Scrittore polacco (Żórawno, Halicz, 1505 - Rejowiec, Lublino, 1569). Proveniente dalla piccola nobiltà, autodidatta, si formò al servizio di famiglie aristocratiche; partigiano del movimento nobiliare [...] il modello ideale del gentiluomo di campagna, geloso delle tradizioni e dei costumi nazionali, insidiati dal nuovo cosmopolitismo rinascimentale. Ricchi di umorismo sono i suoi epigrammi, raccolti sotto il titolo di Zwierzyniec ("Serraglio", 1562). ...
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Scrittore russo (Mosca 1891 - ivi 1967). Autore del romanzo satirico Neobyčajnye pochoždenija Chulio Churenito i ego učenikov ("Le avventure straordinarie di Julio Jurenito e dei suoi discepoli", 1922) [...] con Ljubov´ Žanny Ney ("L'amore di Gianna Ney", 1924), racconto a sfondo avventuroso, nonché con bozzetti, ricchi di umorismo, che stanno tra il reportage e la narrativa. Aderendo sempre più al bolscevismo, egli dedicò al primo piano quinquennale il ...
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Pittore e poeta italiano (Roma 1914 - ivi 1998). Interrotti gli studî giuridici, dal 1937 si dedicò alla pittura: dopo una prima esperienza espressionista, legata alla scuola romana, giunse dal 1955 all'astrattismo [...] la sua raffinata vocazione poetica si espresse in numerose raccolte di versi (alcune da lui stesso illustrate), ricche di umorismo, giochi verbali e nonsense (Amato topino caro, 1971; Scarse serpi, 1983; Le sillabe della Sibilla, 1988; I violini del ...
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HERZBERG, Judith
Jeannette Koch Piccio
Scrittrice nederlandese, nata ad Amsterdam il 4 novembre 1934. Figlia del giurista e letterato Abel J., ebreo russo sopravvissuto al campo di sterminio di Bergen-Belsen, [...] alla riflessione: la contrapposizione tra sentimento e ragione produce dilemmi e assurdità, a volte espressi con un graffiante umorismo.
L'interesse per la concretezza delle situazioni e per il pluralismo dei punti di vista trova un naturale sbocco ...
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Scrittore americano, nato a White Oak, Ga., il 17 dicembre 1903. Nel 1925 iniziò la sua attività giornalistica, poi esercitò varî mestieri nelle più diverse città, da Philadelphia a New Orleans e conobbe [...] Il predicatore vagante, Milano 1947. L'elementarità dei tipi, la compiacenza insistita per una brutalità e immoralità cui un umorismo di evidente derivazione da Mark Twain non toglie carattere crudele e, insieme, manierato, fanno riuscire il C. più ...
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Bíró, Lajos
Riccardo Martelli
Scrittore, produttore e sceneggiatore cinematografico ungherese, nato a Nagyvárad (od. Oradea, Romania) il 22 agosto 1880 e morto a Londra il 9 settembre 1948. Lavorò per [...] da opere teatrali. Nel 1909 iniziò a scrivere drammi e commedie, sorretti da quei dialoghi improntati a un umorismo cinico che avrebbero caratterizzato le sue sceneggiature. Dall'inizio della Prima guerra mondiale fu anche giornalista politico in ...
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VERNE, Jules
Salvatore Rosati
Scrittore francese, nato a Nantes l'8 febbraio 1828, morto ad Amiens il 24 marzo 1905. Che fosse in origine un ebreo polacco convertito poi al cattolicesimo e che avesse [...] la felicità che derivano dal trattare soggetti nati spontaneamente dalla sua immaginazione e veramente sentiti. Se il suo umorismo non fu immemore dell'umorismo di Ch. Dickens, a sua volta il V. influì su molti scrittori successivi, per es., il Wells ...
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PRICHETT, Victor Sawdon
Fernando FERRARA
Romanziere e critico letterario inglese, nato a Ipswich il 19 dicembre 1900. Completati i suoi studî presso varie scuole di Londra, si dedicò ad occupazioni [...] 1958). I suoi scritti meglio riusciti sono ambientati nel mondo della classe operaia, descritto con gusto, vivacità ed umorismo ma nel contempo con un certo distacco che si rispecchia anche nello stile sorvegliato e preciso. Pur restando legato ...
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ARCOLEO, Giorgio
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Nacque a Caltagirone il 15 ag. 1848 da Gaetano e da Benedetta Alessi. Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza defi,università di Napoli, frequentò anche la facoltà di lettere e [...] ); La commedia e la vita di oggi in Italia (1891); L'umorismo nell'arte moderna (1891; trad. francese, Paris 1898; trad. tedesca nell'arte (1907); La libertà nell'arte (1908); Il grande umorista (Swift) (1909); L'eloquenza nell'Ateneo: F. De Sanctis ...
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Raphael, Frederic
Patrick McGilligan
Scrittore, saggista, sceneggiatore televisivo e cinematografico statunitense, nato a Chicago il 14 agosto 1931. Incisività dei personaggi, dialoghi brillanti, acuta [...] il nome di R., Bachelor of hearts (1958; Uno straniero a Cambridge) di Wolf Rilla, una commedia venata di umorismo ambientata nel mondo universitario. Nel 1964 R. modificò radicalmente un racconto di S. Ellin, trasformandolo in una graffiante satira ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...