Poeta e linguista, nato il 17 dicembre 1800 ad Andód (Ungheria), morto il 9 settembre 1866 a Budapest. Al battesimo ebbe il nome di Stefano, ma entrato nell'ordine di San Benedetto, assunse il nome di [...] Gregorio. Cominciò la sua carriera di poeta con poemi in esametri (Augsburgi ütközet, La battaglia di Augusta, 1824; Aradi gyüleés, I comizî di Arad, 1828; Botond, 1833). Nel 1844 poi per i suoi meriti ...
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ANA Regione della Romania occidentale, confinante con l'Ungheria (a O.) e con le altre regioni romene del MaremureŞ (a N.), della Transilvania (a E.) e del Banato (a S.); comprende i tre dipartimenti di [...] Arad, Bihor e Salaj e ha una superficie di 17.717 kmq. e una popolazione di 1.277.500 ab. (1930), 72 per kmq., che sono per il 60% Romeni, il 30% Ungheresi, il 4% Ebrei, il 3% Tedeschi e per il resto di ...
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Uomo politico serbo (Mošorin 1826 - Vršac 1901); fu uno dei capi e rappresentanti serbi alla Dieta d'Ungheria. La sua attività politica fu diretta a organizzare e tenere unite le forze dei Serbi d'Ungheria [...] per poterli riunire poi a quelli del Principato di Serbia e agli altri Slavi meridionali ...
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Eroe di fama quasi leggendaria della guerra d'indipendenza dell'Ungheria. Nato nel 1804 a Staza (Confini militari), entrò nell'esercito austriaco dove raggiunse il grado di capitano e già in quei tempi [...] e prese parte alle sue lotte sin da principio col grado di maggiore, distinguendosi contro l'insurrezione dei Serbi dell'Ungheria meridionale. Al principio del 1849 ottenne il grado di generale e il comando di un corpo d'armata. Nella campagna ...
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(o ussero) Soldato di cavalleria leggera, in alcuni eserciti stranieri (v. fig.). Gli u., originari dell’Ungheria (14° sec.), vennero organizzati in modo permanente all’inizio del 17° sec. nella stessa [...] Ungheria e successivamente furono adottati in Prussia da Federico II. Napoleone li introdusse in Francia; dopo le guerre della Rivoluzione francese si diffusero presso quasi tutti gli eserciti europei. ...
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ANGIÒ, Pietro d', detto Tempesta
Giuseppe Coniglio
Figlio di Carlo II e di Maria d'Ungheria, nato verso il 1290, ebbe il titolo di conte di Eboli nel 1306 e nel 1309 il feudo di Nocera e la riscossione [...] dei dazi d'Isemia. Nello stesso anno, il 22 gennaio, aveva restituito il feudo di Montescaglioso al regio demanio, ricevendone in cambio Sorrento e Castellammare di Stabia.
Allevato a Napoli, ove il padre ...
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Sorella del primo re di Polonia Mieszko I (922-992), fu seconda moglie di Géza, principe di Ungheria, e madre di Stefano il Santo. Le cronache la chiamano Alba domina, e grazie alla sua influenza come [...] fervente cristiana Géza strinse amichevoli rapporti con l'Impero e chiamò in Ungheria s. Adalberto (Vojtĕch) convertendosi al cristianesimo col figlio Vajk (battezzato col nome di Stefano) e con gran parte del suo popolo nel 985. ...
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Uomo politico ungherese (Vienna 1846 - Ginevra 1933), figlio di György; deputato (1872-75 e 1878), capo del partito conservatore-nazionale, difese i diritti dell'Ungheria nella duplice monarchia; presidente [...] della Camera (1901-04), si dimise quando non furono accolte le sue richieste di carattere militare e si oppose al Tisza; ministro dell'Istruzione nel gabinetto Wekerle (1906-10), promulgò la legge sull'istruzione ...
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unghero
ùnghero s. m. – Variante di ungaro: il regno degli Ungheri. Più raro in funzione di agg., tranne che nella denominazione punto (o punt’) unghero, punto di ricamo costituito da gruppi di tre punti verticali, il primo su due fili del...
Gruppo di Visegrad
(gruppo di Visegrad, Gruppo di Visegrád) loc. s.le m. Insieme di Stati dell’Europa centro-orientale, appartenenti all'ex blocco sovietico (Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia; quest'ultima poi scissasi in Repubblica Ceca e...