Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] all'allievo, e giunge fino a mostrare in A. un infallibile indovino. Alcuni episodi rivelano una vena d'innocente umorismo, come quello in cui il venerando sapiente, avendo disapprovato l'arrendevolezza del discepolo al fascino femminile, è messo ...
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GOZZI, Gasparo
Domenico Proietti
Nacque a Venezia il 4 dic. 1713, primo degli undici figli del conte Iacopo Antonio e della nobildonna Angela Tiepolo. I Gozzi sono attestati a Bergamo a partire dal [...] le caratteristiche formali della tradizione, si discostò da questi precedenti per il registro caratterizzato da un umorismo bonario ma penetrante, per l'attenzione verso la realtà contemporanea (anche negli aspetti più pratici e quotidiani ...
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GELLI, Giovan Battista
Angela Piscini
Nacque a Firenze il 12 ag. 1498, nella parrocchia di S. Paolo, da Carlo di Bartolommeo e da madre sconosciuta. È accertato che il padre, venuto in città da Peretola, [...] La Circe (ibid., Torrentino, 1549), le due opere più importanti del G., sono organismi letterari ormai disgregati dall'umorismo e dal paradosso.
I capricci, dedicati al mercante fiorentino Tommaso Baroncelli, sono dieci dialoghi tra "un certo Giusto ...
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BRACCIOLINI, Poggio (Poggius, Poggius Florentinus)
Armando Petrucci
Emilio Bigi
Nacque a Terranuova nel Valdarno Superiore (oggi Terranuova Bracciolini) l'11 febbr. 1380 da Guccio, speziale, e da Iacoba [...] familiari, le sue speranze di potersi un giorno ritirare in un sereno "otium cum dignitate"; o descrive con penetrazione e umorismo abitudini e costumi stranieri, la allegra vita, per esempio, dei bagni di Baden; o tratteggia con mordace ironia tipi ...
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BERTANI, Agostino
Bruno Di Porto
Nacque a Milano, il 19 ott. 1812, da Francesco e da Giuseppina Parravicini. In famiglia si coltivavano i ricordi del periodo francese e del Regno italico, si mantenevano [...] (Milano 1865) il B. attenuò fra l'altro il proprio unitarismo, suscitando non a caso la reazione, improntata a fine umorismo, del mazziniano F. Campanella. Mazzini, tuttavia, dopo una fase di lamentele sul conto del B. e della sua "agenzia" (cioè ...
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CARISSIMI, Giacomo
Cesare Casellato
Nato a Marino (Roma), venne battezzato il 18 apr. 1605. Già l'atto di battesimo (cfr. Cametti, 1917) offre indicazioni utili a definire il suo ambiente familiare: [...] cogliere con somma pertinenza le varie sfumature della sensibilità umana, così come ha dimostrato di saper cogliere il senso dell'umorismo e del grottesco nei brani corali intitolati: Storia dei Ciclopi, Requiem aeternam, Testamentum asini e V, e, ve ...
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ERCHEMPERTO
Massimo Oldoni
Di questo monaco cassinese del sec. IX, scrittore e poeta in latino, la cui opera cronistica è stata a buon diritto definita dalla Westerbergh "the chief historical source [...] vescovo duca di Napoli, che cerca di sedurre i nipoti del conte di Capua servendosi della propria nipote. Fino a sfociare nell'umorismo amaro, come gli accade quando giudica il non amato Landolfo, vescovo conte di Capua (836-879), il quale era molto ...
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CIPOLLA, Carlo
Giovanni Vigo
CIPOLLA, Carlo (Carlo M.)
Nacque a Pavia il 15 agosto 1922 da Manlio e da Bianca Bernardi. Fu lui stesso ad aggiungere al suo prenome la M. (sciolta abitualmente come «Maria»), [...] , C., il volto umano dell’economia, in Corriere della Sera, 7 settembre 2000; S. Ricossa, C. e Foa, i due grandi umoristi dell’economia, in Il Giornale, 24 settembre 2000; G. Ponton, “Allegro molto sostenuto”, in El Pais, 28 settembre 2000; D. Sella ...
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FLORA, Francesco
Massimo Onofri
Nacque il 27 ott. 1891 a Colle Sannita (Benevento) da Giuseppe e Vincenza Di Lecce. Trovatosi, poco più che adolescente, a capo di una numerosa famiglia per la prematura [...] cui si provava a distinguere i numerosi momenti lirici dal pesante simbolismo omerico e psicanalitico, unendo interessanti notazioni sull'umorismo, l'ironia parodistica e le imitazioni di stile dell'irlandese.
Ma il 17 sett. 1962 la morte vanificava ...
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BOITO, Camillo
Giuseppe Miano
Nacque a Roma il 30 ott. 1836, primogenito di Silvestro e di Giuseppina Radolinska. A quattordici anni incominciò a seguire i corsi dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, [...] decadentismo.
Notevole anche Il maestro di setticlavio, in cui la strutturazione narrativa e l'accordo tra umorismo e tragedia trovano soluzioni felici. Nella rievocazione nostalgica della vita musicale di Venezia, condotta con freschezza goldoniana ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...