ARCANGELI, Gaetano
Renato Bertacchini
Nacque a Bologna il 19 apr. 1910, da Adolfo, romagnolo, e da Maria Vellani.
I primi anni sensibilmente umbratili e miti, la madre tenerissima e forte fino al sacrificio, [...] " di Bologna dal 1944 fino alla morte.
Qui l'A. conobbe e frequentò nomi che contavano come G. Morandi e R. Longhi, G. Ungaretti e il "rondista" bolognese G. Raimondi. Eppure ad ogni sua opera, da Solo se ombra (Parma 1951) a L'Appennino (Padova 1958 ...
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PELLEGRI, Rina
Marzia Minutelli
PELLEGRI, Rina. – Nacque ad Arcola, antico borgo dell’estremo Levante ligure, il 29 giugno 1903, da Tito, maggiore del Genio navale, e da Marina Paola Bertagna.
Da un [...] sabbia (Como 1934).
Qui, ai pregressi influssi carducciani, negriani e pascoliano-dannunziani, si aggiungono echi dal primo Ungaretti, da Aldo Capasso e, soprattutto, dal mentore Elpidio Jenco (anche nel segno nipponizzante dei tanka e degli haikai ...
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Nacque a Milano il 28 genn. 1907 in una cospicua famiglia borghese da Ugo e Ada Gianni. Seguì il padre a Firenze quando questi, separato dalla moglie, vi andò a risiedere, e in quella città compì gli studi [...] italiani i narratori I. Svevo, F. Tozzi, G. Comisso, A. Moravia (all'insegna del ritorno al romanzo), i poeti G. Ungaretti ed E. Montale.
Con l'ambizione di fondare una vera rivista "europea", progettò col Carocci "La Rassegna europea", che non fu ...
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PEDRETTI, Giovanni Maria, detto Nino
Gabriele Scalessa
PEDRETTI, Giovanni Maria, detto Nino. – Nacque a Santarcangelo di Romagna, il 13 agosto 1923, da Luigi Renato, impiegato comunale noto in paese [...] di arti figurative e politica, musica e letteratura; si leggevano Baudelaire, Rimbaud, Mallarmé, Éluard, García Lorca, Campana, Ungaretti, Montale, Quasimodo, Kafka, i narratori americani, Moravia. Intorno al 1949 il gruppo conobbe Elio Petri, con il ...
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LEBRECHT, Danilo (Lorenzo Montano)
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Verona il 19 apr. 1893 da Carlo, facoltoso industriale, appartenente a una famiglia israelita di origine polacca. Compiuti gli studi [...] seguito raccolti nel volume Il perdigiorno (Bologna 1928), fra i migliori del L., recensito, fra gli altri, da G. Ungaretti con un giudizio fondamentalmente favorevole, sia pur con una punta di acuta ambiguità quando definisce il L. come: "il nostro ...
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Giulio Ferroni
Classici
"Canzone, io t'ammonisco
che tua ragion cortesemente dica"
(Francesco Petrarca, Canzoniere)
I classici oggi
di Giulio Ferroni
8 maggio
Si inaugura ai Musei Civici agli Eremitani [...] pastura mentale" che poi è il linguaggio, il continuo lavoro critico sulla sua essenza. Lo studio di Petrarca portò Ungaretti a un approfondimento della coscienza artistica e a un costante lavoro di perfezionamento dei versi già pubblicati. Nel clima ...
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MACRÌ, Oreste
Anna Dolfi
Ispanista, nato a Maglie (Lecce) il 10 febbraio 1913. Titolare dell'insegnamento di Lingua e letteratura spagnola presso l'università di Firenze dal 1952 al 1983, italianista, [...] dispongono i suoi studi su Foscolo e su Manzoni (proiettati in direzione comparatistica), su D'Annunzio, Onofri, Ungaretti, Rebora, Montale, Quasimodo, Betocchi, Gatto, Landolfi, Pratolini, Bigongiari, e le sue edizioni complete delle opere poetiche ...
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BERTOLUCCI, Attilio
Gabriella Palli Baroni
Nacque il 18 novembre 1911 a San Prospero, frazione di Parma, ultimogenito di Bernardo e di Maria Rossetti, dopo Giovanni e Giulia (morti appena nati), Elsa [...] più che con quella italiana «che a volte mi sembrava soffocante, anche se non mancavo di ammirare Montale, Palazzeschi (poeta), Ungaretti» (Cherin, 1980, p. 21).
In quello stesso 1925 avvenne l’incontro con Proust: in gita con la famiglia a Venezia ...
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Poesia
Gian Mario Villalta
La fine del 20° sec. e l'inizio del 21° non sembrano aver lasciato un segno decisivo sulla coscienza comune della poesia. L'impressione più generale, anzi, potrebbe essere [...] primo e secondo decennio del 20° sec., l'Espressionismo tedesco, l'Ermetismo italiano e l'opera di alcuni poeti come G. Ungaretti, Eliot e G. Benn. Uno schema di questo tipo, che paga lo scotto di gravi esclusioni e altrettanto gravi incomprensioni ...
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SABA, Umberto (XXX, p. 372)
Arnaldo Bocelli
Poeta, morto a Gorizia il 25 agosto 1957. Nel 1953 gli fu conferita dall'università di Roma la laurea "honoris causa" in lettere.
Dopo il 1936 pubblicò: Ultime [...] , ed. cit.; G. Piovene, in app. a Ricordi-Racconti, cit.; E. Montale, in Corriere della sera, 22 febbr. 1957; G. Ungaretti, in Il Popolo, 18 settembre 1957; G. Mariani, Poesia e tecnica nella lirica del Novecento, Padova 1958; B. Maier, introduz. a ...
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fatale
agg. [dal lat. fatalis, der. di fatum «fato, destino»]. – 1. a. Voluto dal fato: avvenimento f.; per f. necessità; Non impedir lo suo f. andare (Dante); quindi inevitabile, ineluttabile: era f. che avvenisse così. b. Predestinato dal...
nuvolame
s. m. [der. di nuvola], letter. – Ammasso di nuvole, nuvolaglia: vediamo dietro il massiccio degli Alburni arrotolarsi un n. berniniano (Ungaretti).