Pseudonimo dello scrittore olandese Salomon Herman Hamburger (Woerden 1898 - Schipol 1946), ebreo convertito al cattolicesimo; autore di romanzi e racconti dallo stile incisivo, non privi d'umorismo. ...
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Mamet, David
Patrick McGilligan
Scrittore, drammaturgo, sceneggiatore, regista teatrale e cinematografico statunitense, nato a Chicago il 30 novembre 1947. Intrecci foschi, talvolta kafkiani, un umorismo [...] graffiante e una forte carica drammatica, personaggi segnati dal destino e un linguaggio realistico, spesso crudo (per il quale i critici hanno coniato il termine mametspeak) sono i tratti distintivi dei ...
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Scrittore spagnolo (n. Barcellona 1943). È autore di romanzi in cui i canoni del genere poliziesco o del feuilleton sono utilizzati per narrare, con fantasia e umorismo, intricate e inverosimili avventure, [...] sullo sfondo di città mitizzate come Barcellona e Venezia: La verdad sobre el caso Savolta (1975); El misterio de la cripta embrujada (1979) e El laberinto de las aceitunas (1982), in cui agisce da protagonista ...
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Poeta danese (Køge 1877 - Copenaghen 1965). In varî volumi di versi: Sange fra provinsen ("Canti della provincia", 1913-21) e in racconti satirici (Alexandersen, 1918) trattò con patetico umorismo il tema [...] della vita provinciale danese in aperta polemica contro il cosmopolitismo e l'estetismo di fine secolo. Scrisse altri due romanzi, Jørgensfelsten (1919) e Berlinerrejsen (1928), e numerosi altri volumi ...
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VASZARY, Gábor
Guglielmo CAPACCHI
Romanziere ungherese, nato a Budapest il 7 giugno 1905; dal 1945 vive in esilio a Monaco di Baviera.
Caratteristiche del suo elegante stile sono un umorismo lieve e [...] una sorridente malinconia che non manca mai di umanità. Ha un acuto interesse per l'ambiente, soprattutto parigino. Benché sia diventato uno degli autori più popolari in Germania, resta profondamente attaccato ...
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Scrittore italiano (Como 1878 - Roma 1960); nominato, nel 1930, accademico d'Italia, fu in seguito tenuto dal regime in sospetto di antifascismo. Dal classicismo carducciano dei versi giovanili all'umorismo [...] un poco panziniano dei primi racconti (Socrate moderno, 1908), al futurismo delle liriche de Il puro sangue (1919), al pirandellismo spinto fino all'automatismo dei personaggi dei racconti e dei romanzi ...
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Giornalista e romanziere, nato a La Coruña il 3 maggio 1880. Collaboratore del quotidiano ABC di Madrid e autore di romanzi e novelle ispirati a un garbato umorismo; dal 1944 accademico spagnolo.
Fra le [...] Azul (1923), Unos pasos de mujer (1939), La novela número 13 (1942), El bosque animado (1943), in cui l'umorismo tende piuttosto all'idillio nella rievocazione di favole e leggende dei boschi della Galizia. Nel 1939 pubblicò una cronaca romanzata ...
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Scrittore ucraino (Velykyj Kut, Cherson, 1880 - Mougins, Cannes, 1951); fu espulso dall'univ. per la sua attività rivoluzionaria. Nelle sue opere, vietate dalla censura sovietica, descrisse con piglio [...] impressionistico e arguto umorismo la vita dei rivoluzionarî, dei miserabili e della classe operaia (Dysarmonija "Disarmonia", 1906; Velykyj Moloch "Il grande Moloch", 1907; Brechnija "La menzogna", 1910; Čorna pantera i bilyj vedmid "La pantera nera ...
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Giornalista, noto con lo pseudonimo di Gandolin (Sanremo 1852 - Genova 1906); esordì nel Caffaro, sotto la guida di A. G. Barrili, ma si affermò come scrittore e disegnatore di un brioso umorismo nel Capitan [...] Fracassa, poi nel Don Chisciotte, che egli fondò a Roma nel 1887 e nel mensile Il Pupazzetto, graditissimo al pubblico per le caricature ingegnose, particolarmente di Depretis; passò quindi a dirigere, ...
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Romanziere e commediografo danese (Copenaghen 1923 - ivi 1977). Fin dal primo romanzo Av, min guldtand ("Ahi, il mio dente d'oro", 1957), ispirato alla sua professione di dentista, P. aggredì con umorismo [...] brillante fino al paradosso la cosiddetta normalità della vita quotidiana, cui i suoi personaggi non sanno o non vogliono adattarsi, mettendo nel contempo in rilievo gli aspetti schizofrenici di una società ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...