Metz, Vittorio
Stefano Della Casa
Sceneggiatore e autore televisivo, nato a Roma il 18 luglio 1904 e morto ivi il 3 marzo 1984. Formatosi nelle redazioni di famose riviste umoristiche come numerosi [...] un lungo e storico sodalizio, affermandosi negli anni Cinquanta e Sessanta come autore di opere caratterizzate da un umorismo scoppiettante e astratto, interpretate dai principali attori comici italiani, primo fra tutti Totò.
Dopo aver fondato a Roma ...
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Scrittore e uomo di spettacolo italiano (Napoli 1928 - Roma 2019). Autore di successo di numerose opere di divulgazione filosofica, è stato anche regista, attore e conduttore televisivo.
Vita e opere
Laureato [...] partecipando ad alcuni spettacoli di varietà insieme a R. Arbore. Dopo il primo libro, in cui descriveva con bonario umorismo scene di vita e tipi partenopei, pubblicò altri volumi dello stesso genere, sia saggistici sia narrativi, fino a cimentarsi ...
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Regista cinematografico (Weekhaven, New Jersey, 1913 - Hollywood 1972). Disegnatore di fumetti e di cartoni animati, creatore di gags per S. Laurel e O. Hardy, esordì nella regia con Son of Paleface (1952), [...] or bust, 1956; It's only money, Sherlocko, investigatore sciocco, 1962). Fra gli altri film di questo autore, il cui umorismo paradossale e dinamico ricorda quello dei fumetti, si ricordano The girl can't help (Gangster cerca moglie, 1956) e Bachelor ...
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Scrittore francese (Antibes 1899 - Parigi 1965). Nella sua produzione letteraria è reperibile, soprattutto in un primo tempo, il segno dell'educazione surrealista che ebbe inizio intorno al 1925, in seguito [...] situazioni e dell'espressione, A. rivela la sua volontà di andar contro corrente, e il suo fondamentale simbolismo si colora di un umorismo e di un'ironia a volte eccessivi. Tra le sue opere di poesia: L'Empire et la Trappe (1930); Des tonnes de ...
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Scrittore e disegnatore nederlandese (Gouda 1915 - Fort Worth 2014). Di origine ebraica, dopo gli studî di biologia esordì come poeta e autore di fumetti. Rifugiatosi (1940) in Indonesia (De adem an Mars [...] USA, dove si dedicò all'attività di biologo. L'attenzione per gli aspetti più insignificanti della vita, il senso dell'umorismo e il continuo slittamento tra realtà e fantasia connotano l'intera opera di V., che annovera raccolte poetiche (Gedichten ...
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Scrittore tedesco (Danzica 1863 - Berlino 1915). Dopo aver compiuto studî di filosofia e di storia dell'arte, fondò a Berlino, nel 1892, l'editrice "Verlag deutscher Phantasten", programmaticamente aperta [...] e in specie di un'architettura aperta a nuove trasparenze (Glasarchitektur, 1914), come scrittore predilesse il tramite di un umorismo amaro per un tipo di narrativa, percorsa dai primi fremiti espressionistici, che spesso evade nel mito stravagante ...
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Conduttore e produttore televisivo statunitense (n. Indianapolis, Indiana, 1947). Personaggio televisivo molto noto negli Stati Uniti, è stato il volto del Late Show with David Letterman (già Late Night [...] ha subìto cali di popolarità, nonostante l’agguerrita concorrenza di J. Leno e C. O’Brien. Ironico e dotato di un senso dell’umorismo spesso surreale, con il suo talk show L. ha fatto scuola non solo in patria ma anche all’estero e ha vinto numerosi ...
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Scrittrice russa (Odessa 1890 - Leningrado 1972). Sia nelle liriche (Pečal´noe vino "Vino triste", 1914; Gor´kaja uslada "Amare delizie", 1917; Brennye slova "Parole caduche", 1922; Aprel´ "Aprile", 1960; [...] nei racconti (Solovej i roza "L'usignolo e la rosa", 1925), pur variando i temi - impressioni sentimentali, umorismo delicato, accenti patriottici - si è distinta per sostenutezza formale e ampia cultura letteraria. Alla sua esperienza di scrittrice ...
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Leisen, Mitchell
Ermelinda Campani
Regista cinematografico statunitense, nato a Menominee (Michigan) il 6 ottobre 1898 e morto a Woodland Hills (California) il 28 ottobre 1972. Fu uno degli autori più [...] all'elemento visivo-scenografico. Le sue commedie, benché basate spesso su formule standardizzate e su un tipo di umorismo confezionato apposta per riaffermare i valori sociali esistenti (le situazioni sentimentali si complicano fino a sfiorare il ...
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Mackendrick, Alexander
Francesca Vatteroni
Regista e sceneggiatore cinematografico scozzese, nato a Boston l'8 settembre 1912 e morto a Los Angeles il 22 dicembre 1993. Entrato negli Ealing Studios [...] stravagante e tendenzialmente surreale, proposto dalla casa di produzione londinese, aggiungendovi il proprio caustico senso dell'umorismo che traeva alimento da una visione fortemente critica e satirica della società inglese del secondo dopoguerra ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...