comicità e umorismo
Mirella Schino
Far ridere è una cosa seria
La comicità e l'umorismo, la loro natura e le loro cause, sono stati spesso oggetto di riflessione filosofica. Ma sono stati anche punto [...] e di mostrare agli altri la contraddizione da cui il crollo deriva.
Potenzialità del comico
Riflettere sulla comicità e sull'umorismo ha inoltre portato molti scrittori e uomini di teatro o di cinema a riflettere sul rapporto che unisce lo stile ...
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Pseudonimo dello scrittore ucraino Stepan Panasenko (Ichnja, Černovcy, 1879 - Kiev 1932). Raffigurò con delicato umorismo il mondo contadino nelle sue raccolte di novelle (Eskyzy "Schizzi", 1911; Opovidannja [...] "Racconti", 1915). Scrisse anche lavori teatrali, raccolti in Dramatyčni Tvory ("Opere drammatiche", 1917). Dopo la rivoluzione preferì dedicarsi alla narrativa per l'infanzia. La sua opera è stata raccolta ...
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Commediografo spagnolo (Madrid 1912 - ivi 1982); tra i suoi numerosi lavori in cui seppe fondere umorismo e sentimentalismo, storia dei costumi e dialoghi ingegnosi, si citano: El puente de los suicidas [...] (1944); El landó de seis caballos (1950); Juego de niños (1952); La guerra empezó en Cuba (1955); Esta noche es la víspera (1958); La muchacha del sombrerito rosa (1967) ...
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Mamet, David
Patrick McGilligan
Scrittore, drammaturgo, sceneggiatore, regista teatrale e cinematografico statunitense, nato a Chicago il 30 novembre 1947. Intrecci foschi, talvolta kafkiani, un umorismo [...] graffiante e una forte carica drammatica, personaggi segnati dal destino e un linguaggio realistico, spesso crudo (per il quale i critici hanno coniato il termine mametspeak) sono i tratti distintivi dei ...
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Commediografo spagnolo (Quel, Logroño, 1796 - Madrid 1873). Contribuì alla diffusione in Spagna del teatro francese e tedesco, ma le sue opere originali (circa un centinaio), ricche di vivace umorismo [...] e non prive di una certa grazia espressiva, rappresentano un filone di ispirazione tradizionalmente spagnolo in cui gli stessi motivi del teatro romantico vengono messi in caricatura (Todo es farsa en ...
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Attore e commediografo (Vienna 1765 - ivi 1816); fu attivo al Leopoldstädtertheater di Vienna, cui fornì decine di Singspiele e di commedie, attingendo alle fonti più svariate e prodigandovi il suo umorismo, [...] adatto al gusto piccolo-borghese e popolare ...
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Romanziere e commediografo danese (Copenaghen 1923 - ivi 1977). Fin dal primo romanzo Av, min guldtand ("Ahi, il mio dente d'oro", 1957), ispirato alla sua professione di dentista, P. aggredì con umorismo [...] brillante fino al paradosso la cosiddetta normalità della vita quotidiana, cui i suoi personaggi non sanno o non vogliono adattarsi, mettendo nel contempo in rilievo gli aspetti schizofrenici di una società ...
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Campanile, Achille
Arnaldo Colasanti
Scrittore, giornalista, commediografo, soggettista e sceneggiatore, nato a Roma il 28 settembre 1899 e morto a Lariano (Roma) il 4 gennaio 1977. Le sue opere sono [...] Toccaferro di Leonardo De Mitri. C. non lavorava di invenzione, ma in levare, semplificando. La forza del suo umorismo è nei perfetti tempi descrittivi con cui far godere capziosamente della possibile assurdità alla base di qualsiasi rapporto umano ...
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Poeta e drammaturgo francese (Saint-Germain-de-Joux, Ain, 1903 - Créteil 1995). Dopo gli esordî di Accents (1939) e Les dieux étouffés (1946), la sua poesia si è andata orientando verso un gioco linguistico [...] Poèmes à voir, 1990). La sua produzione teatrale è caratterizzata da un'estrema economia di parole e di gesti e da un umorismo rarefatto e inconsueto, che la apparentano al teatro dell'assurdo; costituita per lo più da atti unici e monologhi, essa è ...
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Poeta, drammaturgo e prete danese (Copenaghen 1818 - Frederiksberg 1892). Dopo piccoli lavori teatrali di soggetto studentesco, ottenne notorietà sulla scena nazionale con la commedia a intrigo Genboerne [...] ("I dirimpettai", 1844) e con altre simili dal facile umorismo di stampo holberghiano. ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...