Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] donne. Anche, e soprattutto in presenza di quelle unioni tra nome e denaro così significative dell’amalgama 2006.
M. d’Azeglio, Epistolario (1819-1866), a cura di G. Virlogeux, 7 voll., Centro studi piemontesi, Torino 1987-2010.
F. De Sanctis, Un ...
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L’immagine di Costantino Magno nella storiografia ecclesiastica fra tardo Illuminismo e Novecento
Johannes Wischmeyer
La discussione su Costantino e la sua epoca nella storiografia ecclesiastica protestante [...] i suoi attributi e l’incisione del Sol Invictus, Hase ipotizza delle «idee passeggere su una possibile unione delle due religioni» da parte di Costantino; per lo meno, egli non avrebbe voluto togliere ogni speranza al paganesimo97.
Gli storici della ...
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I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] e napoleonica (segnatamente nel febbraio 1799 per chiedere l’unione del Piemonte alla Repubblica francese; nell’estate del 1804 che si attesta intorno alla media del 50%, il centro tendenzialmente al di sotto e il Sud che, invece, la supera ...
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DONÀ (Donati, Donato), Leonardo
Gaetano Cozzi
Figlio di Giambattista di Andrea di Antonio e di Paola di Cristoforo Corner, nacque a Venezia il 12 febbr. 1536, probabilmente nella casa di rio terrà S. [...] escludere i principi dell'Unione protestante di Halle; un buon alleato poteva essere, in Italia, il duca di Savoia. E quando, . L'argomento più interessante usato dal Sarpi, quello che centrava non solo l'orgoglio, ma la concezione che il D ...
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Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] «centrodi raccolta» allo «spirito d’indipendenza religiosa nei confronti di Roma», che sino al IV secolo non aveva potuto trovare centro persecutorio aveva alimentato «l’esigenza vitale dell’unione», rendendo impossibili nei primi tre secoli ...
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1913. L’Italia e il XVI centenario dell’editto di Milano
Stefania De Nardis
Nel biennio 1912-1913 in tutta Europa si danno alle stampe centinaia fra libri, opuscoli, articoli di variegatissima natura [...] cui sono evidenziate le linee tranviarie, sia quelle del centro sia quelle dei collegamenti con le periferie. In duecento Si veda a proposito il contributo di A. Guasco in questa stessa opera.
35 Circolare dell’unione elettorale faentina, cit. in P ...
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Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] Uniti, specialmente dopo l'Olocausto, divennero il più importante centro della Riforma. Il principale seminario per la preparazione di rabbini riformati è lo Hebrew Union College di Cincinnati. Fin dal XIX secolo sono stati tenuti congressi annuali ...
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Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] una vera e propria roccaforte nel Veneto; nel Centro-Sud, erano le altre associazioni non meglio di manuali di pratiche amministrative e la creazione diunionidi cooperative.
22 Nicolò Rezzara (Chiuppano, Vc, 1848-1915). Entrato nell’Odc, di ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] il colpo di grazia a ogni speranza di rigenerazione era intervenuto con la comparsa della scolastica, il cui centro si era il titolo di Brüderliche Vereynigung etzlicher Kinder Gottes siben Artikeln betreffend (Unione fraterna di alcuni figli di Dio ...
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Filosofie e teologie politiche
Neoplatonismo e politica da Plotino a Proclo
Riccardo Chiaradonna
I secoli III-V sono l’epoca del ‘neoplatonismo’, l’ultima filosofia in un contesto religioso pagano, [...] centro della nostra attività psichica. Il progressivo abbandono, a partire già da Porfirio, di questa forma estrema di essere stato unito in amicizia a Zeus, legifera a immagine di quella unione con dio. D.J. O’Meara, Platonopolis, cit., ...
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centro fitness
loc. s.le m. Centro per il mantenimento della forma fisica. ◆ Per quel che riguarda poi l’agriturismo, […] la realtà dei fatti indica che la grande maggioranza dei turisti frequenta strutture che hanno ben poco di campagnolo,...
Gruppo di Visegrad
(gruppo di Visegrad, Gruppo di Visegrád) loc. s.le m. Insieme di Stati dell’Europa centro-orientale, appartenenti all'ex blocco sovietico (Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia; quest'ultima poi scissasi in Repubblica Ceca e...