MALLEA, Eduardo
Ruggero Jacobbi
Scrittore argentino, nato a Bahia Blanca il 14 agosto 1903. Iniziò la sua carriera come giornalista e divenne, giovanissimo, direttore della sezione letteraria della [...] M., in Revista Hispánica Moderna, XXXIII (1967), pp. 1-2; M. E. Filler, M. Mallea e M. de Unamuno, in Cuadernos Hispanoamericanos, n. 221, 1968; G. Bellini, La letteratura ispanoamericana, Milano-Firenze 1970; J. Franco, Introduzione alla letteratura ...
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Critico, filologo e storico spagnolo, nato il 4 maggio 1885 a Rio de Janeiro. Prof. di storia della lingua spagnola all'università di Madrid dal 1915, dopo la guerra civile è emigrato negli S.U.A. e ha [...] , accanto al dichiarato modello di Dilthey, residui dell'esistenzialismo e del mito pessimistico della "raza" di M. de Unamuno e della cultura novantottista), il valore di queste opere è nella profonda analisi storica delle "componenti" nel loro ...
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MACCARI, Mino
Francesca Franco
– Nacque il 24 nov. 1898 a Siena, figlio primogenito di Latino e Bruna Bartalini.
Seguendo gli spostamenti del padre, professore di latino e greco e poi direttore di istituti [...] ). Leggeva autori classici e moderni da P. Aretino a D. Diderot, A. Rimbaud, A. Soffici, G. Papini, M. de Unamuno, progettando romanzi (L’uomo felice) e poesie, delle quali però solo Orgia (Siena 1918), d’ispirazione crepuscolare, fu pubblicata. A ...
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don Chisciotte
Ines Ravasini
Un commovente hidalgo
Creato nei primi anni del Seicento, il personaggio di don Chisciotte, il vecchio cavaliere che dà il titolo al capolavoro di Miguel de Cervantes, è [...] opporsi alla grossolana realtà, incarnata da Sancio. Sulla scia dei romantici, agli inizi del Novecento, scrittori come Miguel de Unamuno e José Ortega y Gasset videro in don Chisciotte l'incarnazione della Spagna. Don Chisciotte è anche il primo di ...
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PARDO BAZÁN, Emilia
Alfredo Giannini
Scrittrice spagnola, nata in Galizia, alla Coruña, nel 1852, da nobile famiglia. Nel 1868 andò sposa a José Quiroga. Stabilitasi a Madrid, ebbe presto non poca influenza [...] E. P. B., Quito 1922; F. Blanco, La liter. esp. en el siglo XIX, Madrid 1910, II, pp. 536-49; Andrenio, De Gallardo a Unamuno, ivi 1926; id., El renacim. de la novela en el siglo XIX, ivi 1924; id., Novelas y novelistas, ivi 1918; A. González Blanco ...
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Scrittore spagnolo, nato a San Sebastián il 28 dicembre 1872, vivente. Laureatosi in medicina, fu dapprima medico a Cestona, indi panettiere a Madrid in società con suo fratello Ricardo, che divenne poi [...] literarias contemporáneas, Barcellona 1924; J. M. Salaverría, Retratos, madrid 1926; Andrenio (E. Gómez de Baquero), De Gallardo a Unamuno, Madrid 1926; id., Novelas y novelistas, Madrid 1918; F. Pina, P. B., Valencia 1928. Altre monografie hanno ...
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CARABBA, Rocco
Benito Recchilongo
Nacque a Lanciano (Chieti) il 7 ott. 1854 da Florindo e da Colomba Casalanguida, umili artigiani. Avviato al mestiere di tipografo, non ancora ventenne già eseguiva [...] del pragmatismo italiano; e continuò con la pubblicazione di scritti di pensatori contemporanei (Kierkegaard, Bergson, James, Unamuno, Brentano, Sorel, ecc.). Ma la collana comprendeva anche opere di Seneca, s. Anselmo d'Aosta, Machiavelli ...
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Fedra
Riccardo D'Anna
Il labirinto delle passioni
Personaggio mitologico della letteratura greca, Fedra è divenuta nei secoli il simbolo della passione amorosa femminile: il suo destino tragico ha colpito [...] Charles Swinburne (in Poesie e ballate, 1866) e, sulla medesima falsariga ‒ di una Fedra ubriaca d'amore e di lussuria ‒ da Gabriele D'Annunzio (1909), nonché, in chiave psicologica e più introspettiva, dallo spagnolo Miguel de Unamuno (1910). ...
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CASATI, Alessandro
Piero Craveri
Nacque a Milano il 4 giugno 1881 da Alfonso e da Luisa Negroni.
Le ascendenze familiari esercitarono su di lui un'influenza psicologica più profonda della naturale consapevolezza [...] della rivista che accanto al Von Hugel, al Tyrrel o a Fogazzaro, Buonaiuti, Murri annoverava collaboratori come il Vossler e l'Unamuno.
Nel 1911, prendendo occasione da un articolo del Boine sulla Voce (Di certe pagine mistiche, 1º apr. 1911, pp. 3 s ...
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vita
La condizione di ciò che vive, cioè degli organismi dotati di una forma specifica, di una costituzione chimica determinata, capaci di conservare, ed eventualmente reintegrare, la propria forma e [...] , i cui principali interpreti possono essere individuati in Dilthey, Rickert, Simmel, Scheler, Klages, e specialmente in Unamuno, Ortega y Gasset, E. d’Ors, e altri ancora. Questi, accentuando o sviluppando motivi romantici, schopenhaueriani ...
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vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione...