Scrittore ungherese (Budapest 1857 - ivi 1907). Descrisse nei suoi racconti (Török historiák "Racconti turchi", 1887) il periodo dell'occupazione turca in Ungheria; ma il suo nome è ricordato soprattutto [...] per la raccolta di aneddoti ungheresi (A magyar anekdótakincs "Il tesoro aneddotico ungherese", 1898-1903). ...
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Letterato ungherese (Nagyszalonta 1844 - Budapest 1898), figlio di János. Oltre ai romanzi in versi Délibábokhőse ("L'eroe dei miraggi", 1873); Hunok harca ("La lotta degli Unni", 1874), scrisse di economia [...] e di politica. Insieme a P. Gyulai pubblicò la grande "raccolta di opere poetiche popolari ungheresi" (Magyar Népköltési Gyűjtemény, 3 voll., 1872-83). ...
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Scrittore ungherese (Debrecen 1933 - Budapest 2019). Dissidente, ha trascorso molti anni all'estero. Tornato in patria e presa parte attiva alla vita politica, è diventato uno dei capi del Movimento dei [...] liberi democratici ungheresi, affermatosi come secondo partito alle elezioni del 1990. Si è affermato con il romanzo A látogató (1969; trad. it. Il visitatore, 1975), di tematica sociale, al quale hanno fatto seguito altri romanzi di analoga ...
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Città della Romania meridionale (299.429 ab. nel 2007), capoluogo del distretto di Dolj, sul fiume Jiu, a 102 m s.l.m. Ha aspetto orientale e popolazione con composizione etnica varia (Romeni, Bulgari, [...] Ungheresi). Sviluppata l’attività industriale, nei settori meccanico (materiale ferroviario), alimentare, chimico (fertilizzanti), petrolchimico e conciario. ...
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Dal 10 gennaio 1969 la C. è una repubblica federale, formata dagli stati ceco (Boemia e Moravia) e slovacco (Slovacchia). In base alla costituzione dell'11 luglio 1960, modificata con la legge sulla Federazione [...] un elemento di stabilità anche nel sistema dei paesi socialisti, che in quegli anni fronteggiava la crisi polacca e ungherese e perdeva la sua struttura unitaria nello scontro col "dogmatismo" di Tirana e Pechino.
Nell'aprile 1956 il Comitato ...
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Nato nel 1747 a Bercel (Ungheria), nel comitato di Szabolcs, morto il 24 febbraio 1811, e sepolto nel suo giardino di Pusztakovács, all'ombra del suo albero favorito. Creato nel 1765 ufficiale nel corpo [...] e per le idee. Esordì nel 1772 con la tragedia Agis, che segna appunto l'inizio del rinnovamento della letteratura ungherese, e del periodo cosiddetto neo-classico o francese, durato fino al 1825. Scrisse drammi e commedie (la migliore tra queste ...
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Nome del principato di Galič-Vladimir sul Bug, una delle formazioni statali in cui si frammentò la Russia di Kiev (12° sec.), individuandosi come principato di Galizia e L. (1134-53). Dal 1206 i re ungheresi [...] assunsero, fra altri titoli, quello di re di Galizia e L.; con la prima spartizione della Polonia (1772), Maria Teresa annetté la L. all’Austria ...
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Salito sul trono nel 1364, nel 1368 aiutò Luigi di Ungheria a rioccupare Vidin e ricostruire il banato bulgaro. Ciò diede occasione al primo conflitto fra i Romeni e i Turchi. Nel 1369 tolse Vidin agli [...] Ungheresi ma perse poi la regione di Severin, facendo pace con Luigi. Morì nel 1380 lasciando un regno florido e accresciuto in estensione. ...
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Scrittrice ungherese, naturalizzata svizzera, nata a Csikvánd, presso Kőszeg, il 30 ottobre 1935. Visse l'infanzia in un Paese sconvolto dalle vicende della Seconda guerra mondiale, iniziata dagli ungheresi [...] a fianco delle truppe tedesche divenute poi truppe d'occupazione, e conclusa con l'arrivo dell'esercito sovietico. Quando quest'ultimo intervenne per reprimere con la forza l'insur-rezione del 1956, la ...
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Pseudonimo dello scrittore ungherese József Brenner (Szabadka, od. Subotica, 1888 - ivi 1919). Nonostante il suo interesse per la letteratura, si laureò in medicina a Budapest dove operò come psichiatra, [...] essendo uno dei primi seguaci e divulgatori ungheresi di Freud. La sua conoscenza delle malattie mentali e del mondo delle droghe (fu lui stesso un morfinomane), unita alla sua finissima sensibilità di scrittore, offre alla sua arte narrativa un ...
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ungherese
ungherése agg. e s. m. e f. – 1. Dell’Ungheria, stato e territorio dell’Europa centro-orientale: la Repubblica u.; il popolo u., la popolazione u., e, come sost., cittadino, abitante dell’Ungheria: un U., gli U., mio fratello ha...
maiuscolo
maiùscolo agg. [dal lat. maiuscŭlus «alquanto più grande», dim. di maior «maggiore»]. – 1. a. In paleografia, detto di scrittura caratterizzata dall’altezza uniforme delle singole lettere, sì che, in uno schema formato da due linee...