Umorista statunitense noto come Artemus Ward (Waterford, Maine, 1834 - Southampton, Inghilterra, 1867). Iniziatore di un genere di umorismo ingenuo tipicamente americano, il cosiddetto "umorismo di frontiera", [...] basato su errori di ortografia, giochi di parole, ecc., di cui Mark Twain è il più illustre erede. Affermatosi come conferenziere, in tale veste girò tutta l'America tra il 1861 e il 1866, anno in cui ...
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Pseudonimo dello scrittore e giornalista Dino Segre (Torino 1893 - ivi 1975), autore di romanzi e novelle di un umorismo fra caustico e salace, che ebbero larga notorietà nel primo dopoguerra (Mammiferi [...] di lusso, 1920; La cintura di castità, 1920; Cocaina, 1921; I vegetariani dell'amore, 1932; ecc.). P. fondò (1924) e diresse per parecchi anni una rivista di narrativa, Le grandi firme; trasferitosi poi ...
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Pseudonimo del giornalista italiano Giulio Piccini (Volterra 1849 - Firenze 1915); per oltre trent'anni critico teatrale della Nazione di Firenze. Scrittore brillante, di un umorismo che si riallaccia [...] in certo modo a quello di Collodi e di Yorick, pubblicò romanzi e biografie (specie di attori), rivelando in queste ultime una particolare attenzione all'arte dell'interprete ...
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Settimanale satirico-umoristico fondato a Londra nel 1841 da H. Mayhew, M. Lemon e J. Stirling Coyne sul modello del francese Charivari. Fu apprezzato in tutto il mondo per il pungente umorismo con cui [...] venivano ritratti aspetti del costume britannico. Vi collaborarono, tra gli altri, W.M. Thackeray, D. Jerrold, T. Hood, E.V. Lucas e P.G. Wodehouse, e alcuni fra i più noti caricaturisti inglesi quali ...
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Giornalista, noto con lo pseudonimo di Gandolin (Sanremo 1852 - Genova 1906); esordì nel Caffaro, sotto la guida di A. G. Barrili, ma si affermò come scrittore e disegnatore di un brioso umorismo nel Capitan [...] Fracassa, poi nel Don Chisciotte, che egli fondò a Roma nel 1887 e nel mensile Il Pupazzetto, graditissimo al pubblico per le caricature ingegnose, particolarmente di Depretis; passò quindi a dirigere, ...
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Romanziere e commediografo danese (Copenaghen 1923 - ivi 1977). Fin dal primo romanzo Av, min guldtand ("Ahi, il mio dente d'oro", 1957), ispirato alla sua professione di dentista, P. aggredì con umorismo [...] brillante fino al paradosso la cosiddetta normalità della vita quotidiana, cui i suoi personaggi non sanno o non vogliono adattarsi, mettendo nel contempo in rilievo gli aspetti schizofrenici di una società ...
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Giornalista e commediografo danese (Copenhagen 1860 - ivi 1904). Contribuì con la sua agile penna al successo dell'allora fondato Politiken (1884), organo della sinistra brandesiana; anche sulla scena [...] fece valere le sue doti di vivacità dialogica e di umorismo in lievi commedie di cui la più celebre fu Den kaere familie ("La cara famiglia", 1892). ...
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Pubblicità
S. Watson Dunn
sommario: 1. Introduzione. 2. La pubblicità come comunicazione: a) obiettivi della pubblicità; b) il processo di comunicazione pubblicitaria; c) ostacoli a un'efficace comunicazione [...] media adoperati a scopo di intrattenimento, come la radio, la televisione e il cinema - ricorrono in larga misura all'umorismo per attrarre l'attenzione o anche per comunicare il messaggio pubblicitario. In quasi tutti i paesi i consumatori sono al ...
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Giornalista italiano (Roccabianca, Parma, 1908 - Cervia 1968); redattore-capo del settimanale umoristico Bertoldo (1936-43); dal 1945, prima condirettore (con G. Mosca) e poi direttore di Candido. In una [...] processato, scontò un anno di carcere. Ha raccolto in varî volumi i suoi racconti e raccontini di un idillico ma talvolta efficace umorismo: grande successo, in Italia e all'estero, ha avuto Don Camillo (1948), anche per i film che ne furono tratti. ...
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Conduttore e produttore televisivo statunitense (n. Indianapolis, Indiana, 1947). Personaggio televisivo molto noto negli Stati Uniti, è stato il volto del Late Show with David Letterman (già Late Night [...] ha subìto cali di popolarità, nonostante l’agguerrita concorrenza di J. Leno e C. O’Brien. Ironico e dotato di un senso dell’umorismo spesso surreale, con il suo talk show L. ha fatto scuola non solo in patria ma anche all’estero e ha vinto numerosi ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...