Risi, Marco
Valerio Caprara
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico, nato a Milano il 4 giugno 1951. Dopo un lungo 'tirocinio' in diversi ambiti dell'ambiente del cinema, si è rivelato attento [...] ' in controtendenza rispetto alle melensaggini della commedia contemporanea.Come produttore ha ottenuto notevoli risultati, per es. con l'umorismo hellzapoppin di Mille bolle blu (1993), con la farsesca crudeltà di Camerieri (1995), entrambi di Leone ...
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Poeta tedesco (Düsseldorf 1797 - Parigi 1856). Di famiglia borghese ebrea, si formò in un ambiente aperto alle istanze di rinnovamento conseguenti alla Rivoluzione francese e alla cultura illuministica. [...] contesto lirico delle due tragedie è già una convalida della sua originalità, fatta di tenerezza sentimentale, di malinconia e di umorismo. La celebrità, che fu immediata e assai vasta, gli venne di lì a poco dalla pubblicazione dei primi due volumi ...
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Paasilinna, Arto Tapio
Pirjo Nummenaho
Scrittore finlandese, nato a Kittilä, in Lapponia, il 20 aprile 1942. Dotato di ingegno duttile e inventivo, fondamentalmente autodidatta, dopo aver frequentato [...] un film nel 2000. L'unica via di uscita per parlare di argomenti tanto complessi e terribili sembra rimanere il suo dissacrante umorismo, come avviene in Hirnuva maailmanloppu (1999, Il nitrito della fine del mondo), un romanzo che vede nel ruolo di ...
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Totò
Goffredo Fofi
Nome d'arte di Antonio De Curtis, attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 febbraio 1898 e morto a Roma il 15 aprile 1967. Attraverso la centralità della 'maschera' [...] che gli permetteva di esibirsi nei suoi aspetti più marionettistici. Il secondo, grazie al soggettista, noto per un pacato umorismo fitto di trovate surreali, fu decisamente più interessante, ma T. non vi appariva ancora a suo agio, privato come ...
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Flaiano, Ennio
Raffaele Manica
Scrittore, giornalista, soggettista e sceneggiatore, nato a Pescara il 5 marzo 1910 e morto a Roma il 20 novembre 1972. Spesso ricondotta a una serie di battute o calembours [...] , 1956; Una e una notte, 1959; il celebre 'insuccesso' teatrale Un marziano a Roma, 1960, farsa che risuona di quell'umorismo amaro tipico dell'incipiente commedia all'italiana; Il gioco e il massacro, 1970; Le ombre bianche, 1971). In tutte le opere ...
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GAVUZZI, Stefano Giuseppe Antonio
Raffaella De Rosa
Nacque a Torino nel 1709. Conseguita la laurea in giurisprudenza, il 13 maggio 1740 entrò negli uffici pubblici come sostituto avvocato generale. [...] -realistica, una vita propria in quanto congerie e riserva inesauribile di detti e fatti risibili. Siamo lontani naturalmente dall'umorismo d'arte vero e proprio perché risulta difficile, per chi non sia informato del momento letterario in cui il ...
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Donati, Sergio
Serafino Murri
Sceneggiatore, nato a Roma il 13 aprile 1933. Per oltre vent'anni della sua ricca carriera D. è stato una delle figure di riferimento (spesso insieme a Luciano Vincenzoni) [...] di un nuovo western di Duccio Tessari Gli eroi (1973).
Dopo Il bestione (1974) di Sergio Corbucci, un film dall'umorismo un po' triviale che sfrutta per il personaggio del proletario siciliano la 'maschera' appena esplosa di Giancarlo Giannini, D. ha ...
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Davis, Sammy Jr.
Anton Giulio Mancino
Attore cinematografico e teatrale, cantante e ballerino statunitense, nato a New York l'8 dicembre 1925 e morto a Los Angeles il 16 maggio 1990. A partire dalla [...] Lewis, a scatenarsi, in coppia con Peter Lawford, con esiti spesso irresistibili e punte di sferzante e inconfondibile umorismo afroamericano. In particolare nel secondo film, il sottovalutato One more time, l'unico diretto ma non interpretato da ...
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Mayo, Archie (propr. Archibald L.)
Anton Giulio Mancino
Regista cinematografico statunitense, nato a New York il 29 gennaio 1891 e morto a Guadalajara (Messico) il 4 dicembre 1968. Attento agli aspetti [...] (1942; Voglio essere più amata) con Glenn Miller e di Sweet and lowdown (1944) con Benny Goodman, o allo scatenato umorismo antinazista di A night in Casablanca (1946; Una notte a Casablanca) con i fratelli Marx; dall'altro alla visione profondamente ...
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Musicista (Pesaro 1792 - Passy, Parigi, 1868). Figlio di un suonatore di trombetta e di un buon soprano, a Lugo cominciò a profittare degli insegnamenti (clavicembalo e canto) di don Giuseppe Malerbi, [...] 'Opéra il 20 ag. 1828, non vi è più la comicità irresistibile del Barbiere, ma piuttosto un sottile umorismo, un'arguzia diffusa, eleganza, continuità espressiva; qualità che avranno influenza incalcolabile su tutta la scuola ottocentesca dell'opera ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...