Uomo politico siriano, nato nel 1928 a Latakia. Di origine alauita, mentre si avviava alla carriera militare, aderì ancora assai giovane al partito Ba῾th. Ufficiale d'aviazione, ascese rapidamente ai vertici [...] nel 1978 e nel 1985.
Impegnato a sostenere lo sviluppo delpaese, nell'ambito del le tendenze unitarie del mondo arabo, appoggiò i tentativi − per altro falliti − di unificazione con Egitto e Libia (1971), ispirò la nuova Costituzione progressista ...
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Uomo politico e scrittore belga, nato a Marcinelle (Hainaut) il 21 agosto 1864. Esercitò l'avvocatura a Charleroi, partecipando alla vita politica, dapprima nelle file del partito liberale progressista, [...] del suo paese: fu decorato con la croce di guerra italiana. Nell'ottobre del 1917 il D. fu mandato in Russia come ministro del di grido, è membro dell'Istituto internazionale per l'unificazionedel diritto privato.
È noto anche come critico d'arte ...
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POZZALLO (A. T., 27-28-29)
Attilio Mori
Paese della Sicilia meridionale in provincia di Ragusa, sulla costa del Mare Africano, 24 km. a SE. del capoluogo, in linea d'aria. Ebbe origine nei primi del [...] sec. XVIII in località ove esistevano antiche costruzioni portuali ed ebbe un rapido incremento, specie dopo l'unificazionedel regno. Il territorio del comune (kmq. 15,91), è coltivato a cereali, olivi, agrumi, ecc. La sua popolazione (nel 1861 2681 ...
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(o Langobardi) Popolazione germanica che appare nelle fonti scritte nel 5° sec., quando si stanziò nel Meclemburgo (a E dell’attuale Amburgo).
Storia
Le origini. - Secondo l’antico mito longobardo delle [...] cosiddetta anarchia ducale (574-84), il paese fu percorso da bande di guerrieri che del quadro politico, complicata anche dalla persistente presenza dei Saraceni, rese impossibile l’affermazione di un unico potere forte; la stessa unificazione ...
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Politica di potenza e di supremazia di uno Stato tesa a creare una situazione di predominio, diretto o indiretto, su altre nazioni, mediante conquista militare, annessione territoriale, sfruttamento economico [...] e con significato polemico i rapporti tra i paesi ricchi e i paesi poveri del mondo (neoimperialismo). Attualmente è utilizzato in senso , protraendosi nel periodo meno eroico successivo all’unificazione, specie quando risulta chiaro che i vantaggi ...
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Globalizzazione
Giorgia Giovannetti
Si parla sempre più spesso di 'globalizzazione dell'economia mondiale' come risultato dei processi d'integrazione internazionale iniziati nel secolo 19°, temporaneamente [...] monetaria restrittiva seguita dalla Germania dopo l'unificazione tedesca, nonostante le necessità cicliche dei partner unico europeo, l'AFTA (Asean Free Trade Agreement) fra i paesidel Sud-Est asiatico, per citare le principali (per una discussione ...
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TRASPORTO
Bruno Menegatti
Mario Del Viscovo
Franco de Falco-Antonio Musso
(XXXIV, p. 213; App. II, II, p. 1015; III, II, p. 976; IV, III, p. 676)
Trasporti e localizzazione. - La domanda di mobilità [...] si tratta in ogni caso di un'incidenza del tutto adeguata ai valori dei paesi più industrializzati, a conferma che ormai la 2/3 Hz oppure 25.000 e 50 Hz. Un'unificazione nazionale della tensione si può riscontrare solo nelle metropolitane russe: ...
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La democrazia in Grecia. - La democrazia è la sovranità concessa a tutti coloro che fanno parte del δῆμος. La sovranità dello stato spettava alla totalità dei cittadini in quanto nati o regolarmente divenuti [...] variabili da paese a paese. Peraltro l'autogoverno del popolo, del parlamentarismo corrente.
In Italia la democrazia intesa come pratica di autogoverno non ha avuto una tradizione e una linea. Lo stesso processo unitario ci spiega ciò. L'unificazione ...
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Nome di antica popolazione affine e non ben distinta dai Geti, le cui sedi, naturalmente non sempre rigorosamente chiuse dagli stessi confini, si possono porre lungo il corso del Basso Danubio e specialmente [...] al paese i suoi capi politici e religiosi e che si distingueva nettamente dal popolo anche per la esteriorità del costume. scudi ovali con umbone e con decorazioni a rilievi.
L'unificazione di molte tribù daciche sotto il re Burebista non rimase un ...
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Stato
Nicola Matteucci
di Nicola Matteucci
sommario: 1. Per una definizione storico-tipologica: a) Stato e altre forme di dominio; b) tipologia e storia; c) lo Stato e la sua storia. 2. Una parola, [...] dai paesi più avanzati nello sviluppo politico a quelli meno avanzati. I paradigmi o i modelli sono l'Inghilterra e la Francia: la prima ha realizzato, con la formazione della common law da parte dei giudici itineranti del re, l'unificazione della ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a recente, attuale, moderno, ma con notevole...
eurofobico
s. m. e agg. Chi o che manifesta timore e contrarietà nei confronti del processo di unificazione europea. ◆ Il ministro [Renato] Ruggiero, con una foga più politica che diplomatica, ha preso di petto gli euroscettici italiani. Che...