NAGY, Igniác (Ignazio)
Giulio de Miskolczy
Scrittore ungherese, nato il 7 ottobre 1810 a Keszthely, morto a Pest il 19 marzo 1854. Fu impiegato della Camera aulica e viceredattore della rivista Jelenkor [...] presente), poi, nel 1849, redattore della rivista letteraria Hölgyfutár (Corriere delle signore). Il suo romanzo Magyar titkok (Segreti ungheresi, 1844-45) risente dell'influsso di E. Sue. Assai bene furono accolti i piccoli articoli e le cronache di ...
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Nobile ungherese (1498 - 1562). Formatosi in Italia alla cultura umanistica, aderì agli Asburgo dopo la battaglia di Mohács (1526). Fu poi prigioniero dei Turchi, fautore di re Giovanni Szapolyai, per [...] tornare infine agli Asburgo. Bano di Croazia e Slavonia (1537), conte palatino (1559), lottò sempre contro i Turchi. Fondò a Sárvár una delle prime stamperie ungheresi (1540 circa). ...
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Ultramontani, università degli Nello Studio di Bologna, corporazione costituita fin dai primi tempi dai numerosi studenti stranieri, in contrapposto a quella dei Citramontani (ossia Italiani): nel 13° [...] Provenzali, Inglesi, Piccardi, Borgognoni, Pittaviensi (o del Poitou), Turonensi (o di Tours), Cenomanensi (o del Maine) e Normanni, Catalani, Ungheresi, Polacchi, Tedeschi; poi la sua composizione fu modificata e il numero delle nazioni accresciuto. ...
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Pittore. Nacque intorno al 1660 a Eperjes, morì nel 1724 a Finchley presso Londra. Figlio di un nobile ungherese, studiò a Vienna e ad Amsterdam, dove visse e operò tra il 1684 e il '94. Verso il 1690, [...] seguendo l'esempio di altri artisti ungheresi dell'epoca, si stabilì a Londra e vi stette gran parte della sua vita. Divenne pittore di corte di Guglielmo III e di sua moglie. Decorò per la regina nel 1690 una sala della Water Gallery e nel 1702 ...
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Pittore e incisore, nato nel 1897 a Budapest. Allievo del pittore Carlo Ferenczy nella Regia Accademia di belle arti a Budapest, dove più tardi, nel 1922, dopo essere stato assistente al politecnico, studiò [...] . Come pittore, ama le forme massicce percosse da taglienti sprazzi di luce. Fu una delle rivelazioni dell'arte ungherese nella II Esposizione internazionale dell'incisione a Firenze nel 1926 e nella Biennale di Venezia del 1928. Opere principali ...
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Pittore ungherese (Vienna 1862 - Budapest 1917). Studiò in Italia, a Parigi, a Monaco. In patria fondò a Nagybánya (1896), con altri, una colonia artistica che ebbe notevole importanza. Dal 1905 prof. [...] di Budapest; fondatore, con P. Szinyei-Merse e I. Rippl-Rónai, della società artistica Miénk ("I nostri", società degli impressionisti e naturalisti ungheresi, 1905). Passato dal naturalismo all'impressionismo, fu infine pittore di decorazione. ...
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Pucci, Paolo
Gianfranco e Luigi Saini
Italia • Roma, 21 aprile 1935• Specialità: 100 m, 200 m stile libero; staffette
Nell'agosto 1958 si disputò nella splendida piscina dell'Isola Margherita di Budapest [...] Sovietica; la 4x100 m mista (Gilberto Elsa, Roberto Lazzari, Dennerlein e Pucci) si classificò al terzo posto, dietro sovietici e ungheresi. Alla medaglia d'oro di Pucci e all'argento e bronzo delle staffette si aggiunsero a Budapest la medaglia d ...
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Uomo politico austriaco (Brno 1786 - Vienna 1862). Consigliere nell'amministrazione finanziaria (dal 1805), poi (1832) cancelliere della Cancelleria aulica, dopo la rivoluzione viennese del 1848 fu nominato [...] del Consiglio. Preparò una costituzione (aprile 1848) sul modello di quella belga, che prevedeva una monarchia costituzionale e due camere per i paesi non ungheresi della monarchia. Si dimise nel luglio 1848 e fu poi (1861) membro del Reichsrat. ...
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Pittore (Szinye-Ujfalu 1845 - Jernye 1920). Allievo di L. Mezey a Nagyvárad, studiò con W. Diez e K. Th. Piloty a Monaco dove conobbe anche A. Böcklin. Dipinse di preferenza ritratti e paesaggi (Colazione [...] sull'erba, 1873, Budapest, Magyar Nemzeti Galéria) maturando un linguaggio personale d'impressionistica freschezza cromatica, che ebbe grande influenza sui giovani artisti ungheresi. ...
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ONGARO (Unghero)
Giuseppe CASTELLANI
Così venne chiamato in Italia il ducato d'oro coniato dai re d'Ungheria che, per la minore purezza dell'oro contenuto in confronto dei ducati veneziani e dei fiorini [...] Firenze, trovò subito numerosi imitatori in varî paesi d'Europa. Queste imitazioni, pur avendo tipi assai diversi da quelli ungheresi, vennero designate con lo stesso nome. Notevoli quelle dei Paesi Bassi, che ebbero corso e imitatori fra i principi ...
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ungherese
ungherése agg. e s. m. e f. – 1. Dell’Ungheria, stato e territorio dell’Europa centro-orientale: la Repubblica u.; il popolo u., la popolazione u., e, come sost., cittadino, abitante dell’Ungheria: un U., gli U., mio fratello ha...
maiuscolo
maiùscolo agg. [dal lat. maiuscŭlus «alquanto più grande», dim. di maior «maggiore»]. – 1. a. In paleografia, detto di scrittura caratterizzata dall’altezza uniforme delle singole lettere, sì che, in uno schema formato da due linee...