MELIO (Melius), Pietro
Teologo protestante ungherese, nato a Horhi. Studiò a Wittenberg; nel 1558 era parroco, quindi divenne soprintendente a Debrecen. Nel 1561, con Gregorio Szegedi e Giorgio Czeglédi, [...] compose la Confessio Debrecinensis, cioè il primo credo dei riformati ungheresi; per suo impulso, si riunì nel 1561 il sinodo di Debrecen che stabilì la base dogmatica della chiesa riformata d'Ungheria, fondandosi a sua volta sulla seconda Confessio ...
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Setta protestante (ingl. Apostolic Christian Church) fondata nel 1835 dallo svizzero Samuel Heinrich Fröhlich (Brugg, Aargau, 1803 - Strasburgo 1957), i n. furono perciò detti anche fröhlichiani; si diffuse [...] nei cantoni di Thurgau e Zurigo, quindi in Alsazia e negli USA. Ne derivarono i nazareni ungheresi. ...
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KERÉNYI, Károly
Angelo BRELICH
Storico delle religioni, nato a Temesvár (allora in Ungheria) il 19 gennaio 1897. Specializzatosi in filologia classica, sin dal principio della sua attività scientifica [...] Già da libero docente all'università di Budapest, esercitò notevole influsso su una generazione di giovani studiosi e intellettuali ungheresi. Ordinario all'università di Pécs (dal 1936) e a quella di Szeged (dal 1940), nel 1943 preferì abbandonare l ...
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STEFANO I, Santo
E. Marosi
Primo re d'Ungheria (1000/1001-1038), figlio del principe dei Magiari Géza (972-997) e della principessa Sarolta di Transilvania.Le fonti relative alla storia della vita di [...] di Zagabria, fondata nel 1094 da re Ladislao I in onore di S., nello Stephansdom a Vienna e, dal 1367, nella cappella ungherese del duomo di Aquisgrana. A Bamberga nel Medioevo veniva celebrata la festa di S. e nel tesoro del duomo della città si ...
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ANDREA Pannonio (Andreas Pannonius)
Edith Pàsztor
Nato intorno al 1430, i suoi scarsi dati biografici si ricavano dalle sue opere rimasteci, dal De regiis virtutibus del 1467, dal Libellus de virtutibus [...] al cardinale, ci è conservata nei registri Estensi (pubbl. dal Dám, pp. 102 s.) e testimonia il suo affetto verso l'ungherese. A. da Ferrara passò a Pavia, dove si lamentava, poi, di non aver potuto essere presente a Ferrara ai funerali dei duca ...
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CARAFA, Bartolomeo
Riccardo Capasso
Della nobile famiglia napoletana dei Carafa, nacque sul finire del XIII secolo da Bartolomeo, consigliere regio, e da Mabilia di Montefalcione; abbracciò molto presto [...] i suoi interessi personali che non il bene delle popolazioni agricole, per aver rifiutato, nel 1349, l'aiuto dei soldati ungheresi, che si erano offerti di portare a termine la vendemmia. Il C. rispose evasivamente, in pratica rifiutando la proposta ...
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GENTILE da Montefiore (Gentilis de Monteflore)
Laura Gaffuri
Originario di Montefiore dell'Aso, nei pressi di Ascoli Piceno, dovette nascere poco dopo la metà del secolo XIII. Non è noto quando entrò [...] non si svolse secondo le norme ecclesiastiche e consuetudinarie che regolavano da secoli l'ordine e le formalità dell'incoronazione dei re ungheresi, in quanto non vi fu la generale adunata degli ordini e del popolo ma solo "l'assemblea armata di una ...
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BERNARDO da Perugia
Gianfranco Spiazzi
Nato a Perugia verso la metà del sec. XII, dopo aver fatto la professione monastica nell'abbazia di Santa Maria del Farneto in Val di Chiana, si era recato a Bologna [...] in Ungheria; ritornando da questa missione, il cardinale e il suo seguito si arrestarono a Spalato, allora dominio dei sovrani ungheresi, e la cui sede episcopale era da tempo vacante. Qui B., come ricorda Tommaso Arcidiacono, l'antico storico della ...
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ESTE, Ippolito d'
Lucy Byatt
Nacque a Ferrara il 20 marzo (novembre?) 1479, terzogenito del duca Ercole I d'Este e di Eleonora d'Aragona. All'età di tre anni gli venne conferita in commendam l'abbazia [...] , il cui biasimo non può che ricadere interamente su di lui. Preoccupato per il mancato pagamento della rendita della sua sede ungherese, il 10 ott. 1506 raggiunse a Forfl Giulio II e lo persuase a chiedere il regolamento dei debiti in sospeso. L ...
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ungherese
ungherése agg. e s. m. e f. – 1. Dell’Ungheria, stato e territorio dell’Europa centro-orientale: la Repubblica u.; il popolo u., la popolazione u., e, come sost., cittadino, abitante dell’Ungheria: un U., gli U., mio fratello ha...
maiuscolo
maiùscolo agg. [dal lat. maiuscŭlus «alquanto più grande», dim. di maior «maggiore»]. – 1. a. In paleografia, detto di scrittura caratterizzata dall’altezza uniforme delle singole lettere, sì che, in uno schema formato da due linee...