FANFANI, Pietro
Edoardo Zamarra
Nacque il 21 apr. 1815 a Montale, in provincia di Pistoia, dall'agiato fattore Francesco e da Clementina Signorini vedova Pinzauti, quintogenito dopo due sorellastre [...] che sapeva di ciarlatano" e "secondava il movimento liberale italiano" (Democritus ridens, p. 78).
Fino al 1859 60, pp. 523-562; Id., Una lettera aperta di P.F. sull'unificazionedella lingua italiana, ibid., XVII (1989), 64, pp. 521-530; Id., Breve ...
Leggi Tutto
AMARI, Emerico
Alberto Aquarone
Nacque il 10 maggio 1810, a Palermo, da Mariano Salvatore, dei conti di S. Adriano, e da Rosalia, dei marchesi Bajardi. Laureatosi in giurisprudenza presso l'università [...] E. A., in Il circolo giuridico L. Sampolo, XXVIII (1957), pp. 32-107; F. Brancato, Storia della Sicilia post-unificazione, I, La Sicilia nel primo ventennio del Regno d'Italia, Bologna 1956, pp. VI, X, 70, 76, 101, 110, 119, 120, 133, 134, 136, 137 ...
Leggi Tutto
POERIO, Carlo
Renata De Lorenzo
POERIO, Carlo. – Nacque a Napoli il 13 ottobre 1803 da Giuseppe, appartenente a una nobile famiglia calabrese (era barone di Belcastro), e da Carolina Sossisergio, figlia [...] pubblica britannica e Risorgimento italiano 1847-1864, Torino 2014, pp. 66, 140, 156, 160-162, 168, 214. Sulla fase luogotenenziale e postunitaria: A. Scirocco, Governo e paese nel Mezzogiorno nella crisi dell’unificazione (1860-61), Napoli 1961 ...
Leggi Tutto
CARANDINI, Nicolò
Giovanni Ferrara
Nacque il 6 dic. 1895 a Como, da Francesco, marchese di Sarzano, allora nella carriera prefettizia, e da Amalia Callery Cigna Santi.
Il padre, Francesco (1858-1946), [...] e morale del paese, e il prestigio italiano agli occhi degli alleati vittoriosi.
Chiara era quindi ad interessarsi attivamente al movimento per l'unificazione europea; fu, tra l'altro, delegato alla conferenza dell'Aja nel 1949. Ma intanto si trovò ...
Leggi Tutto
BARILLI, Giuseppe (pseudon. Quirico Filopanti)
Luigi Lotti
Nato il 20 apr. 1812 alla Riccardina di Budrio, nel Bolognese, da padre falegname, studiò a Bologna nel seminario arcivescovile e successivamente [...] sue singolari concezioni astronomiche, storiche e religiose, che doveva poi divulgare in Italia nelle opere successive.
Rientrato in Italia nel i 860, al momento dell'unificazione, si stabilì definitivamente a Bologna, ove gli fu affidato l'incarico ...
Leggi Tutto
BARGONI, Angelo
Nilo Calvini
Nacque a Cremona da modesta famiglia il 26 maggio 1829. Poté iniziare gli studi giuridici all'università di Pavia grazie ad un sussidio raccolto dalla nobildonna Antonietta [...] garanzie per la saldezza del nuovo Stato), unificazione legislativa ma varietà negli ordinamenti locali, libertà e i deputati dell'avvenire, VII, Milano 1865, pp. 117-122, n. 362; T. Sarti, Il parlamento italiano nel cinquantenario dello Statuto, Roma ...
Leggi Tutto
GUERRIERI GONZAGA, Anselmo
Paola Bernasconi
Secondo di sei figli, nacque a Mantova il 19 maggio 1819 dal marchese Luigi e da Maria Rasponi, nobildonna ravennate.
Il G. crebbe nella casa della prozia [...] ad accostarsi a D. Manin e al suo progetto di unificazione nazionale sotto la dinastia sabauda. Ogni residua esitazione venne elezioni politiche. Eletto al Parlamento italiano come deputato di Asola, sedette nei banchi della Destra dal 1860 al 1867. ...
Leggi Tutto
MANZOTTI, Luigi
Claudia Celi
Nacque a Milano il 2 febbr. 1835 da Innocente e da Giovanna Gini. Studiò con G. Bocci, al tempo insegnante di mimica presso la scuola del teatro alla Scala, ed esordì sulle [...] d'Italia di cui fu insignito il M. su proposta del ministro della Pubblica Istruzione G. Baccelli giunse a riprova del fatto che anche il ballo teatrale, attraverso il suo più celebre esponente, aveva contribuito al processo di unificazione favorendo ...
Leggi Tutto
DELITALA, Pietro
Angela Piscini
Nacque a Bosa (prov. di Nuoro), da Niccolò e da Sibilla Dessena presumibilmente intorno al 1540.
La famiglia paterna, di antica origine corsa, apparteneva a quel ceto [...] del S. Offizio costringendolo all'esilio prima in Corsica poi in Italia; il Prunas Tola segnala la presenza del D. a Siena, strumento di unificazione ed espressione culturale e letteraria, non più in uso come lingua dell'amministrazione e ...
Leggi Tutto
CALENDA DI TAVANI, Vincenzo
Francesco Barbagallo
Nacque l'8 dic. 1830 a Nocera Inferiore (Salerno), da un'antica famiglia che risaliva a un Landulfo, ammiraglio di Salerno al tempo di Ruggero il Normanno. [...] presso la Consulta di stato del Regno delle Due Sicilie. Nel 1857 fu promosso giudice all'opera di unificazione legislativa, come capo Ind.; F. Brancato, La Sicilia nel primo ventennio del Regno d'Italia, Bologna 1956, pp. 404, 412-15; M. D'Addio, ...
Leggi Tutto
unificazione
unificazióne s. f. [der. di unificare]. – 1. L’azione di unificare, il fatto di venire unificati, riferito a enti o elementi autonomi o comunque differenziati: l’u. degli stati italiani o dell’Italia; u. dei sistemi di misura,...
borbònico agg. e s. m. (f. -a; pl. m. -ci). – Dei Borbone, dinastia reale di origine francese, che, dal sec. 12° in poi, regnò in parecchi stati europei: governo b.; come sost., fautore o seguace dei Borbone. Talora usato nel senso di retrogrado:...