MARCELLO, Pietro
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1446 dal cavaliere Jacopo Antonio di Francesco e dalla sua seconda moglie Lucia Lion, figlia del nobile padovano Bartolomeo.
Il padre morì lasciando [...] di una delle quattro galee inviate dal capitano generale da Mar nell'isola di Veglia, minacciata dagli Ungheresi che sostenevano le rivendicazioni antiveneziane dei loro feudatari Frangipane; cessò dal servizio il 18 maggio 1481, ricevendo ...
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Scrittore serbo (Subotica 1935 - Parigi 1989). Dopo iniziali tentativi poetici, si dedicò interamente alla prosa, affermandosi come uno degli autori più significativi della letteratura serba contemporanea. [...] volumi di saggi Po-etika ("Po-etica", 1972), Po-etika, knjiga druga ("Po-etica, libro secondo", 1974), Čas anatomije ("Lezione di anatomia", 1978), Homo poeticus (1983; trad. it. 2009). Notevoli le sue traduzioni da poeti ungheresi, russi, francesi. ...
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. Questa famiglia, ch'ebbe dei momenti di grande splendore e potenza, è un ramo dei Caracciolo. Ne fu capostipite Gregorio Caracciolo, detto Carafa (perché concessionario, forse, della gabella sul vino, [...] uno degli "eletti" del seggio di Nilo nel 1331, e membro del "buon governo" nel 1350, dopo la cacciata degli Ungheresi. Le ricchezze da lui accumulate passarono ai successori, tra cui sono assai notevoli Nicola, ciambellano di Carlo III e di Ladislao ...
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MANNINEN, Otto
Paolo Emilio Pavolini
Poeta e letterato finlandese, nato il 13 agosto 1872 a Kangasniemi. Lettore dal 1913 di lingua finnica a Helsinki, nel 1925 fu nominato professore honoris causa, [...] commedie di Molière; Petőffi, Poesie scelte (1922); Arany, L'eroe Giovanni (1926); Toldi, I (1927); canti popolari ungheresi (1923); sec. serie (1926); Heine (Deutschland, 1904; Poesie scelte, 1928); Runeberg, I racconti dell'alfiere Stahl (1909 ...
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Diplomatico; nato il 10 marzo 1786, morto a Ratisbona il 21 maggio 1866. Consigliere di legazione a 20 anni, prestò servizio durante il primo impero napoleonico alle ambasciate austriache di Londra e di [...] regno del Belgio. Agl'inizî della rivoluzione del 1848 l'E. cercò di intromettersi fra la corte di Vienna e gli Ungheresi ed ebbe dal Batthyány una missione di fiducia presso l'imperatore Ferdinando, che accompagnò a Innsbruck, e raggiunse a Olmütz ...
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KISFALUDY, Sándor (Alessandro)
Giulio de Miskolczy
Poeta ungherese, fratello di Károly, nato a Sümeg il 27 settembre 1772, morto ivi il 28 ottobre 1844. A Vienna, dove fece parte della guardia reale, [...] sua patria transdanubiana; soprattutto Csobánc, Tátika e Somló, edite nel volume Regék a magyar eloidőkből (Saghe dei tempi antichi ungheresi, 1818).
Ediz.: Le opere complete di A. K. furono edite a cura di Davide Angyal, Budapest 1893.
Bibl.: E ...
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VELIKA KIKINDA (ungherese Nagykikinda; A. T., 77-78)
Umberto TOSCHI
Città della Voivodina, nel Banato del Danubio, Iugoslavia. È situata sulla fertile piana alla sinistra del Tibisco, a 63 m. s. m., [...] le nuove funzioni economiche e politiche. Nel 1921 i 3/5 della popolazione erano Serbocroati, oltre 1/5 Tedeschi e meno di altrettanti Ungheresi; per religione 3/5 erano serbo-scismatici e il rimanente cattolici, ad eecezione di circa 500 israeliti. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La lirica occidentale moderna nasce nel Medioevo con la poesia dei trovatori. Tali poeti costituiscono [...] della Francia diviene presto internazionale e si diffonde nel nord (sino in Inghilterra e Germania), all’est (sino alle corti ungheresi), a ovest, nelle corti della penisola iberica, e a sud, in Italia settentrionale e poi nella corte siciliana di ...
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tiki taka
(tiqui-taca), loc. s.le m. inv. Stile di gioco del calcio caratterizzato da una serie interminabile di passaggi rasoterra del pallone, per prolungare il tempo di possesso della palla e stancare [...] le misure degli avversari. (Vincenzo Cerracchio, Mattino, 2 luglio 2012, p. 2, Primo piano) • [tit.] Il talento degli ungheresi, i veri inventori del «tiki-taka» [testo] [...] [Diego] Mariottini ci racconta con sapienza anche chi ha inventato il tiki ...
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Musicista (Raiding, Sopron, 1811 - Bayreuth 1886). Studiò con C. Černy, A. Salieri, F. Paër e A. Reicha. Ventenne, fu spinto dall'ascolto in concerto di N. Paganini a rinnovare la propria arte pianistica, [...] (1849), Liebesträume (1850), le due leggende su s. Francesco d'Assisi e s. Francesco di Paola, le rapsodie (19 ungheresi e una spagnola); le composizioni per organo Fantasia e fuga sul corale Ad nos, ad salutarem undam (1851), trascrizioni (celebri ...
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ungherese
ungherése agg. e s. m. e f. – 1. Dell’Ungheria, stato e territorio dell’Europa centro-orientale: la Repubblica u.; il popolo u., la popolazione u., e, come sost., cittadino, abitante dell’Ungheria: un U., gli U., mio fratello ha...
maiuscolo
maiùscolo agg. [dal lat. maiuscŭlus «alquanto più grande», dim. di maior «maggiore»]. – 1. a. In paleografia, detto di scrittura caratterizzata dall’altezza uniforme delle singole lettere, sì che, in uno schema formato da due linee...