La litote (dal gr. litótēs «attenuazione, diminuzione, semplicità», reso in latino col termine deminutio «diminuzione») è una figura retorica (➔ retorica) che consiste nell’attenuare ciò che si enuncia [...] altri casi, la figura si conferma come cumulo di altre tecniche discorsive in grado di reggere ed armonizzare, ad es. in Giuseppe Ungaretti e nel suo celebre “San Martino del Carso” (in Porto sepolto):
di tanti
che mi corrispondevano
non mi è rimasto ...
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La sentenza è un enunciato in forma concisa, il cui contenuto ha un valore generale che non necessita di passaggi probatori. La sentenza appartiene al dominio delle figure retoriche di pensiero (➔ retorica), [...] epifonema è esemplificato modernamente da Mortara Garavelli (1988: 250) nel seguente esempio di ➔ Carlo E. Gadda:
(14) Montale e Ungaretti (li cito in ordine alfabetico). Ciascuno dei due ha attinto dalla profondità del suo spirito quella nota che ci ...
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Scandinave, letterature
Bruno Berni
L'inizio del 21° sec. è stato caratterizzato in Scandinavia da una estrema vivacità della produzione poetica, che quasi ovunque è tornata a rapportarsi alla tradizione [...] coppia professionale concentrata sulla poesia e sulla musica; ma anche A. Kure Andersen (n. 1962), traduttrice di G. Ungaretti, che nella sua opera coltiva l'essenzialità della forma breve.
Figura di primo piano della narrativa islandese degli ultimi ...
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CARRIERI, Raffaele
Lucia Strappini
Nacque a Taranto il 23 febbr. 1905 da Aldo Giuseppe e da Maria Immacolata Petruzzi. Le scarne notizie sulla sua vita sono ricavabili da passaggi autobiografici sparsi [...] italiana di Apollinaire, Milano 1954, a testimonianza del suo indiscusso interesse), e poi di Esenin, Eluard, Ungaretti, Garcia Lorca e, sul terreno specificamente narrativo, al cosiddetto surrealismo italiano: Buzzati, Bontempelli, Landolfi, Delfini ...
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LANZA (Lanza di Paola), Francesco
Margherita Karen Hassan
Nacque il 5 luglio 1897 a Valguarnera Caropepe, presso Enna, dall'avvocato Giuseppe e da Rosaria Berrittella.
Quarto di sette fratelli, il L. [...] del tempo, quali N. Savarese, G. Centorbi, A. Navarria, R. De Mattei, E. Cecchi, R. Bacchelli, T. Interlandi, E. Falqui, G. Ungaretti, A. Soffici. Il primo numero del Lunario si aprì con un significativo omaggio a G. Verga e ottenne una lusinghiera ...
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FRANCHI, Raffaello
Silvia Zoppi Garampi
Nacque a Firenze il 21 maggio 1899 da Annibale e da Agostina Chiarelli. Appena adolescente iniziò a lavorare nella trattoria del padre a piazza Pitti, la "piazza [...] : notevoli rimangono le raccolte Biglietto per cinque (Ancona 1935; ibid. 1947), con capitoli su Gianna Manzini, G. Ungaretti, A. Palazzeschi, C. Sbarbaro e A. Loria; Memorie critiche (Firenze 1938); Istmo. Ritratti letterari (Roma 1942), dedicati ...
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GALDIERI, Rocco
Giorgio Taffon
Nacque a Napoli il 18 ott. 1877 da Michele e da Rosa Cipriani.
Il padre, chimico farmacista, avrebbe voluto avviarlo alla professione di medico o di farmacista, continuando [...] di G. Marone (pubblicata fra il gennaio 1915 e il marzo 1917), che ebbe fra i suoi collaboratori poeti quali G. Ungaretti e A. Onofri, e nelle cui pagine il G. ottenne due profili critici che ne rivendicarono l'importanza nell'ambito della poesia ...
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L’ipallage (gr. hypallagē´ «scambio, commutazione»), o enallage (vedi più avanti) dell’aggettivo, nella retorica classica è una figura che consiste nella diversione dell’orientamento sintattico dell’aggettivo, [...] di espressionismo linguistico in Rebora, in Id. et al., Ricerche sulla lingua poetica contemporanea. Rebora, Saba, Ungaretti, Montale, Pavese, Padova, Liviana, pp. 139-235.
Beccaria, Gian Luigi (1989), Dizionario di linguistica, Torino, Einaudi ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] ”, in La bufera e altro, vv. 9-10).
La sinestesia entra così nell’esperienza ermetica e ne fanno uso sia Giuseppe Ungaretti («Da voi, pensosi innanzi tempo, / troppo presto / tutta la luce vana fu bevuta», “Memoria d’Ofelia d’Alba”, in Sentimento del ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] , che avvia una revisione critica dello storicismo crociano destinata a dominare la scena del secondo dopoguerra. In G. Ungaretti, alla nettezza della formula stilistica delle prime opere (Il porto sepolto, 1916, poi confluito in Allegria di naufragi ...
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fatale
agg. [dal lat. fatalis, der. di fatum «fato, destino»]. – 1. a. Voluto dal fato: avvenimento f.; per f. necessità; Non impedir lo suo f. andare (Dante); quindi inevitabile, ineluttabile: era f. che avvenisse così. b. Predestinato dal...
nuvolame
s. m. [der. di nuvola], letter. – Ammasso di nuvole, nuvolaglia: vediamo dietro il massiccio degli Alburni arrotolarsi un n. berniniano (Ungaretti).