Letterato ungherese (Budapest 1917 - ivi 1971). Tra le sue raccolte poetiche, nelle quali è vivissima l'attenzione alla realtà sociale del nostro tempo, si ricordano Barátaimhoz ("Ai miei amici", 1939), [...] Margitszigeti elégia ("Elegia dell'isola di Margherita", 1945), Jövendő tükre ("Specchio dell'avvenire", 1954). Ha scritto anche Műhely és varázs ("Officina e fascino", 1959), Homéroszi utazás ("Viaggio ...
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Scultore ungherese naturalizzato svizzero (Banica, Transilvania, 1907 - Zurigo 1965). Falegname, a Budapest seguì i corsi della scuola di arte decorativa e studiò pittura, fu in seguito a Parigi e infine [...] dal 1942 visse a Zurigo. Nel 1946 eseguì dipinti e collage in rilievo, incorporando nei suoi lavori materiali insoliti (sabbia, erbe secche, perle, bottoni, ecc.); nel 1951 elaborò rilievi colorati e luminosi; ...
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Artista ungherese naturalizzato francese (Kalocsa 1912 - Parigi 1992), fra i più significativi esponenti dell'arte cinetica. Formatosi all'accademia di belle arti di Budapest, nel 1936 si stabilì a Parigi. [...] Perseguendo un'integrazione costruttiva e dinamica dello spazio nell'opera d'arte (spaziodinamismo), dal 1949 realizzò le sue prime opere cinetiche giungendo nel 1951, con le monumentali torri spazio-dinamiche, ...
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VEDRES Márk
Scultore ungherese, nato il 13 settembre 1871. Incomincia come seguace di Rodin; ma Monaco e Firenze dànno, sino dal 1902, un indirizzo del tutto diverso al suo stile. Fu il primo con Ö.F. [...] Beck a far conoscere in Ungheria i nuovi principî del Hildebrand. Si stabilisce a Firenze, e di qui manda i suoi bronzi alle esposizioni avanguardiste del gruppo degli "Otto"; a Budapest è il suo capolavoro, ...
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Città della Slovacchia (429.920 ab. nel 2018), capitale dello Stato, capoluogo dell’omonima regione (2052 km2 con 603.699 ab., stima 2006) e principale centro culturale ed economico della Slovacchia. È [...] al 1784 fu capitale del regno d’Ungheria; vi si tenne, fra le altre, la dieta del 1741, nella quale i magnati ungheresi promisero appoggio a Maria Teresa, e nel 1805 dopo la battaglia di Austerlitz vi fu firmata la pace tra Napoleone e l’imperatore ...
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VASZARY, János
György Gombosi
Pittore ungherese, nato a Kaposvár il 30 novembre 1867. Studiò a Monaco, ma il suo gusto si educò a Parigi, su Puvis de Chavannes, su Degas, e, più tardi, sui "fauves". [...] un rilievo plastico, pennellata che diventa poi leggiera, fluida, quasi acquarellistica. Il V. è uno dei più audaci innovatori della pittura ungherese, ed è maestro di tutta una generazione.
Bibl.: Lázár, J. V., Budapest 1923; Bálint, J. V., ivi 1927 ...
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YBL, Miklós
György Gombosi
Architetto ungherese, nato a Székesfehérvár, il 6 aprile 1814, morto a Budapest il 22 gennaio 1891. Studiò a Vienna e a Monaco, iniziando poi la sua carriera nello studio [...] , 1845), finì per trovare sicura ispirazione nell'arte di Gottfried Semper. Y. divenne così il maggior esponente del neo-Rinascimento ungherese, cui Budapest deve i suoi monumenti più cospicui e più belli. Capolavoro dell'Y. è il palazzo dell'Opera ...
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VÁGÓ Jozsef
György Gombosi
Architetto ungherese, nato nel 1877 a Nagyvárad. Col fratello Làszló, aderì al movimento artistico promosso da Ö. Lechner, a quello stile eclettico derivante dal secessionismo [...] e da elementi di architettura popolare e che allora si credette stile nazionale ungherese. L'opera più importante di quel periodo dei due fratelli è il palazzetto del Salone Nazionale. Ma verso il 1910 il gusto del V. muta, indirizzandosi verso la ...
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Pittore e grafico, di origine ungherese (Pécs 1908 - Parigi 1997). Frequentò a Budapest l'accademia Mühely, dove A. Bortnyik si ispirava agli insegnamenti del Bauhaus di W. Gropius. A Parigi dal 1930, [...] fu in contatto con il gruppo Abstraction-Création e si dedicò, almeno fino al 1943, prevalentemente alla grafica; in quegli stessi anni cominciò anche a interessarsi a ricerche ottico-cinetiche lavorando ...
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ZICHY Mihály
György Gombosi
Pittore ungherese, nato a Zala il 21 ottobre 1827, morto a Pietroburgo il 1° marzo 1906. Educato nel Biedermeier viennese (Waldmüller), fin dall'inizio della sua attività [...] anche in Inghilterra e in Francia, dove, a Parigi, il Gautier lo onorò di un articolo pieno di ammirazione ed entusiasmo. Illustrò di disegni molte delle opere dei maggiori poeti ungheresi e russi.
Bibl.: Zichy-Album, Budapest; Lázár, Z., ivi 1928. ...
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ungherese
ungherése agg. e s. m. e f. – 1. Dell’Ungheria, stato e territorio dell’Europa centro-orientale: la Repubblica u.; il popolo u., la popolazione u., e, come sost., cittadino, abitante dell’Ungheria: un U., gli U., mio fratello ha...
orbanizzare v. tr. Conformare ai modelli, alle proposte e alle scelte del politico ungherese Viktor Orbán || orbanizzarsi v intr. pron. Conformarsi alla linea politica e ai comportamenti del politico ungherese Viktor Orbán. ♦ Matteo Renzi bolla...