SEFERIS, Giorgio (Γιῶργος Σεϕέρης)
Filippo Maria PONTANI
Pseudonimo di G. Seferiadis (Σεϕεριάδης), poeta greco, uato a Sminne nel 1900. Avversato e ignorato dalla critica tradizionalista, nonostante [...] definitivamente gli schemi di una tradizione esausta. La sua rivoluzione può assegnargli il posto che spetta nella lirica italiana all'Ungaretti, mentre più d'un aspetto dell'ispirazione e della forma, e l'amore per T.S. Eliot, fanno talora pensare ...
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Rivista mensile, fondata e diretta da F.T. Marinetti, pubblicata a Milano (1905-09; di scarso rilievo una seconda serie apparsa nel 1920). Pur ospitando G. Pascoli e G. D’Annunzio, si distinse fin da principio, [...] tendenziale superamento dell’orizzonte ermetico, E. Cecchi, G. Debenedetti, F. Flora, G. Macchia, E. Montale, U. Saba, S. Solmi, G. Ungaretti e G. Vigolo.
Rivista mensile di cultura poetica che si pubblica a Milano dal 1988, ideata e diretta (fino al ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luciano Bottoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fin dall’inizio del secolo lo stile modernista in poesia avvicina esperienze di diversa [...] i romanzieri. La stessa tecnica del montaggio di immagini che rimandano a tempi e mondi diversi, si trova nei Fiumi di Ungaretti, una poesia del 1916 che fa parte del primo libro del poeta, Il porto sepolto, poi rifuso nella raccolta più ampia ...
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SINISGALLI, Leonardo
Franco Vitelli
– Nacque a Montemurro (Potenza) il 9 marzo 1908 da Vito che, emigrato in America, esercitò il mestiere di «designer per una grande fabbrica di abiti standard» (Accrocca, [...] Dell’Aquila, 2017, pp. 199 s.).
Da segnalare la sezione L’albero di rose che, sulla scia di Giuseppe Ungaretti e Jean Paulhan, trascrive canti dialettali lucani, con significativa inversione dal popolare al letterario.
Dopo la cessazione del rapporto ...
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PEA, Enrico
Giona Tuccini
PEA, Enrico. – Secondogenito di Mattia, marmista, e di Giuseppa Gasperetti, nacque a Seravezza (Lucca) il 29 ottobre 1881.
I primi anni della vita di Pea furono segnati da [...] .
Dopo aver scritto i Sonetti dell’Harem, poesiole che Pea cestinò preso da grande sconforto, grazie all’interessamento di Ungaretti uscirono le Fole (Pescara 1910), versi brevi dal tono profetico, misti a prose ambientate in Lucchesia e popolate da ...
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NATTA, Giacomo
Valerio Camarotto
NATTA, Giacomo (Giacomo Ferdinando). – Nacque a Vallecrosia (Imperia) il 17 gennaio 1892. Figlio di Stefano, macellaio, e di Emma Devissi, appartenne a una famiglia [...] nell’isola di Saint-Honorat (di fronte a Cannes), per dividersi successivamente tra Roma (dove conobbe tra gli altri Giuseppe Ungaretti, altro sodale di lunga durata) e la Francia. Iscritto nel 1923 e nel 1924 all’Università di Grenoble, lavorò qui ...
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Poeta sloveno (n. Ponikve, Sežana, 1925 - Lubiana 2018). Espulso (1941) dal ginnasio italiano perché scriveva versi nella lingua materna, fu confinato negli Abruzzi e prese parte alla guerra partigiana. [...] personale, 1950-1990, 1991). Ha svolto un'importante attività di traduttore dall'italiano (Dante, Leopardi, Ungaretti, Sciascia, Moravia, ecc.). Tra le pubblicazioni successive ricordiamo l'antologia Dvom, upanje, ljubezen ("Dubbio, speranza ...
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notte
Fernando Salsano
Significa, comunemente, quella parte del giorno solare in cui il sole è assente dall'orizzonte, come in If I 21 la notte ch'i' passai con tanta pieta.
Prima che si consideri il [...] , leggendo " con l'occhio della poesia ", trovava nel solo significato letterale la potenza della rievocazione; e l'Ungaretti vedeva l'intero canto " emergente dalla notte, intriso di notte e tutto echeggiante e intimidito di notturno orrore ...
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Rivista di letteratura, arte e politica, che G. Papini e A. Soffici fondarono a Firenze nel 1913, dopo essersi staccati da La Voce; uscì fino all’entrata in guerra dell’Italia (1915). Ebbe carattere di [...] fra i suoi collaboratori, accanto a quelli più ‘di punta’ de La Voce (D. Campana, A. Palazzeschi, C. Govoni, P. Jahier, G. Ungaretti ecc.), lo stesso F.T. Marinetti (almeno in un primo tempo), U. Boccioni, C. Carrà, L. Russolo e, fra gli stranieri, G ...
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SERENI, Vittorio
Giuliano Manacorda
(App. IV, III, p. 307)
Poeta italiano, morto a Milano il 10 febbraio 1983. Intensa è stata anche l'attività di S. traduttore (da E. Pound, J. Green, G. Apollinaire, [...] non meno aristocraticamente selettiva di quella degli adepti dell'orfismo fiorentino", e così riduttiva da apparire più nel solco di Ungaretti che non di Montale, con il quale tuttavia egli ha rintracciato i tanti segni di una "consuetudine familiare ...
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fatale
agg. [dal lat. fatalis, der. di fatum «fato, destino»]. – 1. a. Voluto dal fato: avvenimento f.; per f. necessità; Non impedir lo suo f. andare (Dante); quindi inevitabile, ineluttabile: era f. che avvenisse così. b. Predestinato dal...
nuvolame
s. m. [der. di nuvola], letter. – Ammasso di nuvole, nuvolaglia: vediamo dietro il massiccio degli Alburni arrotolarsi un n. berniniano (Ungaretti).