comicità e umorismo
Mirella Schino
Far ridere è una cosa seria
La comicità e l'umorismo, la loro natura e le loro cause, sono stati spesso oggetto di riflessione filosofica. Ma sono stati anche punto [...] e di mostrare agli altri la contraddizione da cui il crollo deriva.
Potenzialità del comico
Riflettere sulla comicità e sull'umorismo ha inoltre portato molti scrittori e uomini di teatro o di cinema a riflettere sul rapporto che unisce lo stile ...
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Marx, Fratelli
Guido Fink
Attori cinematografici e teatrali statunitensi: Chico (propr. Leonard), nato a New York il 22 marzo 1887 e morto a Hollywood l'11 ottobre 1961; Harpo (propr. Adolph, poi Arthur, [...] certo controllo con sufficiente autorità. Il risultato confermò le migliori aspettative anche in Europa: i critici inglesi paragonarono l'umorismo nonsensical dei M. a quello di L. Carroll; J.B. Priestley parlò di Rabelais; Antonin Artaud dichiarò di ...
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Regista cinematografico italiano (Milano 1928 - Parigi 1997). Trasferitosi in Spagna nel 1956, vi diresse film caratterizzati da un umorismo corrosivo e spietato: El pisito (1958), Los chicos (1959), El [...] cochecito (1960). Rientrato in Italia, realizzò opere imperniate essenzialmente sulla critica della famiglia e del matrimonio: Una storia moderna: l'ape regina (1963), La donna scimmia (1964), L'uomo dei ...
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Attore (Kirriemuir, Angus, 1910 - Château d'Oex, Vaud, 1983); dopo essere stato militare e giornalista, iniziò la carriera cinematografica come comparsa. Attore misurato, dal compassato umorismo, ha interpretato [...] moltissimi film, tra i quali: Without regret (1935); Wuthering heights (La voce nella tempesta, 1939); The perfect marriage (1947); The moon is blue (La vergine sotto il tetto, 1953); Around the world ...
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Regista cinematografico americano, nato a Palermo il 19 maggio 1897. In possesso di una tecnica brillante e di un personalissimo umorismo (Signora per un giorno, 1933; Accadde una notte, 1934; Strettamente [...] confidenziale, 1934; È arrivata la felicità 1936), pervenne a una simpatica notorietà. L'opera sua più significativa rimane tuttavia Proibito (1932), dove con accorato intimismo C. guidava Barbara Stanwich ...
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Mamet, David
Patrick McGilligan
Scrittore, drammaturgo, sceneggiatore, regista teatrale e cinematografico statunitense, nato a Chicago il 30 novembre 1947. Intrecci foschi, talvolta kafkiani, un umorismo [...] graffiante e una forte carica drammatica, personaggi segnati dal destino e un linguaggio realistico, spesso crudo (per il quale i critici hanno coniato il termine mametspeak) sono i tratti distintivi dei ...
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Nome d'arte dell'attore e regista cinematografico statunitense Melvin Kaminsky (n. New York 1926), uno dei rappresentanti della ripresa del cinema comico americano. I suoi film, di un umorismo immediato [...] e nello stesso tempo ricercato, sono caratterizzati dalla costante parodia dei generi del cinema di Hollywood. Tra le sue regie (e interpretazioni) meglio riuscite: The producers (Per favore non toccate ...
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Campanile, Achille
Arnaldo Colasanti
Scrittore, giornalista, commediografo, soggettista e sceneggiatore, nato a Roma il 28 settembre 1899 e morto a Lariano (Roma) il 4 gennaio 1977. Le sue opere sono [...] Toccaferro di Leonardo De Mitri. C. non lavorava di invenzione, ma in levare, semplificando. La forza del suo umorismo è nei perfetti tempi descrittivi con cui far godere capziosamente della possibile assurdità alla base di qualsiasi rapporto umano ...
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Attore, sceneggiatore e regista cinematografico statunitense (n. Knoxville, Tennessee, 1963). Si è affermato dirigendo Reservoir dogs (Le iene o Cani da rapina, 1992), e quindi il più maturo Pulp fiction [...] (1994), film polizieschi caratterizzati da ottimi dialoghi, umorismo inventivo, originale struttura narrativa, uso spregiudicato della violenza. Analoghe caratteristiche nelle sue sceneggiature (True romance, Una vita al massimo, 1993, di T. Scott; ...
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Castellano, Franco
Sergio Bassetti
Sceneggiatore e regista cinematografico e televisivo, nato a Roma il 20 giugno 1925 e morto ivi il 28 dicembre 1999. Autore che con alterna fortuna ha tentato la difficile [...] impresa di innestare un umorismo leggero e immune da volgarità entro ricette di comicità popolare, riferendosi spesso ai meccanismi collaudati della commedia cinematografica hollywoodiana e di quella dei 'telefoni bianchi'.
La sua formazione avvenne, ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...