Pseudonimo dello scrittore e giornalista Dino Segre (Torino 1893 - ivi 1975), autore di romanzi e novelle di un umorismo fra caustico e salace, che ebbero larga notorietà nel primo dopoguerra (Mammiferi [...] di lusso, 1920; La cintura di castità, 1920; Cocaina, 1921; I vegetariani dell'amore, 1932; ecc.). P. fondò (1924) e diresse per parecchi anni una rivista di narrativa, Le grandi firme; trasferitosi poi ...
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Scrittore francese (Honfleur 1854 - Parigi 1905); fu dapprima biologo e farmacista; poi scrisse monologhi, scherzi e fantasie, pieni di umorismo e brio: À se tordre (1891); Vive la vie! (1892); Pas de [...] bile! (1893); Le parapluie de l'escouade (1894); Deux et deux font cinq (1895); On n'est pas des boeufs (1896), ecc. e romanzi: L'affaire Blaireau (1899) ...
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Pseudonimo del narratore slovacco Matěj Bencúr (Jasenová 1860 - Lipik, Croazia, 1928); nei suoi primi racconti evoca, spesso con suggestivo umorismo, figure e avvenimenti della sua patria slovacca (Dedinský [...] román "Romanzo paesano", 1881; Rekruti, 1891; Tichá voda "Acqua cheta", 1892; Mišo, 1892; Dies Irae, 1893; Zapisky zo smutného domu "Memorie della casa triste", 1894); nei successivi ritrae la vita dei ...
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Poeta giapponese (Kashiwabara 1763 - ivi 1827). È famoso come autore di haikai dalla fisionomia del tutto originale, dove satira e umorismo si mescolano con un sottofondo di pathos e malinconia. Il frequente [...] uso di forme colloquiali conferisce una particolare immediatezza alle sue liriche. Tra le opere più note, Shichiban no nikki ("Il settimo diario", 1810-18) e Oragaharu ("Le mie primavere", 1819), componimenti ...
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Scrittore italiano (Roma 1899 - Lariano 1977); ha collaborato a numerosi periodici occupandosi anche di cinema e di televisione. Il suo umorismo, quando non inclina al malinconico e al crepuscolare, attinge [...] felicemente e senza remore alla farsa e alla freddura, spingendo fino all'assurdo situazioni sentimentali e luoghi comuni. Dopo il grande successo iniziale e l'influenza sul giornalismo umoristico tra ...
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Poeta (Edimburgo 1750 - ivi 1774). Collaboratore dal 1771 del Weekly Magazine, or Edimburgh Amusement, vi pubblicò poesie in dialetto scozzese, ricche di umorismo e sentimento, che ebbero influenza su [...] R. Burns. Raccolte in volume nel 1773 da F. stesso, furono pubblicate come Poems by Robert Fergusson ...
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Scrittore tedesco (Erlangen 1892 - Monaco di Baviera 1955). Si affermò con il volume di versi Der Gefährte (1922); notevoli, per il loro umorismo garbato ed elegante, anche le novelle (Idyllen, 1923) e [...] i romanzi (Der Zwerg, 1927; Der arme Chatterton, 1928; Die Powenzbande, 1930). Le sue opere più rappresentative sono probabilmente le ultime: la "romanza militare" Korporal Mombour (1941); la novella Zugänge ...
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Pseudonimo dello scrittore francese Henri Gauthier-Villars (Villiers-sur-Orge, Essonne, 1859 - Parigi 1932). Ebbe una certa fama con romanzi e novelle d'umorismo parigino, che in gran parte erano opera [...] di collaborazione, come la serie fortunata di Claudine (1900-03), in realtà dovuta in gran parte alla moglie S.-G. Colette (v.) ...
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Scrittore statunitense (n. Boston 1970). Ha esordito con A heartbreaking work of staggering genius (2000), una sorta di autobiografia in cui si uniscono drammaticità, umorismo e leggerezza, resa in uno [...] stile sperimentale e personalissimo. A quest'opera hanno fatto seguito You shall know our velocity (2002); la raccolta di racconti How we are hungry (2004); What is the what: the autobiography of Valentino ...
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Scrittore greco (Creta 1861 - Atene 1920). Giornalista, autore di novelle e racconti d'ispirazione naturalistica ambientati nel mondo cretese (si segnala, anche per il sottile umorismo, ῾Ο Πατούχας, 1892; [...] trad. it. Patuchas, 1988), affrontò i temi del disagio urbano nel romanzo Οἱ ἄϑλιοι τῶν ᾿Αϑηνῶν ("I miserabili di Atene", 1895). Con Μιὰ πρώτη ἀγάπη ("Primo amore", 1920), di nuovo ispirato all'isola natale, ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...