GULLO, Fausto
Marco De Nicolò
Nacque a Catanzaro il 16 giugno 1887 da Luigi e Clotilde Ranieri. Stabilitosi a Cosenza, seguì gli studi classici; si iscrisse quindi, nel 1905, alla facoltà di giurisprudenza [...] Bordiga una specificità della questione meridionale che il G. considerava, invece, un nodo rimasto irrisolto dopo l'unificazionedelPaese.
Intanto, la pressione dei fascisti si faceva sempre più intensa, costringendo di fatto i comunisti alla ...
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Oda, Nobunaga
Condottiero giapponese (n. 1534-m. 1582), del feudo di Owari. Pose fine al periodo di anarchia feudale del Sengoku: grazie all’uso delle armi da fuoco (fu uno dei primi daimyo a usufruirne) [...] allo shogunato (➔ ) degli Ashikaga. Favorì la penetrazione di missionari cattolici, anche per limitare l’influenza politica buddhista. La sua opera di unificazionedelPaese fu bloccata da un sottoposto che lo tradì, costringendolo a suicidarsi. ...
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Ogimachi
Imperatore del Giappone (n. 1517-m. 1593). Regnò dal 1557 al 1586, durante il periodo di lotte intestine del Sengoku, e invitò Oda Nobunaga a ristabilire l’ordine. Il suo regno vide la fine [...] dello shogunato Ashikaga e di Nobunaga stesso e poi l’unificazionedelPaese a opera di Toyotomi Hideyoshi. Abdicò a favore del nipote, imperatore Go Yozei (1572-1617). ...
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Nome di tre Faraoni della IX e X dinastia, di origine eracleopolitana. Al primo (circa 2200 a. C.) è ascritta l'unificazionedelpaese dopo il crollo del regno menfita: nella tarda leggenda ha fama di [...] grande crudeltà. All'ultimo si attribuisce un Insegnamento per il figlio Merikare, acuta disamina della situazione politica del tempo, ricca di profondi, e nuovi, insegnamenti morali. ...
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SUMERI (XXXII, p. 990)
Giorgio Raffaele CASTELLINO
L'origine dei S. è tuttora avvolta nel mistero. Immigrati dal di fuori, si è pensato che siano giunti nella bassa Mesopotamia dal sud (Golfo Persico), [...] di città indipendenti e rivali cerca di metter fine circa il 2360 Lugalzaggisi di Umma, che tenta e realizza l'unificazionedelpaese con una guerra spietata e violenta. Ma il trionfo e la conquista gli è quasi strappata di mano dal fondatore ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] allineando sempre più il mondo degli studi italiani alla prassi europea già da prima della metà del 19° sec., ma molto più dall’unificazionedelPaese nel 1860. Che era, poi, quanto Antonio Cosci osservava fin dal 1878, scrivendo, con qualche enfasi ...
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Minoranze cristiane nell'Italia unita
Paolo Ricca
Che cos’è una ‘minoranza cristiana’?
‘Minoranza cristiana’ è una categoria non facile da circoscrivere per la varietà e complessità dei fattori che [...] vissero intensamente il Risorgimento coltivando una duplice speranza: quella di un rapido compimento del processo di emancipazione e unificazionedelpaese e quella di un profondo rinnovamento evangelico della cristianità italiana che fosse l’anima ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] ).
A dispetto di questo, il Parlamento ebbe un ruolo importante nel promuovere la necessaria legislazione per l’unificazionedelpaese. È inesatto tanto sostenere che all’inizio esistessero decise forze che, con linguaggio improprio, si definiscono ...
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Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...]
La terza notazione riguarda la peculiarità dell’Italia, dove era a lungo esistito uno Stato del papa, che venne smantellato dall’unificazionedelpaese, creando un vulnus di difficile rimarginatura. Si tratta di un tema ampiamente trattato in questi ...
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PERUZZI, Ubaldino
Marco Manfredi
PERUZZI, Ubaldino. – Nacque a Firenze il 2 aprile 1822, primo dei due figli di Vincenzo e di Enrichetta Torrigiani, appartenente a una delle famiglie aristocratiche [...] , per la necessità di infrastrutture percepite da tutti quale veicolo di unificazionedelPaese, a partire dalle ferrovie verso cui Peruzzi manifestava competenze non del tutto disinteressate. La fretta nel promuovere leggi per attivare nuove linee ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a recente, attuale, moderno, ma con notevole...
eurofobico
s. m. e agg. Chi o che manifesta timore e contrarietà nei confronti del processo di unificazione europea. ◆ Il ministro [Renato] Ruggiero, con una foga più politica che diplomatica, ha preso di petto gli euroscettici italiani. Che...