Stevens, George
Anton Giulio Mancino
Regista, direttore della fotografia, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Oakland (California) il 18 dicembre 1904 e morto a Lancaster [...] per i suoi film). In sintonia con l'abilità tecnica, la sua grande umanità e il suo profondo senso dell'umorismo si sono tradotti in grandi ritratti degli Stati Uniti, densi e complessi, in cui vengono impietosamente descritti le schermaglie amorose ...
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MacArthur, Charles (propr. Charles Gordon)
Sebastiano Lucci
Commediografo, sceneggiatore, produttore e regista cinematografico statunitense, nato a Scranton (Pennsylvania) il 5 novembre 1895 e morto [...] con uno stile caratterizzato da improvvisi mutamenti di ritmo, MacA. seppe ritrarre situazioni e personaggi con ironia e umorismo mostrando un'inclinazione al sentimentalismo e una comprensione verso l'umana follia. Nel 1936 con The scoundrel (1935 ...
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Diop-Mambéty, Djibril
Giuseppe Gariazzo
Regista e attore cinematografico senegalese, nato a Colobane (nei pressi di Dakar) nel gennaio del 1945 e morto a Parigi il 23 luglio 1998. Nonostante i pochi [...] però incompiuta per la scomparsa prematura del regista. L'autore riuscì a realizzare solo i primi due capitoli, venati di umorismo e basati su una forte innovazione figurativa, Le franc (1994), storia di un musicista povero che potrebbe risolvere i ...
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Poeta (Milano 1886 - ivi 1939). Avvocato, collaborò ad alcuni giornali (tra cui L'Ambrosiano) e nel 1932 pubblicò una raccolta di versi in dialetto milanese, L'è el dì di mort, alegher!, poco notata anche [...] popolare, di cronaca o colore locale a lievitare in atmosfere rarefatte e allucinanti, in fantasie di un macabro umorismo, e riducendo le forme del poemetto narrativo a serie di illuminazioni liriche, alla cui suggestività contribuisce la tensione ...
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Disegnatore e autore di fumetti italiano (Termoli 1923 - Roma 1997). Precocissimo talento umoristico, esordì nel 1940 sulle pagine del Vittorioso con le storie dei tre scapestrati ragazzi Pippo, Pertica [...] . Autore anche di una simpatica riduzione di Pinocchio, J. fu, per il suo inconfondibile stile grafico e per il suo umorismo che attinge volentieri al nonsense, uno dei più apprezzati, anche all'estero, tra gli autori italiani del genere comico. ...
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Scrittore ungherese (Budapest 1912 - ivi 1979). Laureato in ingegneria e farmacia, si occupò dal 1938 di letteratura e giornalismo. Prigioniero sul fronte russo, dopo la guerra lavorò come drammaturgo, [...] . it. Giochi di gatti, 1990) e Tóték ("I Tót", 1966) - quest'ultimo adattato per le scene con grande successo - insieme alle brevissime Egyperces novellák (1968; trad. it. Novelle da un minuto, 1988) lo imposero tra i maestri dell'umorismo grottesco. ...
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Giornalista, caricaturista, scenografo (Lucera 1898 - Cassino 1967), fratello di Ettore. Nel 1928 esordì come scenografo della compagnia di operette Riccioli-Primavera; in seguito creò scene e costumi [...] le sue caricature (Cento pupazzi di teatro); altri volumi di caricature sono: Pupazzi (1920), Nuovo per queste scene (1931). Fu critico garbato e sottile, così come gentile e stilisticamente impeccabile fu l'umorismo delle sue penetranti caricature. ...
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Scrittore e sceneggiatore italiano (Luzzara 1902 - Roma 1989). Sceneggiatore di molti film di successo di V. De Sica (Sciuscià,1946; Ladri di biciclette, 1948), che ne fecero un punto di riferimento del [...] a Mussolini (1976). Nel 1973 pubblicò un volume di poesie in dialetto, Stricarm' in d'na parola ("Stringermi in una parola"). L'umorismo di Z. nasce da un'attenzione partecipe alla vita e alle cose di tutti i giorni, alla sofferenza, alle illusioni e ...
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Poeta inglese (n. Lydgate, Suffolk, 1370 circa - m. dopo il 1451). Monaco benedettino a Bury St. Edmunds, fu scrittore fecondissimo; durante il regno di Enrico VI fu poeta di corte. Seguace dichiarato [...] ), Troy book (1412-20), The story of Thebes (1420 circa); opere di devozione: The life of Our Lady (1420 circa); inoltre vite di santi, allegorie, opere morali e filosofiche. Tra le poesie brevi è notevole per vivacità e umorismo London Lackpenny. ...
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Regista e sceneggiatore cinematografico francese (n. Parigi 1947). Ha esordito dietro la macchina da presa con la Les vécés étaient fermés de l'interieur (Il cadavere era già morto, 1975), cui poi ha fatto [...] con Monsieur Hire (L'insolito caso di Mr. Hire, 1989), dopo il quale L. ha accentuato l'eleganza formale e il sottile umorismo, elementi che hanno caratterizzato Le mari de la coiffeuse (1990), Tango (1993), Le parfum d'Yvonne (1994), Les grands ducs ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...