CIPRIANI, Leonetto
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Ortinola, frazione di Centuri, in Corsica, il 16 maggio 1812 da Matteo e da Caterina Caraccioli. Il padre, acceso bonapartista, alla caduta dell'Impero [...] del Minghetti, del Farini e dell'Audinot, per discutere sulla reggenza e su altri problemi concernenti l'unificazione degli politica unitaria faceva ritenere utile la sua presenza nel paese, come possibile intermediario non ufficiale con gli ambienti ...
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DE STEFANI, Alberto
Franco Marcoaldi
Nato il 6 ott. 1879 a Verona da Pietro e da Carolina Zamboni, studiò presso la scuola superiore di commercio a Ca' Foscari a Venezia e nella facoltà giuridica dell'università [...] dei salvataggi e in particolare sulla vicenda del Banco di Roma, si veda il decisiva importanza: quello della unificazione dell'istituto di emissione 1928), L'oro e l'aratro (ibid. 1929), Il Paese e lo Stato (ibid. 1930), La deflazione finanziaria nel ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Alessandro Manzoni
Mario Gabriele Giordano
La netta eccellenza che caratterizza Alessandro Manzoni in sede letteraria non deve indurre a trascurare la rilevante importanza del suo pensiero storico-politico [...] storica considerata tra l’altro responsabile della ritardata unificazione politica dell’Italia. In ogni modo, l dell’Italia come quando, in una lettera del 1° marzo 1820, afferma che «propagando nel nostro paese delle produzioni utili, gli rende un ...
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GIOIA (Gioja), Melchiorre
Francesca Sofia
Nacque a Piacenza il 19 genn. 1767 da Gaspare e Marianna Coppellotti. Rimasto orfano a cinque anni del padre e a tredici della madre, andò a vivere con lo zio [...] il G. perorava l'unificazione politica dell'Italia quale unica tempo la nomina e il connesso stipendio di redattore del Gran Consiglio della Repubblica. Ma dieci giorni dopo contro l'asservimento che minacciava il paese. D'altro canto, si distanziava ...
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BONA Sforza, regina di Polonia
Henryc Barycz
Figlia di Gian Galeazzo Sforza, duca di Milano, e di Isabella d'Aragona, figlia del re di Napoli Alfonso II, nacque il 2 febbr. 1494 nel castello di Vigevano. [...] del re, data la mancanza di un successore al trono, fosse necessario. Il partito nazionale era favorevole al matrimonio di Sigismondo con Anna di Masovia, per realizzare così l'unificazione stoffe, B. propagò la moda del suo paese d'origine, e in ogni ...
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ARFÈ, Gaetano
Andrea Becherucci
Nacque il 12 novembre 1925 a Somma Vesuviana (Napoli), figlio unico di Raffaele, maestro elementare e docente di francese nella locale scuola di avviamento professionale, [...] un «episodio di stalinismo» (G. Arfé, Frontismo, unificazione, alternativa, in Trent’anni di politica socialista, 1946-1976 166, 168, 176 s.; C. Raia,Gaetano Arfè. Un socialista del mio paese, Manduria-Bari-Roma 2003; A. Ricciardi - G. Arfè, Dialogo ...
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moneta
Strumento che funge da intermediario degli scambi e da comune misura dei valori. Con l’ampliarsi dei mercati e il progredire della divisione del lavoro nella storia sono andate crescendo l’esigenza [...] e di Pompeo precedono il caso di Cesare, ritratto vivente su m. del 44 a.C. I suoi successori, i triumviri, non ebbero remore la tendenza verso l’unificazione, cosicché alla fine emerse una sola banca di emissione per ciascun Paese, quella che poi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Cesare Cantù
Ada Gigli Marchetti
Cesare Cantù, scrittore, polemista, storico, letterato, giornalista, educatore e organizzatore di cultura, non senza incursioni nella politica, fu attivo pressoché per [...] successivo fu intenso e meritorio. Unificò e riordinò archivi sparsi, curò di romanzi storici che stava sommergendo il paese e che giudicava inutili o nocivi per anni prima. È il racconto di un giovane operaio del Sud (l’Italia è unita) che sale al ...
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Almoravidi
G. Ventrone Vassallo
Intorno alla metà del sec. 11°, un capo dei Ṣanhāja, nomadi berberi del Sahara, detti anche Mulaththamūn dal lithām, il velo che copriva i loro volti, dopo aver approfondito [...] erigere almeno una moschea in ogni paese che conquistavano, come segno del loro potere politico e religioso. A pur sempre l'ingresso del Dār al-Ḥajar.
Per le altre città del Marocco, si può ricordare che Fez, dopo l'unificazione dei due quartieri, ...
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Nacque il 4 dic. 1890 ad Armungia, in provincia di Cagliari, da Giovanni e da Lucia Mereu in una famiglia di piccoli proprietari terrieri. Dopo aver frequentato il ginnasio presso il collegio salesiano [...] dovuto prendere il posto del Partito socialista italiano (PSI) e promuovere l'unificazione di tutte le correnti di Mussolini, il L. redasse con altri fuorusciti un appello al Paese e, dopo vari tentativi, il 12 agosto riuscì finalmente a rientrare ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a recente, attuale, moderno, ma con notevole...
eurofobico
s. m. e agg. Chi o che manifesta timore e contrarietà nei confronti del processo di unificazione europea. ◆ Il ministro [Renato] Ruggiero, con una foga più politica che diplomatica, ha preso di petto gli euroscettici italiani. Che...