Nazionalismo
Francesco Tuccari
La parola e la cosa
Nel linguaggio politico e nel lessico delle scienze storico-sociali il termine 'nazionalismo' viene abitualmente impiegato per indicare fenomeni di [...] riscontri. E la circostanza è almeno apparentemente strana nel paese di Barruel e della grande nation. Bertier de Sauvigny alcune linee già peraltro anticipate dal corso dell'unificazione bismarckiana del mondo tedesco. Il mutamento in questo senso ...
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Pragmatismo
Tiziano Bonazzi
di Tiziano Bonazzi
Pragmatismo
Origini e significato
Il pragmatismo è un movimento filosofico che, sorto negli Stati Uniti negli ultimi decenni dell'Ottocento, vi ha conosciuto [...] industriale del mondo. Un paese che si era venuto costruendo su migliaia di comunità locali autocentrate e su regioni socioeconomiche fortemente autonome e che non aveva classi sociali omogenee assistette, in soli quarant'anni, all'unificazione e ...
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BONOMO, Pietro
Gerhard Rill
Nacque nel 1458 a Trieste da Giovanni Antonio e da una Salomea. Quando nel 1468 il padre, capo della fazione imperiale della città, fu assassinato nel corso di un tumulto, [...] la sua protezione, e fu tra i membri fissi del comitato che redasse l'editto, del quale compilò da solo il testo latino.
Già sotto Massimiliano il B. si era adoperato per l'unificazione di Trieste con gli altri domini asburgici in Italia, in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Farneti
Luigi Bonanate
Paolo Farneti può essere considerato uno tra i primi rappresentanti italiani di una scienza politica di derivazione statunitense in un Paese in cui stentava a ottenere riconoscimento [...] : non c’è discontinuità tra l’Italia liberale dell’unificazione e quella nazionalistica e poi fascista, ma «continuità con (che era stato il massimo sostenitore dell’apertura da parte del centro verso il PCI) era stata poderosissima e il terzo ...
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PADOA-SCHIOPPA, Tommaso
Francesco Papadia
PADOA-SCHIOPPA, Tommaso. – Nacque a Belluno il 23 luglio 1940, terzo di quattro fratelli, da Fabio, all’epoca insegnante e poi amministratore delegato delle [...] del Libro Bianco sul sistema dei pagamenti e s’impegnò nella revisione della legge bancaria. Il tema dell’unificazione […] per migliorare la qualità dei servizi pubblici e rendere il paese migliore e più competitivo» (ibid., 12 novembre 2006).
Nella ...
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partiti comunisti
Partiti politici di orientamento marxista, sorti per lo più a seguito della Rivoluzione russa del 1917 e tuttora presenti in molti Paesidel mondo.
Dalla Rivoluzione d’ottobre alla [...] processo sono stati la regione del Centro America, l’Indocina e alcuni Paesi africani. A Cuba il movimento guerrigliero guidato da F. Castro ed E. Che Guevara, che condusse in porto la rivoluzione nel 1959, si unificò ben presto al partito comunista ...
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MALAGUGINI, Alcide
Giuseppe Sircana
Nacque a Rovigo il 15 ott. 1887 da Vincenzo, insegnante elementare e poi mastro di posta, e da Adele Salvi.
Perduto il padre quando aveva 14 anni, per proseguire [...] il nuovo regime che si è di fatto instaurato nel Paese" (La Provincia pavese, 1 nov. 1922).
Trasferitosi a comitato centrale del 14 nov. 1956, all'indomani dei fatti d'Ungheria, fu il solo a votare contro la mozione per l'unificazione con i ...
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Antonio Fiori
Nonostante il programma nucleare nordcoreano desti molta preoccupazione nei policy-makers sudcoreani, esso non è l’unica variabile da tenere sotto controllo. Negli ultimi anni, date anche [...] cui versa la Corea del Nord. Rimettere in sesto l’economia di quel paese richiederebbe infatti investimenti astronomici da non tengono nella debita considerazione il fatto che l’unificazione non si limiterebbe a comportare dei costi di investimento, ...
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euroscetticismo
s. m. – Atteggiamento critico nei confronti delle politiche dell’Unione Europea, l’e. ha iniziato ad assumere rilevanza nel dibattito pubblico nei primi anni Novanta del 20° secolo, [...] con l’allargamento a est e con la mancata approvazione del Trattato costituzionale nei referendum svoltisi in Francia e Paesi Bassi nel 2005. Lo slittamento del baricentro geografico dell’Europa determinatosi in concomitanza con l’allargamento ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a recente, attuale, moderno, ma con notevole...
eurofobico
s. m. e agg. Chi o che manifesta timore e contrarietà nei confronti del processo di unificazione europea. ◆ Il ministro [Renato] Ruggiero, con una foga più politica che diplomatica, ha preso di petto gli euroscettici italiani. Che...