GUGLIELMI, Filippo
Rossella Pelagalli
Nacque a Ceprano, nel Frusinate, il 30 giugno 1859 da Filippo e Giselda De Rossi. Rimasto orfano di entrambi i genitori, fu educato in un collegio religioso romano, [...] E. Terziani presso il liceo musicale di S. Cecilia, al fine di seguire più agevolmente gli insegnamenti del celebre ungherese. Tuttavia, l'apertura verso più nuove e ardite tendenze musicali, dietro l'esempio di Liszt, avrebbe suscitato l'ostilità ...
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BRUGNOLI, Attilio
Silvana Simonetti
Nato a Roma il 7 ott. 1880 da Luigi e da Zelinda Scarpellini, venne avviato in tenera età agli studi musicali, che compì a Napoli presso il conservatorio S. Pietro [...] fra i concorrenti figurasse anche un compositore che, più tardi, si sarebbe rivelato come uno dei grandi musicisti del '900: l'ungherese Béla Bartók. Stimato dal Busoni, da E. D'Albert e da altri celebri pianisti dell'epoca, nel 1907 ebbe un nuovo ...
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BASSANI, Ugo
Fabio Fano
Nacque a Padova (o Verona) il 5 giugno 1851. Dopo aver coltivato gli studi letterari, si dedicò alla musica, seguendo al conservatorio di Milano i corsi di pianoforte e composizione [...] lettere a lui dirette e l'autografo di una composizione pianistica, evidentemente ispirata ai soggiorni veneziani del musicista ungherese, La gondole funèbre, e con G. Martucci, nelle cui lettere indirizzate al B. si trovano giudizi assai lusinghieri ...
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FAILONI, Sergio
Giorgio Marino
Nacque a Verona il 18 dic. 1890da Giuseppe e da Maria Consolati.
Giovanissimo si avvicinò alla musica, iniziando lo studio del violoncello nella sua città, ove fu allievo [...] , la realizzazione scenica di Psalmus Hungaricus. Non trascurò il repertorio italiano contemporaneo e diresse in prima esecuzione ungherese il Finto Arlecchino di G. F. Malipiero (1932), Fiamma di O. Respighi (1935), Lucrezia sempre di Respighi ...
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LEONI, Franco
Johannes Streicher
Nacque a Milano il 24 ott. 1864 da Alberto. Studiò composizione con Amilcare Ponchielli presso il conservatorio di Milano, ove il padre era docente di canto, diplomandosi [...] Edgar Allan Poe, mentre il 3 febbr. 1910, al teatro Carlo Felice di Genova, fu rappresentata Tzigana, "scene dalla vita ungherese" in quattro atti su libretto di Paul Ferrier, tradotto da Ettore Moschino. Pubblicata dall'editore Chappell, come già L ...
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PELLICCIA, Arrigo
Renato Ricco
PELLICCIA, Arrigo. – Nacque a Viareggio il 20 febbraio 1912 da Apsido e da Emilia Veronesi.
Arrigo Pelliccia fu avviato agli studi musicali dal padre, violinista stimato [...] peculiare di Pelliccia, distante da una certa prassi esecutiva tipica di altre scuole violinistiche, come quella boema e ungherese. Nel 1933 fu a Berlino, invitato da Wilhelm Furtwängler alla testa dei Berliner Philharmoniker per eseguirvi il ...
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DEL PUENTE, Giuseppe
Carlo Matteo Mossa
Nacque a Napoli il 30 genn. 1841. Secondo alcuni autori (La musica. Diz.; Enc. d. musica Ricordi), compì gli studi musicali da autodidatta, mentre secondo altri [...] stagione, conclusasi il 28 luglio con il Flauto magico di Mozart, e caratterizzata dalla presenza trionfale della cantante ungherese Etelka Gerster, il corrispondente scriveva: "Compagno alla Gerster in quasi tutti i suoi trionfi, che si può dire ...
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CLEMENTI, Aldo
Raffaele Pozzi
Nacque a Catania il 25 maggio 1925. Il nonno Gesualdo Clementi, noto chirurgo, si laureò a Napoli nel 1871 e completò la sua formazione in varie sedi all’estero; professore [...] Tre piccoli pezzi (Omaggio a Bartók) per pianoforte a quattro mani, che testimoniano l’ingresso del compositore ungherese negli interessi e nell’orizzonte formativo del musicista.
Nel 1951 Clementi incontrò Goffredo Petrassi, che a Bolzano era ...
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CATALANI, Alfredo
Sergio Martinotti
Nacque a Lucca il 19 giugno 1854 da Eugenio e da Giuseppina Picconi.
Il padre, buon pianista e compositore, allievo di Giovanni Pacini, si era dedicato all'insegnamento [...] di Bizet, F. Dubois, H. Wieniawski e V. D'Indy. Se consta che il C. fu attratto dal pianista ungherese Ketten, discepolo del conterraneo Heller, non è da escludere che il "petit italien" (come lo chiamavano i condiscepoli affettuosamente), come ...
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PATTI, Adela Juana Maria, detta Adelina
Giancarlo Landini
PATTI, Adela Juana María, detta Adelina. – Soprano, prima donna assoluta, una delle più grandi di tutti i tempi; appartenne a una illustre famiglia [...] 1884), con la quale volle smentire la diceria che tra i maestri di canto della Patti ci fosse stato un musicista ungherese (alludeva forse allo Strakosch?). A suo dire, la giovane cantante era stata educata da tre maestri: Elisa Valentini Paravalli ...
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ungherese
ungherése agg. e s. m. e f. – 1. Dell’Ungheria, stato e territorio dell’Europa centro-orientale: la Repubblica u.; il popolo u., la popolazione u., e, come sost., cittadino, abitante dell’Ungheria: un U., gli U., mio fratello ha...
orbanizzare v. tr. Conformare ai modelli, alle proposte e alle scelte del politico ungherese Viktor Orbán || orbanizzarsi v intr. pron. Conformarsi alla linea politica e ai comportamenti del politico ungherese Viktor Orbán. ♦ Matteo Renzi bolla...