BASSANI, Giorgio
Simona Costa
Primogenito di Angelo Enrico, proprietario terriero e medico, senza esercitare la professione, e Dora Minerbi, nacque il 4 marzo 1916 a Bologna.
Tra Ferrara e Bologna: [...] , di un soldato tedesco. La vocazione lirica, preminente a quest’altezza cronologica con modelli quali Montale, Saba, l’Ungaretti religioso, ma anche poeti minori del tardo Ottocento come Pompeo Bettini e Francesco Gaeta, cari entrambi a Croce ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La letteratura di guerra, nello specifico quella che tratta dei due grandi conflitti [...] istinti sadici sfogati sulle truppe mandate allo sbaraglio.
Di grande valore umano e poetico sono i versi che Giuseppe Ungaretti compone durante la militanza come soldato semplice sul Carso; apparsi dapprima nel libretto Il porto sepolto, stampato a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Daniele Ruini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il fenomeno delle avanguardie si è presentato all’inizio del Novecento in tutta Europa [...] e sintassi nel tentativo di liberare la componente istintiva della scrittura. Anche poeti come Blaise Cendrars e Giuseppe Ungaretti, all’epoca residente a Parigi, subiscono il fascino del futurismo, il primo attraverso la mediazione di Ricciotto ...
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MAZZACURATI, Renato Marino (Marino). – Nacque a San Venanzio di Galliera, in provincia di Bologna, il 22 luglio 1907, primogenito di Pietro, imprenditore edile, e di Adalgisa Maria Stefani, originaria [...] , artisti, letterati e poeti di primo piano, tra cui Carrà, Alberto Savinio, Alberto Moravia, Vincenzo Cardarelli, Giuseppe Ungaretti. Vennero inoltre illustrate, tra le altre, opere dello stesso M., di Q. Ruggeri, Morandi, Scipione, Mafai, Martini ...
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– Nacque a Torino il 31 marzo 1899 da Carlo, ingegnere, ufficiale del genio, pioniere dell’aviazione in Italia, e da Celeste Malvano, entrambi di origine ebraica.
Lo zio di Celeste, Giacomo Malvano, fu [...] pari da un saggio del filosofo; ma il pezzo migliore del libro è forse la languorosissima Convalescenza di uno pseudo-Ungaretti).
Negli anni vissuti all’estero Vita-Finzi annotò, raccolse, studiò. I frutti di questo lavoro – cartelle piene di appunti ...
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MONACO, Vincenzo
Paolo Melis
– Nacque a Roma il 20 luglio 1911 da Edoardo e da Alda Pettinati, appena un anno dopo il fratello Pietro. L’ambiente familiare – borghesia piemontese di solida cultura scientifica [...] con figure nuove e dall’eccezionale spessore culturale come il poeta ingegnere L. Sinisgalli, i poeti L. De Libero e G. Ungaretti, lo scrittore A. Moravia, il critico G.C. Argan, lo scultore P. Consagra e i pittori N. Corpora, Severini e Savelli ...
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CA' ZORZI, Giacomo (Giacomo Noventa)
Antonia Arslan Veronese
Nacque il 31 marzo 1898 da Antonio e da Emilia Ceresa a Noventa diPiave (Venezia); dal paese natale prese il più noto dei suoi pseudonimi [...] la rivista esce a Firenze). Maestri per il C. sono Goethe e Heine, meschini epigoni del decadentismo Saba, Montale e Ungaretti, il "trio" tanto odiato, di fronte al quale si pone in posizione di fermissima antitesi, rivendicando un ruolo alternativo ...
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ZIVERI, Alberto
Flavia Matitti
Nacque a Roma il 2 dicembre 1908, primogenito di Carlo, originario della provincia di Parma e conduttore di wagon-lits, e di Giovanna Ciotola, romana (Costantini, 1985). [...] suo viaggio di studio in Belgio e Olanda, forse spinto dai racconti appassionati su Rembrandt e Vermeer dell’amico Giuseppe Ungaretti. Visitando i musei di questi paesi fu colpito dai maestri del Seicento olandese e fiammingo, dal romanticismo e dal ...
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ROSAI, Ottone
Giovanna Uzzani
– Nacque a Firenze il 28 aprile 1895, in un quartiere popolare, da genitori di umili origini: Giuseppe, falegname e intagliatore, e Daria Deboletti, proveniente dalla provincia [...] libro Dentro la guerra, che, rifiutato dal ministero per la Stampa e la Propaganda, non passò inosservato a Giuseppe Ungaretti, il quale volle pubblicarlo a puntate sulla sua rivista Vita nuova, prima della versione integrale uscita nel 1934 per i ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] arditi, e negli episodi di manierismo della poesia novecentesca non è raro intercettare la presenza tassiana, per es. nell’Ungaretti da Sentimento del tempo in poi, o in Franco Fortini.
De Sanctis, Francesco (1996), Storia della letteratura italiana ...
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fatale
agg. [dal lat. fatalis, der. di fatum «fato, destino»]. – 1. a. Voluto dal fato: avvenimento f.; per f. necessità; Non impedir lo suo f. andare (Dante); quindi inevitabile, ineluttabile: era f. che avvenisse così. b. Predestinato dal...
nuvolame
s. m. [der. di nuvola], letter. – Ammasso di nuvole, nuvolaglia: vediamo dietro il massiccio degli Alburni arrotolarsi un n. berniniano (Ungaretti).