Scrittore italiano (Roma 1899 - Lariano 1977); ha collaborato a numerosi periodici occupandosi anche di cinema e di televisione. Il suo umorismo, quando non inclina al malinconico e al crepuscolare, attinge [...] felicemente e senza remore alla farsa e alla freddura, spingendo fino all'assurdo situazioni sentimentali e luoghi comuni. Dopo il grande successo iniziale e l'influenza sul giornalismo umoristico tra ...
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Poeta (Edimburgo 1750 - ivi 1774). Collaboratore dal 1771 del Weekly Magazine, or Edimburgh Amusement, vi pubblicò poesie in dialetto scozzese, ricche di umorismo e sentimento, che ebbero influenza su [...] R. Burns. Raccolte in volume nel 1773 da F. stesso, furono pubblicate come Poems by Robert Fergusson ...
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Scrittore tedesco (Erlangen 1892 - Monaco di Baviera 1955). Si affermò con il volume di versi Der Gefährte (1922); notevoli, per il loro umorismo garbato ed elegante, anche le novelle (Idyllen, 1923) e [...] i romanzi (Der Zwerg, 1927; Der arme Chatterton, 1928; Die Powenzbande, 1930). Le sue opere più rappresentative sono probabilmente le ultime: la "romanza militare" Korporal Mombour (1941); la novella Zugänge ...
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Disegnatore e illustratore (Londra 1817 - ivi 1864). Eseguì disegni per varî periodici umoristici, soprattutto (dal 1841) per il Punch, facendo oggetto del suo umorismo, schietto e senza amarezza, soprattutto [...] la classe media inglese ...
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Pseudonimo dello scrittore francese Henri Gauthier-Villars (Villiers-sur-Orge, Essonne, 1859 - Parigi 1932). Ebbe una certa fama con romanzi e novelle d'umorismo parigino, che in gran parte erano opera [...] di collaborazione, come la serie fortunata di Claudine (1900-03), in realtà dovuta in gran parte alla moglie S.-G. Colette (v.) ...
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Disegnatore belga (Bruxelles 1934 - Montecarlo 2005). Collaborò, con vignette e disegni, al Nouvel Observateur, al New Yorker, a Time, ecc., commentando con nostalgico umorismo le contraddizioni della [...] vita contemporanea. Abile acquarellista e illustratore di testi di Kafka, Borges, Lewis Caroll, ecc., è autore anche di manifesti pubblicitarî, film d'animazione e dipinti murali (Magic City, per la metropolitana ...
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Pseudonimo del giornalista italiano Giulio Piccini (Volterra 1849 - Firenze 1915); per oltre trent'anni critico teatrale della Nazione di Firenze. Scrittore brillante, di un umorismo che si riallaccia [...] in certo modo a quello di Collodi e di Yorick, pubblicò romanzi e biografie (specie di attori), rivelando in queste ultime una particolare attenzione all'arte dell'interprete ...
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Scrittore statunitense (n. Boston 1970). Ha esordito con A heartbreaking work of staggering genius (2000), una sorta di autobiografia in cui si uniscono drammaticità, umorismo e leggerezza, resa in uno [...] stile sperimentale e personalissimo. A quest'opera hanno fatto seguito You shall know our velocity (2002); la raccolta di racconti How we are hungry (2004); What is the what: the autobiography of Valentino ...
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Etnografo, scrittore e lessicografo (Lugansk 1801 - Mosca 1872), noto anche sotto lo pseudonimo di Kazak Luganskij. Fu autore di racconti a sfondo etnografico ricchi di umorismo, precisi quadretti di vita [...] popolare, che gli valsero l'apprezzamento di Belinskij e Turgenev. La sua fama però si affida oggi alla sua raccolta di Proverbî (1861-1862) e, soprattutto, al suo grande dizionario russo (4 voll., 1863-1865), ...
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Scrittore greco (Creta 1861 - Atene 1920). Giornalista, autore di novelle e racconti d'ispirazione naturalistica ambientati nel mondo cretese (si segnala, anche per il sottile umorismo, ῾Ο Πατούχας, 1892; [...] trad. it. Patuchas, 1988), affrontò i temi del disagio urbano nel romanzo Οἱ ἄϑλιοι τῶν ᾿Αϑηνῶν ("I miserabili di Atene", 1895). Con Μιὰ πρώτη ἀγάπη ("Primo amore", 1920), di nuovo ispirato all'isola natale, ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...