Goodrich, Frances
Patrick McGilligan
Commediografa, attrice teatrale e sceneggiatrice statunitense, nata a Belleville (New Jersey) il 21 dicembre 1891 e morta a New York il 29 gennaio 1984. Insieme [...] 'elaborazione delle parti scritte per altri interpreti, e costituì uno dei fattori del loro successo, raggiunto grazie anche al senso dell'umorismo e a prezzo di un duro e costante lavoro di rifinitura. Pur non avendo mai vinto un Oscar, ma ottenuto ...
Leggi Tutto
Attore (Roma 1884 - ivi 1936). Insuperabile interprete della beffarda anima romanesca, della quale diede a teatro i saggi più saporiti, in un succedersi impetuoso di abili motti, battute, tu per tu col [...] scrittori, fra cui F. T. Marinetti, che vide nei nonsense e nelle assurdità di P. un riuscito esempio di umorismo futurista. Artista completo, P. passò dall'attività di chansonnier e macchiettista nei caffè-concerto romani alla scrittura di commedie ...
Leggi Tutto
BAGHETTI, Aristide
Anna Buiatti
Nacque a Civitavecchia il 25 febbr. 1874. Conseguita la licenza dell'istituto tecnico e impiegatosi presso le Poste e Telegrafi di Roma, pareva avviato a una modesta [...] nella compagnia Paladini-Iggius e nella Reinach-Pieri. Fin da allora la recitazione del B. si distingueva per il suo bonario umorismo e per la sua cordiale comicità sempre mantenuta nei limiti del decoro e del buon gusto. Seguendo le tappe della sua ...
Leggi Tutto
Saggista, drammaturgo, giornalista e uomo politico inglese (Dublino 1672 - Carmarthen 1729); frequentò l'univ. di Oxford senza laurearsi, entrando poi (1694) nell'esercito come cadetto delle Life Guards. [...] (1705). Sotto lo pseudonimo di Isaac Bickerstaff lanciò (1709) il giornale The Tatler ("Il chiacchierone"), in cui, pur con umorismo, mirava a uno scopo edificante; le varie rubriche vi erano messe sotto le insegne dei diversi caffè londinesi. Dopo ...
Leggi Tutto
Attore e regista argentino (n. Buenos Aires 1954). Fondatore nel 1972 della Comuna Baires, fu costretto all'esilio dalla dittatura; dopo alcune esperienze di teatro d'agitazione in Italia sul finire degli [...] etnie e culture. Tra i suoi lavori ricordiamo: Colón (1992); Ubu in Bolivia (1996, da A. Jarry), nel quale l'umorismo dissacrante e feroce non scaturisce solo da esercizi acrobatici e da gags gestuali, ma dalla parola, dalla musica e dai canti; Las ...
Leggi Tutto
Scrittore, drammaturgo e sceneggiatore inglese di origini sudafricane (Città del Capo 1934 - Londra 2020). Si trasferì giovanissimo a Londra (1951), dove studiò alla Royal academy of dramatic arts. Nel [...] dalla violenza di natura razziale, che emerge in All the same shadows (1961) e in Article of faith (1973), all'umorismo più o meno accentuato, che permea The girl in Melanie Klein (1969), ambientato in un ospedale psichiatrico. La sua attività di ...
Leggi Tutto
Scrittore tedesco (Kütten, Anhalt, 1665 - forse Berlino dopo il 1712). Figlio di un agricoltore, studiò teologia e diritto all'università di Lipsia. Esercitò il suo talento satirico nelle due commedie [...] francesi, rappresentarono a loro volta modelli per il teatro popolaresco tedesco nel corso del sec. 18º. Lo scintillante umorismo di R. e la sua felice disposizione alla caratterizzazione di personaggi risibili e insieme emblematici della società del ...
Leggi Tutto
Romanziere e commediografo ungherese, nato a Budapest nel 1881. È drammaturgo nel Teatro nazionale di Budapest.
Il suo talento di scrittore si rivelò assai tardi, all'età di 35 anni, col romanzo Varjú [...] due classi sociali nelle piccole città della provincia ungherese costituisce quasi sempre lo sfondo delle sue storie d'amore, esposte con grande acutezza di osservazione, fine psicologia ed umorismo bonario.
Bibl.: György Szondi, C. K., Pécs s. a. ...
Leggi Tutto
SOYA, Carl Erik Martin
Mario GABRIELI
Drammaturgo e narratore danese, nato a Copenaghen il 30 ottobre 1896. Conoscitore e sperimentatore di problemi tecnici teatrali, si è affermato con la spregiudicata [...] ; Chas, "Carlo", 1938: satira della società contemporanea affamata di reclamismo e idolatria) rivelarono il suo non superficiale umorismo, il suo pessimismo acre, ma mai freddo e cinico. La vita umana quale urto fatale di forze imponderabili ...
Leggi Tutto
Dewaere, Patrick
Riccardo Martelli
Nome d'arte di Jean-Marie Patrick Bourdeau, attore teatrale e cinematografico francese, nato a Saint-Brieuc (Côtes-d'Armor) il 26 gennaio 1947 e morto a Parigi il [...] A Parigi, fu nel 1968 tra i fondatori del Café de la Gare che, con spettacoli caratterizzati dall'improvvisazione e da un umorismo basato sul nonsense, divenne il più noto dei café-théâtres; D. vi recitò per oltre un decennio. Nei primi anni Settanta ...
Leggi Tutto
umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...