VANČURA, Vladislav
Scrittore cèco, nato presso Opava il 23 giugno 1891.
Già con i suoi primi tentativi letterarî (Amazonskì proud, 1923; Dlouhì, Shokì a Bystrozrakì, 1924), ancora scritti sotto l'influsso [...] modo ricercato, la modernità dei suoi intrecci, la sua predilezione per il grottesco e il rifuggire da tradizioni di un umorismo a facili effetti che in Boemia era assai radicato, gli hanno valso entusiastiche adesioni da parte dei "giovani" e rapide ...
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Poeta inglese (n. Lydgate, Suffolk, 1370 circa - m. dopo il 1451). Monaco benedettino a Bury St. Edmunds, fu scrittore fecondissimo; durante il regno di Enrico VI fu poeta di corte. Seguace dichiarato [...] ), Troy book (1412-20), The story of Thebes (1420 circa); opere di devozione: The life of Our Lady (1420 circa); inoltre vite di santi, allegorie, opere morali e filosofiche. Tra le poesie brevi è notevole per vivacità e umorismo London Lackpenny. ...
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Scrittore norvegese (Eker, Örebro, 1885 - Larvik 1959). Visse dal 1904 al 1906 negli USA e al ritorno pubblicò un primo volume di versi, Nyinger ("Fuochi all'aperto", 1907), di carattere vivace e ironico. [...] (1942); Polyhimnia (1952). Attraverso gli anni, la sua lirica non ha conosciuto mutamenti, sempre piana, ricca di buon senso e umorismo, non lontana dallo stile di H. Heine, che ha tradotto. Le sue poesie sono state raccolte in Samlede dikt (2 voll ...
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Giornalista e scrittore danese (n. Ordrup, Copenaghen, 1899 - m. 1967), figlio di Agnes Henningsen. Collaboratore di Klingen e redattore della Kritisk Revue (1926-28), fu esponente del radicalismo danese [...] della Lisistrata), in cui temi politici e sociali, problemi della quotidianità e della morale sessuale sono presentati con leggerezza e umorismo, accompagnati da canzoni e ballate sul ritmo del jazz. La sua influenza si fece sentire nel gusto e negli ...
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Scrittore inglese (Bletchingley, Surrey, 1912 - Londra 1989). Studiò in Rhodesia del Sud, Austria e Germania, e lavorò quindi negli USA come critico teatrale, cinematografico e letterario. Ritornato nel [...] 1966 il romanzo A house in order. Nelle sue opere fantasia e ironia si fondono con l'impietosa asprezza dell'umorismo inglese. Scrisse anche saggi teatrali (raccolti in Dramatic essays, 1962), la biografia Jonathan Swift (1965) e An essay on Malta ...
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Scrittore spagnolo (Oviedo 1880 - Madrid 1962); pubblicò molti romanzi e racconti, fra cui Tinieblas en las cumbres (1907), La pata de la raposa (1912), Troteras y danzaderas (1913), Belarmino y Apolonio [...] di un'autobiografia spirituale. Ammiratore di B. Pérez Galdós, ha però, rispetto a quest'ultimo, una forte tendenza all'umorismo e a creare dei personaggi-simbolo, specialmente nelle opere più tarde, a partire da Belarmino y Apolonio. Nelle sue ...
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Romanziere e critico inglese, nato a Manchester il 25 febbraio 1917. Studiò in università inglesi e americane. Dal 1940 al 1946 ha prestato servizio militare; dal 1954 al 1959 è stato Education officer [...] di A. Huxley e J. Joyce.
Scrittore estroso che può attingere a una ricca fantasia, dotato di senso dell'umorismo, del paradossale e del grottesco, ha pubblicato numerosi romanzi in cui spesso dà prova del suo virtuosismo linguistico: The right ...
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ŽUKAUSKAS, Antanas
Scrittore lituano, più conosciuto con lo pseudonimo di Vienuolis, nato il 26 marzo 1882, presso Anykščiai, dove vive esercitando la professione di farmacista. Finite le scuole medie, [...] , lo Ž. ha pubblicato tre volumi d'impressioni sulla Crimea e il romanzo Paskenduole (L'Annegata). Frutto di un recente viaggio in Italia sono alcune sue lettere piene di umorismo e di entusiasmo e il romanzo Viešnia iš Šiaurás (L'Ospite del Nord). ...
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Poeta (Great Berkhampstead 1731 - East Dereham, Norfolk, 1800). Dal 1752 dette segni della grave depressione mentale che doveva sempre più dominarlo. Fece (1763-65) un primo soggiorno in manicomio; dal [...] task (1785), mescolanza d'impressioni e pensieri, tra il quadretto domestico e la meditazione lirica, con venature d'umorismo: tipica opera di transizione tra il gusto settecentesco e l'ispirazione lirico-filosofica dei laghisti. Lavorò (1784-91) a ...
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HAWKES, John (Clendemnin Burne Jr)
Biancamaria Tedeschini Lalli
Romanziere americano, nato a Stanford, Conn., il 17 agosto 1925. Si colloca nella linea del romanzo gotico o nero ricollegandosi, anche [...] e castigo in una Germania occupata in cui i vari personaggi si alternano nel rituale di vittima e carnefice. Orrore e umorismo macabro appaiono in immagini e frammenti della memoria nei racconti e nelle novelle come Charivari del 1950 o The goose on ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...