FOSCARI, Giovanni
Giorgio Ravegnani
Patrizio veneziano, era figlio di Nicolò, uno dei quaranta cavalieri armati in Verona da Cangrande Della Scala in occasione delle feste indette per la conquista di [...] il controllo dei territori dalmati) nel 1356, egli si trovava ad Asolo come podestà: la città venne investita dalle truppe ungheresi e in luglio, non essendo in grado di resistere, il F. si arrese. Le autorità veneziane non ritennero giustificabile ...
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CESCONI, Domenico
Sergio Cella
Nato a Verona il 13 febbr. 1803 da Giacomo e da Domenica Vicentini, non seguì un corso di studi regolare, ma venne avviato dal padre, modesto libraio, nella sua attività, [...] degli aderenti. Fu pure di passaggio per Verona A. Scarsellini, che stimolò la propaganda rivoluzionaria fra i militari ungheresi della guarnigione.
Con l'arresto del Dottesio presso il confine svizzero (gennaio 1851) la polizia poté colpire e ...
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DAINERI, Tommaso
Giovanni Corsi
Ignote sono le date della sua nascita e della sua morte. Risulta che nacque a Modena e che studiò a Padova e a Ferrara, dove, il 12 giugno 1490, conseguì il titolo di [...] Jagellone, re di Polonia e granduca di Lituania e suo suocero Ivan III di Moscovia: descrive le preoccupazioni degli Ungheresi che temevano una invasione del nemico turco, attraverso il Danubio gelato; elenca, infine, alcuni usi e costumi dei Tartari ...
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Musicista (Amburgo 1833 - Vienna 1897). Studiò prima con suo padre, contrabbassista, poi con O. Cossel e E. Marxsen. Nel 1853 conobbe J. Joachim e F. Liszt, quindi R. Schumann, che, ammirato, lo presentò [...] della concezione compositiva si mescola singolarmente con un certo gusto bonario per i tratti della musica popolare viennese e ungherese, l'ampiezza delle frasi melodiche s'inserisce in un discorso musicale ricco di sottili relazioni e sfumature, che ...
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GIACOMO della Marca, santo (Iacobus de Marchia)
Carla Casagrande
Nacque a Monteprandone, nel Piceno, nel 1393 e fu battezzato con il nome di Domenico; il padre si chiamava Antonio "Roscio" (Rossi) detto [...] Austria e Ungheria; nel maggio del 1439 era a Buda dove tentò vanamente di pacificare un contrasto sorto tra gli Ungheresi e i Tedeschi che risiedevano in quella città; successivamente si spostò nella diocesi di Sirmio dove proseguì nella sua opera ...
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CICALA, Carlo
Gigliola Fragnito
Nacque a Genova intorno al 1530 in un'antica famiglia appartenente alla nobiltà "vecchia" di quella Repubblica, figlio di Nicolò, fratello del cardinale Giambattista, [...] difficoltà del problema fosse prorogata la successiva sessione. Disposto, tuttavia, a fare alcune concessioni in materia agli Ungheresi ed ai Boemi, giudicò che la questione dovesse essere approfondita quanto alla Germania. Ritenne, peraltro, che la ...
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BALDUCCHINI (Baldacchini, Baldichini), Giovanni
Nicola Raponi
Nacque a Parma nella prima metà del sec. XIV e studiò legge a Padova intorno agli anni 1360-61. Dopo essersi addottorato in diritto civile [...] almeno col 1360, perché il Corio cita un passo in cui il B. ricordava il passaggio di una squadra di soldati ungheresi a Padova nel novembre del 1360, mentre egli era in quello Studio, e finiva quasi certamente con la morte di Gian Galeazzo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Mazzini
Simon Levis Sullam
Giuseppe Mazzini, tra i principali teorici dell’idea di nazione nell’Europa del 19° sec., fu uno dei più attivi e influenti cospiratori italiani. Nell’esilio francese, [...] nazionale polacco invocava, per es., le «strette relazioni che dai principii del cristianesimo avevano uniti i Polacchi e gli Ungheresi con i vicini Italiani»: simili erano le situazioni nazionali e medesima la «causa» per cui essi si battevano. E ...
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ALBERTINI, Luigi
Gaspare De Caro
Nacque ad Ancona il 19 ott. 1871 da Augusta Monchi e da Leonardo, ricco e influente banchiere, costruttore e armatore. Tra il 1881 e il 1889 compì gli studi ginnasiali [...] di recarsi come corrispondente a Mosca, in occasione dell'incoronazione dello zar, e a Budapest, per le feste millenarie ungheresi, e poi, al suo ritorno a Milano, il compito di curare l'organizzazione tecnica e amministrativa del Corriere come ...
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BRANCALEONI, Leone
Janos M. Bak
Appartenente a una famiglia patrizia romana, il B. nacque in data imprecisata nella seconda metà del sec. XII. Canonico regolare di S. Frediano di Lucca, nel 1200 fu [...] Chiesa piena autonomia, verso la fine di febbraio 1204 si mise in viaggio.
Restava però da guadagnare l'approvazione del re ungherese Emerico a tali progetti. In questo periodo i re d'Ungheria si erano mantenuti fedeli alla S. Sede, rivendicando come ...
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ungherese
ungherése agg. e s. m. e f. – 1. Dell’Ungheria, stato e territorio dell’Europa centro-orientale: la Repubblica u.; il popolo u., la popolazione u., e, come sost., cittadino, abitante dell’Ungheria: un U., gli U., mio fratello ha...
maiuscolo
maiùscolo agg. [dal lat. maiuscŭlus «alquanto più grande», dim. di maior «maggiore»]. – 1. a. In paleografia, detto di scrittura caratterizzata dall’altezza uniforme delle singole lettere, sì che, in uno schema formato da due linee...