Le buone letture di Ezio Raimondia cura di Marco Antonio BazzocchiBologna, Il Mulino, 2024 Ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea e Letteratura dell’età romantica all’Università di Bologna, [...] era Elias Canetti, di cui Raimondi era avido lettore, e poi seguivano Federico García Lorca e Luis de Góngora, Giuseppe Ungaretti, fino a che entrava in scena il Barocco vero e proprio: Giambattista Marino, Galileo Galilei, Torquato Accetto, Ciro di ...
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Partirei dalle paludi di Cabras, i quaranta chilometri di costa, l’armonia feroce tra acqua e terra da dove proviene Michela Murgia. Mare, stagno, paludi, spiagge, rocce. Non c’è mai uno scrittore che [...] e che diventerà nel corso della carriera una marca inconfondibile della sua «prosa d’intervento», così come amava definire Giuseppe Ungaretti i suoi testi sull’attualità.Il libro in questione è un nuovo modo di raccontare il mondo del lavoro che sta ...
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Ce la si riempie bene, la bocca, di parole inopportune. Di salvagenti che possano tenere a galla la coscienza mentre tutto si avvia inesorabilmente ad affondare il tempo di una foto, di un pezzo che possa [...] Saba che cerca una moglie che sia pure madre, del D’Annunzio che teme la morte e cerca di vivere indimenticabilmente. Di Ungaretti a figlio morto e agonizzante, di Leopardi che chiama il suo paese «porca città», di Foscolo che deve andare in Svizzera ...
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L’attualità del grande Luigi Nono ne fa una delle voci più autorevoli nel panorama musicale di oggi. La sua famiglia e l’ambiente in cui è nato hanno giocato un ruolo decisivo. Il padre ingegnere, uomo [...] ai processi di trasformazione sociale, adoperando i mezzi della propria attività, in questo caso la musica. Amava Giuseppe Ungaretti, Cesare Pavese, Paul Éluard, Antonio Machado dei quali selezionò dei testi da mettere in musica, e ancora la ...
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L’interesse di Camilleri per la giustizia e la legalità così come la sua sete di “verità” (si legga, tra le tante, l’intervista rilasciata a Marco Travaglio il 14 agosto 2012 per «il Fatto Quotidiano» [...] della Sicilia (1875), in «Quaderni Camilleriani» n. 6, 2028, pp. 23-46.Mazzacappa, C. A., «Caino» o del sentimento Ungarettiano di noia e inquietudine, in «Italica» n. 47/2, 1970, pp. 183-201.Pallotta, G., Dizionario storico della mafia, Roma ...
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Alfonso BerardinelliL’ultimo secolo di poesia italiana. Testi e ritrattiMacerata/Roma, Quodlibet, 2023 Si può essere empirici quando si legge una poesia? Si può pensare che chi è (o dichiara di essere) [...] per vedere all’opera il metodo di lettura impiegato e i suoi vari esiti.Nel primo capitolo, All’inizio del Novecento, Ungaretti è descritto come il poeta che per primo e più di tutti ha saputo interpretare la cifra distruttiva che caratterizzava al ...
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Emerita di Letteratura italiana all’Università di Basilea, i cui interessi spaziano dal Trecento al Novecento (Dante, Petrarca, Boccaccio, Tasso, Parini, Foscolo, Leopardi, Saba, Ungaretti, Gadda), Maria [...] », a cura di Maria Antonietta Terzoli e M. M. S. Barbero, Roma, Carocci, 2020. Maria Antonietta Terzoli, Saba, Ungaretti e altro Novecento, Roma, Carocci, 2021. Ead. - Zygmunt Barański, Voci sull’«Inferno» di Dante: una nuova lettura della prima ...
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Morena Pedriali ErraniPrima che chiudiate gli occhiRoma, Giulio Perrone Editore, 2023 «E non sapeva sciogliere il canto del suo abbandono»: dobbiamo forzatamente iniziare con la gamba ben tesa all’altezza [...] del ginocchio per portate l’attenzione al punto massimo mettendo in campo quell’Ungaretti sconsolato e doloroso che accompagnava per una via quasi deserta il corpo inerme di un amico morto di silenzio. Lo dobbiamo fare perché il silenzio ammala e ...
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Si dice ermetismo e si pensa a Ungaretti e Quasimodo, o alla "scuola toscana" con Mario Luzi in testa. Ma la «poetica della parola» risuona anche nel Meridione d'Italia, aprendosi «verso soluzioni di sensibilità [...] o d'idillio o di musica», come ebbe p ...
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Sempre l’Ungaretti di Soldati (che non si può citare se non per esteso: “Si sta come / d’autunno / sugli alberi / le foglie). (E, a voler proseguire con l’ancillosa, caparbia testardaggine della filologia [...] sottotitolata, si potrebbe aggiungere di pug ...
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fatale
agg. [dal lat. fatalis, der. di fatum «fato, destino»]. – 1. a. Voluto dal fato: avvenimento f.; per f. necessità; Non impedir lo suo f. andare (Dante); quindi inevitabile, ineluttabile: era f. che avvenisse così. b. Predestinato dal...
nuvolame
s. m. [der. di nuvola], letter. – Ammasso di nuvole, nuvolaglia: vediamo dietro il massiccio degli Alburni arrotolarsi un n. berniniano (Ungaretti).
Carlo Maria Ossola
Poeta italiano, nasce ad Alessandria d'Egitto, l'8 febbraio 1888, da genitori lucchesi, colà emigrati, perché il padre Antonio lavorava come sterratore al canale di Suez. Frequenta l'École Suisse Jacot e si forma sui classici...
Raccolta di liriche (1919) di G. Ungaretti, con cui si affermò, in Italia, il gusto della "poesia pura". Fu ripubblicata nel 1931, con ampie revisioni e col titolo, definitivo, di L'Allegria.