Nome di 9 gospodari di Valacchia (➔) tra il 1372 e il 1626. Dapprima si destreggiarono tra gli Ungheresi e i Turchi, poi furono di fatto sottomessi al sultano. ...
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Provincia autonoma della Serbia (21.506 km2 con 2.002.598 ab. nel 2006), posta sulla sinistra del Danubio, che comprende le pianure del Banato, Bačka e Baranya, appartenenti prima del 1918 all’Ungheria. [...] drastica riduzione dell’autonomia decretata dal governo serbo nel 1994 e i gravi fatti del Kosovo hanno riacceso il separatismo ungherese. Il terreno, del tutto pianeggiante e solo lievemente inclinato da N verso S, è assai fertile. Si coltivano in ...
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Cittadina della Transilvania (Romania) (fino al 1929 Careü-Mari, ungh. Nagykároly; 22.611 ab. nel 2007), nodo ferroviario lungo la linea da Debrecen a Satu-Mare, amministrativamente compresa nel distretto [...] di quest’ultima città.
Ricordata la prima volta nel 1335, fu feudo dei Károly ungheresi che vi costruirono una fortezza importante nelle guerre del 17° secolo. Sándor Károly vi edificò la nuova residenza principesca (1711). ...
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Stato interno dell’Europa orientale, confinante con la Slovacchia a N, l’Ucraina a NE, la Romania a E, la Serbia e la Croazia a S, la Slovenia e l’Austria a O.
Il territorio ungherese si presenta per [...] in Ungheria hanno avuto nel 20° sec. la grafica (B. Kondor), la ceramica, l’oreficeria e l’arazzo. Tra i numerosi artisti ungheresi che hanno vissuto all’estero spiccano L. Moholy-Nagy e V. Vasarely che ha influenzato J. Fajo e F. Lantos. Sono ancora ...
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Częstochowa Città della Polonia meridionale (241.449 ab. nel 2008), sulla sinistra del fiume Warta. Importante centro industriale, con complessi siderurgici, meccanici, tessili, alimentari.
La prima notizia [...] di Opole vi recò l’immagine della Madonna Nera (icona di scuola italiana del 14° sec.), conservata nel celebre convento fondato dai paolini ungheresi nel 1382. C. si sviluppò intorno a questo convento divenuto il maggior santuario della Polonia. ...
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Stato dell’Europa orientale; confina a NE con Ucraina e Moldavia, a NO con l’Ungheria, a S con la Bulgaria e a SO con la Serbia; si affaccia per quasi 250 km sul Mar Nero.
Il territorio della Romania [...] caratterizzate dalle acque stagnanti, per lo più ricoperte da una vegetazione palustre. Appartiene alla Romania anche la pianura del Tibisco, già ungherese, una fascia larga da 40 a 120 km, che da N a S occupa la parte più occidentale del paese.
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Stato federato dell’Austria (3965 km2 con 280.257 ab. nel 2007), al confine con l’Ungheria. Capoluogo Eisenstadt. Nella parte settentrionale, che si estende sul versante orientale dei monti della Leitha [...] e del Trianon), a eccezione di alcune località. Quando le autorità austriache cominciarono l’occupazione del territorio (agosto 1921) gli Ungheresi si opposero con le armi e solo la mediazione italiana (Conferenza di Venezia, 1921) evitò un più vasto ...
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Brač (italiano Brazza) Isola della Dalmazia (Croazia). Ha superficie di 395 km2, è lunga 39 km e larga da 5 a 12, conta 15.000 ab. circa. Chiude con Solta il canale di Spalato e dista 5,2 km dalla terraferma. [...] metà del 9° sec., fu soggetta ai Narentani per poi passare (1100) ai Magiari. Nel 1278 si diede a Venezia, poi la dominarono gli Ungheresi (1356-90), i re di Bosnia (1390-94), di nuovo i Magiari (1394-99) e il re di Napoli (1400-05). Passò quindi ...
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(rom. Valahia) Regione storica della Romania, delimitata a NO dall’arco dei Carpazi e a S dal Danubio, che con largo semicerchio ne segna il confine con la Serbia, la Bulgaria e la Dobrugia. La regione [...] uno Stato proprio che si ampliò nel corso del secolo. Per tutto il 15° sec. la V. dovette destreggiarsi tra Ungheresi e Turchi, finché (1526) si dovette sottomettere al sultano, divenendo provincia ottomana. Dalla seconda metà del 18° sec. passò ...
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ungherese
ungherése agg. e s. m. e f. – 1. Dell’Ungheria, stato e territorio dell’Europa centro-orientale: la Repubblica u.; il popolo u., la popolazione u., e, come sost., cittadino, abitante dell’Ungheria: un U., gli U., mio fratello ha...
maiuscolo
maiùscolo agg. [dal lat. maiuscŭlus «alquanto più grande», dim. di maior «maggiore»]. – 1. a. In paleografia, detto di scrittura caratterizzata dall’altezza uniforme delle singole lettere, sì che, in uno schema formato da due linee...