Mareckaja, Vera Petrovna
Vivia Benini
Attrice teatrale e cinematografica russa, nata a Mosca il 31 luglio 1906 e morta ivi il 17 agosto 1978. Fu una delle interpreti sovietiche più amate del periodo [...] Zakrojščik iz Toržka (Il sarto di Toržok), nella quale la M. si fece notare per una particolare grazia venata di umorismo che l'avrebbe poi caratterizzata in molti film da lei interpretati negli anni Venti. Tra questi, per lo più commedie, fu ...
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Abbott, Bud
Nicoletta Ballati
Attore cinematografico e teatrale statunitense, nato ad Asbury Park (New Jersey) il 2 ottobre 1895 e morto a Los Angeles il 24 aprile 1974. Ottenne la notorietà creando, [...] dei loro sketch teatrali. La popolarità italiana della coppia non è mai stata pari a quella americana a causa di un umorismo ritenuto facile e basato su una comicità ripetitiva. Sulla scia del consenso di pubblico ottenuto con il primo film ne ...
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Pseudonimo dello scrittore statunitense Samuel Langhorne Clemens (Florida, Missouri, 1835 - Redding, Connecticut, 1910). Considerato parte della schiera dei grandi umoristi di tutti i tempi, T. raggiunse [...] 1893), accomunati dal gusto per un linguaggio che ripropone la vivacità dei modelli orali cui s'ispira, e da un umorismo esplosivo e iperbolico, ancorché non di rado attraversato da una vena moraleggiante. All'attività di scrittore affiancò quella di ...
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Coen, Joel ed Ethan
Daniela Daniele
Registi e sceneggiatori cinematografici statunitensi: Joel, nato a St. Louis Park (Minneapolis) il 29 novembre 1954; Ethan, nato ivi il 21 settembre 1957. Nell'ambito [...] e il gusto per la rivisitazione ironica mostrata dietro alla cinepresa insieme con il fratello Joel, e ripropone la miscela di umorismo yiddish e di screwball comedy che caratterizza i loro film.
Bibliografia
Joel e Ethan Coen, a cura di F. Suriano ...
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Akerman, Chantal
Daniela Turco
Regista cinematografica belga, di famiglia ebrea, nata a Bruxelles il 6 giugno 1950. La A. ha compiuto un percorso che, soprattutto agli esordi, si è intrecciato con quello [...] l'idea di dedicarsi al cinema. Fu così che nel 1968 riuscì a girare Saute ma ville, un cortometraggio intriso di umorismo nero, di cui era l'unica interprete. Si trasferì subito dopo a Parigi, dove frequentò i corsi dell'Université internationale du ...
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Cohl, Émile
Lorenzo Dorelli
Nome d'arte di Émile Courtet, regista e disegnatore del cinema d'animazione e regista francese, nato a Parigi il 4 gennaio 1857 e morto a Orly il 20 gennaio 1938. Considerato [...] di fine Ottocento, all'interno di due circoli, gli Hydropathes e gli Incohérents, che praticavano l'arte all'insegna dell'umorismo e del divertimento e si conquistò una certa notorietà ritraendo famosi personaggi dell'epoca (come P. Verlaine e H. de ...
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Attore e regista cinematografico italiano (Sora 1901 - Parigi 1974). Fu uno degli autori di maggiore rilievo della stagione neorealista del cinema italiano. Vinse l'Oscar per il migliore film straniero con [...] in questo e altri film, l'uso di interpreti non professionisti. Successivamente (1951) De S. cambiò tono stilistico, aprendosi all'umorismo amaro di Zavattini: il tono favolistico di Miracolo a Milano non toglie asprezza alla denuncia (solo la fuga è ...
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Pseudonimo dello scrittore cinese Shu Qingchun (Pechino 1899 - ivi 1966). La sua opera, anche se memore delle grandi tradizioni della novellistica e del teatro classico, ha contribuito notevolmente alla [...] acquisizione di una lingua nutrita della vivace espressività del pechinese parlato e la capacità di rendere, con pungente umorismo, tipi e situazioni della vita borghese. Tali caratteristiche si precisano nei successivi Mao cheng ji (1933; trad. it ...
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Scrittore inglese (Clonmel, Irlanda, 1713 - Londra 1768). Figlio di un ufficiale subalterno e d'una irlandese, si avviò alla carriera ecclesiastica; nel 1738 fu nominato vicario di Sutton-in-the-Forest, [...] , nella vita come nella scrittura, S. si rifugiò nel proprio io, dando valore soltanto alle proprie sensazioni e idealità. L'umorismo e il sentimentalismo (S. fu il primo in Inghilterra a usare l'aggettivo sentimental), che nel Sentimental journey si ...
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Poeta e narratore tedesco (Ludwigsburg 1804 - Stoccarda 1875). Dopo aver studiato teologia a Tubinga, dove ebbe un'infelice relazione con Maria Meyer, fu dal 1826 vicario in piccole località del Württemberg, [...] le composizioni popolareggianti (Die Geister am Mummelsee; Agnes; Das verlassene Mägdlein), e altre oscillanti tra l'idillio e l'umorismo (Scherz; Märchen vom sicheren Mann; Häusliche Szene; Der alte Turmhahn), molte delle quali sono state più volte ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti...
umore
umóre (ant. omóre) s. m. [dal lat. humor o umor -oris, der. di (h)umere «essere umido»]. – 1. a. Sostanza liquida, acqua: il calor del sol che si fa vino, Giunto a l’omor che de la vite cola (Dante); Dalle cui labra [del fonte] un grato...