Russia, storia della
Francesco Tuccari
Dagli zar al postcomunismo
La Russia ha costituito il nucleo di due grandi formazioni storico-politiche ormai tramontate: l’Impero zarista (fino al 1917) e l’Unione [...] la morte di Stalin (1953), dominata prima da Nikita S. Chruščëv (1956-64) e poi da Leonid I. Breznev (1966-82), l’Unione Sovietica avviò un corso di riforme più profonde nell’epoca di Michail S. Gorbačëv (1985-91). Queste riforme permisero di avviare ...
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Ufficiale e uomo politico pakistano (n. Jullundur, Panjāb, 1924 - m. 1988); combatté con le truppe del Commonwealth, nella seconda guerra mondiale, poi, dopo l'indipendenza del Pakistan (1947), nelle due [...] guerre contro l'Unione Indiana (1965 e 1971). Capo di stato maggiore (1976), depose il presidente A. Z. Bhutto (luglio 1977), poi giustiziato, divenendo presidente del Pakistan (sett. 1978). Diede quindi vita a un duro regime autoritario, guidando ...
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Il socialismo reale
Luciano Pellicani
L’espressione «socialismo reale» fu utilizzata, a partire dagli anni Settanta, per indicare il modello di organizzazione sociale dell’Unione Sovietica e delle cosiddette [...] incompatibili con la costruzione del socialismo.
La grande vittoria sulla Germania nazista fece crescere smisuratamente il prestigio dell’Unione Sovietica; e fece crescere altresì la sua potenza imperiale, poiché l’Armata rossa impose il modello del ...
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Kumasi
Città del Ghana e capitale del regno Asante. Fondata verso la fine del 17° sec. da Osei Tutu, il fondatore dell’unione asante, K. era sede della corte e di tutte le principali istituzioni del [...] regno. L’area urbana in senso stretto era limitata, con una popolazione permanente di ca. 20 mila persone agli inizi dell’Ottocento, che tuttavia saliva a ca. 100 mila includendo il gran numero di insediamenti ...
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Stato dell’Europa centrale, posto sul Reno a S del Lago di Costanza, fra lo Stato federato austriaco del Vorarlberg a N e a E, e i cantoni svizzeri di San Gallo a O e dei Grigioni a S.
Il Paese, molto [...] e monetari con la Svizzera, il L. ha manifestato, a partire dai primi anni 1990, un deciso orientamento verso l’Unione Europea e nel 1995 è entrato a far parte dello Spazio economico europeo; tale orientamento ha indotto le autorità del principato ...
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Uomo politico boero (Graaff-Reinet, Colonia del Capo, 1819 - Potchefstroom 1901). Figlio del precedente, nel 1857 fu eletto presidente della Repubblica Sudafricana, costituita (1856) come unione di tutti [...] . Eletto presidente anche dello Stato libero d'Orange (1860), P. si dimise nel 1863, dopo il fallimento dei progetti di unione con la Repubblica Sudafricana; di quest'ultima fu rieletto presidente nel 1864 e nel 1869. Scoppiata una disputa con gli ...
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Stato federato degli USA (180.516 km2 con 5.911.605 ab. nel 2008); capitale Jefferson City. È limitato a E dal fiume Mississippi, mentre parte del confine occidentale è segnato dal fiume omonimo, che poi, [...] in modo assoluto negli altri territori oggetto del Louisiana Purchase a N del 36° 30′ di lat. Nello Stato, ammesso nel 1821 nell’Unione, lo scoppio della guerra di secessione determinò una situazione di incertezza, ma il M. finì per essere fedele all ...
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Finanziere e uomo politico naturalizzato inglese (Friedburg, Assia, 1880 - Johannesburg 1957), creatore di una delle maggiori fortune del mondo; emigrò dalla Germania nell'Unione Sudafricana nel 1902; [...] esperto di diamanti, esplorò le ricchezze minerarie dell'Africa sud-occidentale e diresse fino alla morte l'Anglo-american corporation of South Africa (da lui costituita nel 1917). Nel 1929 divenne presidente ...
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Poeta, autore drammatico e patriota romeno (Bacău 1821 - Mirceşti 1890). Di famiglia aristocratica, prese parte alla rivoluzione moldava del 1848 e, dopo l'unione dei Principati, al cui trono fu candidato [...] nel 1859, alla vita politica del suo paese, sia in patria, sia come diplomatico a Parigi e Torino. Scrittore assai fecondo, si distinse specialmente nella lirica, sovente ispirata, come in Doine si lăcrămioare ...
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Uomo politico irlandese (n. 1744 - m. Londra 1806), figlio di John. Membro influente del partito whig, fu deputato al parlamento irlandese; dopo l'unione legislativa con l'Inghilterra fu membro del parlamento [...] del Regno Unito. n Suo figlio John (n. 1770 - m. Brighton 1855), barone, poi (1839) visconte di P., fu ambasciatore inglese a Napoli (1832), a Costantinopoli (1832-37), poi a Vienna (1846-50); nel 1830 ...
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unione
unióne s. f. [dal lat. tardo unio -onis, der. di unus «uno»]. – 1. L’azione e l’operazione di unire, il fatto di unirsi o di essere uniti con uno o più altri individui, enti, oggetti, parti o elementi: l’u. tra l’una e l’altra riva...
unionismo
s. m. [der. di unione]. – 1. Corrente favorevole all’unione e fusione di organismi politici, religiosi, ecc. 2. a. In economia, lo stesso che tradunionismo. b. Nuovo u., nome dato a due fasi del movimento operaio inglese: quella...