Vučedol Località della Croazia, nei pressi di Vukovar. Cultura di V. Cultura eneolitica, diffusa in origine tra il Danubio e la Sava, e in Slovenia, estesasi poi in Austria, Ungheria meridionale, Slovacchia, [...] Boemia meridionale, Serbia settentrionale. Gli insediamenti si trovano spesso sulla riva di fiumi o di paludi e riflettono una gerarchia sociale, come nel caso dell’abitazione ‘a megaron’ a Vučedol. I ...
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Cittadina dell’Austria (25.284 ab. nel 2007), 27 km a S di Vienna, ai piedi della Selva Viennese, nota stazione idrominerale.
Da B. prende il nome una cultura eneolitica che, con varianti regionali, fiorì [...] in Austria, Ungheria, Boemia, Moravia nel 3° millennio a.C. L’economia era fondata sull’agricoltura (con uso dell’aratro e di carri a quattro ruote) e sull’allevamento. Gli insediamenti erano situati in villaggi fortificati e in grotte naturali; ...
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INTERCISA
D. Adamesteanu
(Intercisa). − Castrum romano della Pannonia Inferiore, di grande importanza già nel I sec. d. C., sulla linea Aquincum-Sirmium, sulla sponda destra del Danubio. Identificata [...] con la località moderna di Nunapentele, in Ungheria. Oltre ad essere conosciuta quale statio del Publicum Portorium Illyrici [C. I. L., iii, 10301: Cosmus, pr(aepositus) st(ationis)] il centro risulta essere stato perno della difesa dell'Impero ...
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L'Europa tardoantica e medievale. L'Europa del Nord e i territori non romanizzati. L'Ungheria
Ernő Marosi
L’ungheria
Stato dell’Europa centrale, definito nei documenti medievali Hungaria, Magerország [...] -est, la Romania a est, la Jugoslavia e la Croazia a sud, la Slovenia e l’Austria a ovest. Il nome Ungheria deriva dalla identificazione del popolo ungherese con i Turchi Onoguri, mentre si incontrano, in particolare nell’antichità, anche i nomi di ...
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SCITI E SCIZIA
Bruno Genito
(XXXI, p. 186)
Il grande numero di scavi archeologici degli ultimi anni ha notevolmente allargato lo stato delle nostre conoscenze relative alle antiche popolazioni scitiche. [...] quelli di Berežovo-Panaguriçte del 4° secolo, quelli in Dobrugia settentrionale come il grande e sontuoso kurgan di Agigiol, in Ungheria, con i ritrovamenti di Zöldhalompusta (ritrovamento di una placchetta a forma di cervo, come quelle di Kelermes e ...
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(gr. Εὐρώπη, lat. Europa) Parte occidentale del continente eurasiatico, delimitata a O dall’Oceano Atlantico, a N dal Mar Glaciale Artico, a S dal Mar Mediterraneo; tutt’altro che ben definiti sono invece [...] e possedimenti. Al fratello Ferdinando I lascia la corona imperiale, i domini ereditari degli Asburgo e le corone di Boemia e d’Ungheria. La Spagna del figlio Filippo II, con un impero senza precedenti per il suo carattere mondiale, è lo Stato più ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province danubiano-balcaniche. Pannonia
Sergio Rinaldi Tufi
Pannonia
Fu Ottaviano, nel 35 a.C., a lanciare un’offensiva sistematica contro Aravisci e Arviates, [...] Limes in Ungarn, Stuttgart 1988.
G. Hajnoczi (ed.), La Pannonia e l’Impero romano. Atti del Convegno Internazionale, Accademia d’Ungheria e Istituto Austriaco di Cultura (Roma, 13-16 gennaio 1994), Milano 1995.
M. Buora (ed.), Lungo la via dell’ambra ...
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(ted. Donau; ceco Dunaj; ungh. Duna; romeno Dunărea) Fiume dell’Europa centrale e sud-orientale, secondo soltanto al Volga per lunghezza di corso (2860 km), bacino (820.000 km2) e portata media (6300 [...] solo marginalmente, come la Slovacchia e la Bulgaria, per le quali il D. segna ampi tratti di confine rispettivamente con l’Ungheria e la Romania, e l’Ucraina, che ne possiede parte del delta. Nasce in Germania meridionale, nella Selva Nera, e ha ...
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Archeologo, storico, numismatico (Pomez, Pest, 1895 - Princeton 1981), prof. all'univ. di Debrecen (1927-30), poi a Budapest. Trasferitosi in Svizzera, passò poi a Princeton (USA). Socio straniero dei [...] di Gallieno, di Costantino e degli Unni e si è dedicato anche alla classificazione del materiale romano dell'Ungheria, allo studio di aspetti della religione romana e della monetazione imperiale. Negli ultini decenni la sua feconda attività ...
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La domesticazione degli animali e l'allevamento: Europa preistorica e protostorica
Barbara Wilkens
In Europa l'introduzione delle pratiche di allevamento giunse dal Vicino Oriente durante il Neolitico [...] alcuni indizi di domesticazione locale di animali selvatici, come nel caso dei bovini nel Neolitico tardo dell'Ungheria e dell'Italia centrale. In qualche caso alcune specie domestiche tornarono allo stato selvatico, come, nel Mediterraneo ...
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unghero
ùnghero s. m. – Variante di ungaro: il regno degli Ungheri. Più raro in funzione di agg., tranne che nella denominazione punto (o punt’) unghero, punto di ricamo costituito da gruppi di tre punti verticali, il primo su due fili del...
Gruppo di Visegrad
(gruppo di Visegrad, Gruppo di Visegrád) loc. s.le m. Insieme di Stati dell’Europa centro-orientale, appartenenti all'ex blocco sovietico (Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia; quest'ultima poi scissasi in Repubblica Ceca e...