel Museo centrale del Risorgimento: del C. a D. Farini, b. Ragionieri, Politica e amministraz. nella storia dell'Italia unita, Bari 1967, pp. 86 ss.; I. Zanni ...
Leggi Tutto
Verdi, Giuseppe
Musicista (Roncole-Busseto, Parma, 1813 - Milano 1901). Di umili origini, fu iniziato allo studio della musica dall’organista Pietro Baistrocchi e perfezionò in seguito la sua istruzione [...] destino delpopoloebraico sconfitto e sottomesso dal re di Babilonia Nabucco. In particolare, l’aria del coro del terzo nella sua produzione, Verdi riuscì a realizzare una solida unità drammatica di tutta la partitura. Seguirono I Vespri Siciliani ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gioacchino da Fiore
Gian Luca Potestà
Esegeta del testo biblico, Gioacchino dette forma ed espressione a una simbolica teologica e a un’ermeneutica storica complesse, con ampio ricorso a figure e diagrammi. [...] , piuttosto la parte delpopolo dei gentili, per un certo tempo senza fede, che quella delpopoloebraico insuperbitosi della sua fede infine a riconoscere in Cristo l’appello dello Spirito all’unità delle Chiese. Il ritorno dei Greci viene inteso e ...
Leggi Tutto
LEVI DELLA VIDA, Giorgio
Bruna Soravia
Nacque a Venezia il 22 ag. 1886, da Ettore e da Amelia Scandiani, entrambi di famiglia ebraica assimilata non osservante.
La professione del padre, dirigente di [...] morte dell'amico M. Guidi, lo spinsero tuttavia a ripartire per gli Stati Uniti insieme con la moglie, e a restarvi ancora dal 1946 al 1948. il gruppo numeroso di saggi sulla storia delpopoloebraico e quelli sui Semiti in generale, presentati ...
Leggi Tutto
LATTES (Lattes Ajò), Dante
Gadi Luzzatto Voghera
Nacque a Pitigliano il 13 sett. 1876 da David e da Emilia Ajò.
Il padre, rimasto vedovo, si era risposato solo secondo il rito ebraico. Pertanto il L. [...] alla propria civiltà nazionale". Il concetto di missione delpopoloebraico assumeva per il L. un significato carico di d'Israele al suo porto e ridia al popolo la coscienza della sua unità storica e la capacità di conservare il suo patrimonio ...
Leggi Tutto
GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] di unità e di concordia ma come esponente di maggior spicco dell'opposizione, nel discorso programmatico del 16 dicembre definì il proprio ministero con l'appellativo di democratico, cioè, come disse, volto a innalzare la plebe "a dignità di popolo ...
Leggi Tutto
PIO VII, papa
Philippe Boutry
PIO VII, papa. – Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato [...] le sue conoscenze del latino, del greco e dell’ebraico e venne avviato alla Sede apostolica e all’unità della Chiesa. Una delegazione composta di misurare il fervore e l’attaccamento delle popolazioni, per le quali incarnò, nei rovesci della ...
Leggi Tutto
Leone X
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dicembre 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Fin dalla prima età, ebbe quali maestri alcuni dei più illustri [...] di quella lingua; anche lo studio dell'ebraico e dell'arabo furono da lui promossi. via Alessandrina e di piazza delPopolo e il tracciato della via già il numero dei regesti superava le diciottomila unità), da J. Hergenröther, Regesta Leonis X P ...
Leggi Tutto
Pio V, santo
Simona Feci
Antonio Ghislieri nacque a Bosco (oggi Bosco Marengo, Alessandria), diocesi di Tortona, nel Ducato di Milano, il 17 gennaio 1504 da Paolo e Domenica Augeria. La famiglia, presente [...] dei catecumeni e del Monte di Pietà; anche il tasso d'interesse sul prestito ebraico fu abbassato, quindi eliminato del tutto e, idrico che servivano le aree più popolose e attive, come quella di piazza delPopolo e Campo Marzio. Ancor più ...
Leggi Tutto
arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...