Famiglia di magnati ungheresi, imparentata con i Báthory. Di essa il personaggio più eminente fu István (1557-1606), calvinista, che appoggiandosi ai Turchi capeggiò l'insurrezione dei protestanti ungheresi [...] (1604-1606) contro l'imperatore Rodolfo II. Con la pace di Vienna (23 genn. 1606) ottenne piena libertà di culto per i protestanti e l'investitura di principe di Transilvania ...
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Economista e banchiere belga di origini ungheresi (Kapuvár, Ungheria, 1929 - Ottignies, Belgio, 2015). Docente nelle università di Louvain-la-Neuve e di Yale, tra i padri della moneta unica europea, presidente [...] fondatore dell’Istituto monetario europeo (1994-97) e direttore generale della Banca dei regolamenti internazionali (1986-93), ha ideato un sistema di regolamentazione e controllo del settore finanziario ...
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JAN, Giorgio (Georg)
Maurizia Alippi Cappelletti
Di ascendenze ungheresi, nacque a Vienna il 21 dic. 1791 e vi compì gli studi. Dopo essere stato impiegato nel 1809 presso il Consiglio aulico di guerra, [...] dal 1812 iniziò un intenso studio delle scienze naturali, in particolare della botanica e dell'entomologia, finché, nell'ottobre del 1814, fu nominato assistente del botanico N.J. von Jacquin, presso il ...
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Scrittore politico (Pest 1755 - Buda 1795); capo dei giacobini ungheresi. Dopo essere stato a servizio di Leopoldo II (1790-92), fu poi abbandonato dal successore Francesco II; per questo si adoperò attraverso [...] due società segrete per fomentare una rivolta, sia contro la dinastia sia contro la nobiltà, riecheggiando nel suo Az ember és a polgár kátéja ("Catechismo dell'uomo e del cittadino") le idee della Rivoluzione ...
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Patologo statunitense (Yonkers 1923 - Tromsø 2008). Figlio di immigrati ungheresi si laureò in medicina alla Harvard University. Nel 1955 si recò in Australia dove ipotizzò che il kuru (affezione degli [...] aborigeni caratterizzata clinicamente da tremori) fosse una malattia infettiva del sistema nervoso. Successivamente identificò il virus responsabile del kuru iniziando così lo studio dei cosiddetti virus ...
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Letterato ungherese (Berczel 1747 - Pusztakovácsi 1811); ufficiale delle guardie nobili ungheresi, fondò a Vienna un circolo letterario per i suoi compagni con lo scopo di elevare il livello della letteratura [...] ungherese trapiantandovi indirizzi letterarî dell'Occidente, e specialmente quelli francesi. Le sue opere (le principali sono: Ágis tragédiája, 1772; A filozófus, 1777, commedia) hanno valore più culturale che estetico. ...
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Regista e sceneggiatore cinematografico e televisivo statunitense (n. Montbéliard 1959). Di origini ungheresi, si è trasferito negli Stati Uniti ancora bambino; giovanissimo, si è avvicinato al cinema [...] per poi esordire alla regia con il cortometraggio The woman in the room (1983). Nel 1990 ha diretto il suo primo lungometraggio (Buried alive), tuttavia il successo è arrivato solo qualche anno più tardi ...
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Studioso ungherese (Budapest 1923 - ivi 1992). Fondatore dell'Associazione internazionale per gli studi ungheresi, ha insegnato Storia della cultura rinascimentale all'univ. di Budapest e alla Sorbona, [...] e Lingua e letteratura ungherese all'univ. di Roma La Sapienza (1975-79). Autore di Manierismo (1972), è stato redattore dei volumi Italia e Ungheria, dieci secoli di rapporti letterari (1967) e Rapporti letterari italo-ungheresi all'epoca del ...
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Zoltan
Zoltán
Principe ungherese (m. 947). Figlio di Árpád, primo principe degli ungheresi e fondatore della dinastia omonima, nel 907 sconfisse Leopoldo di Baviera, conquistò la Turingia e la Franconia. [...] Malgrado la tregua pattuita con l’imperatore Enrico I, Z. continuò a espandersi in direzione della Provenza, fino a Nîmes. In seguito si dedicò all’organizzazione interna dei suoi territori (Dalmazia, ...
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ungherese
ungherése agg. e s. m. e f. – 1. Dell’Ungheria, stato e territorio dell’Europa centro-orientale: la Repubblica u.; il popolo u., la popolazione u., e, come sost., cittadino, abitante dell’Ungheria: un U., gli U., mio fratello ha...
maiuscolo
maiùscolo agg. [dal lat. maiuscŭlus «alquanto più grande», dim. di maior «maggiore»]. – 1. a. In paleografia, detto di scrittura caratterizzata dall’altezza uniforme delle singole lettere, sì che, in uno schema formato da due linee...